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Le deportazioni della polizia sovietica dalla Lituania
Grigorij Shur era un ebreo di Vilnius/Vilna. In questa città, come a Kaunas/Kovno, la popolazione collaborò attivamente coi nazisti nello sterminio dei propri vicini di casa, cioè degli ebrei lituani, accusati di essere complici della polizia politica sovietica, l’NKVD, che nel 1941 deportò migliaia di persone, sospettate di essere nemiche del nuovo regime. Dopo aver vissuto dal 1941 al 1944 nel ghetto di Vilna, Grigorij Shur venne infine deportato nel lager di Stutthof, dove morì poco prima della fine della guerra.
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Le popolazioni dei territori occupati
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Approfondimenti
Polacchie ed ebrei, al tempo dell'occupazione tedesca
Nel corso della guerra, l’antisemitismo di molti polacchi non si attenuò, neppure quando gli ebrei vennero deportati e uccisi a milioni. Le memorie dei protagonisti, pertanto, registrano sia diversi gesti di solidarietà, compiuti a rischio della vita, sia numerosi episodi di tradimento, di delazione e di appropriazione di beni ebraici, da parte della popolazione polacca. Il racconto seguente fu steso nel maggio del 1943, da un intellettuale ebreo che morì pochi mesi più tardi (in ottobre) a Varsavia.
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Le popolazioni dei territori occupati
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Approfondimenti
Vasilij Grossman sull'odio antiebraico
La propaganda sovietica si sforzò con ogni mezzo di negare l’evidenza del collaborazionismo, sostenendo che all’interno dell’URSS non esisteva l’odio tra le nazionalità e che i popoli sovietici, tutti uniti, difendevano la patria dall’invasore. Durante la guerra, Vasilij Grossman scriveva per un giornale dell’Armata Rossa. In questo racconto, intitolato “Il vecchio maestro” e pubblicato nel 1942, lo scrittore metteva l’accento sul fatto che i tedeschi non erano riusciti ad eccitare gli ucraini contro gli ebrei.
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Approfondimenti
L'atisemitismo ucraino, in una testimonianza letteraria
A distanza di tempo, riflettendo in modo più lucido sulla guerra, Grossmann mise in luce che l’antisemitismo era assai diffuso sia fra gli ucraini (molti dei quali si mostrarono disposti a collaborare coi nazisti) sia fra gli stessi soldati sovietici. Riportiamo un passo della lettera che la madre del protagonista di Vita e destino (completato nel 1960) scrive da un ghetto dell’Ucraina, prima di essere fucilata.
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Le popolazioni dei territori occupati
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Approfondimenti
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Lituania, fine giugno 1941. Reparti tedeschi entrano a Kaunas, accolti con entusiasmo dalla popolazione lituana.
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Le popolazioni dei territori occupati
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Approfondimenti
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Ghetti in Polonia, fucilazioni in URSS
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Le popolazioni dei territori occupati
Le popolazioni dei territori occupati
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Lo sterminio degli ebrei in URSS e in Polonia
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Ghetti in Polonia, fucilazioni in URSS
Il primo ordine di sterminio
L’11 luglio 1941, dopo aver incontrato Himmler a Bialystock, il colonnello della polizia Max Montua emanò una direttiva che può essere considerato il primo esplicito ordine di sterminio degli ebrei. Il principale gruppo preso di mira, tuttavia, è ancora quello dei maschi adulti, che potevano essere accusati di appartenere alla classe dirigente del regime sovietico.
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Poliziotti e unità SS
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Approfondimenti
La repressione della lotta partigiana come pretesto
Riflettendo al processo di Norimberga sugli eventi dell’estate 1941, un alto ufficiale delle SS – il Gruppenführer Erich von dem Bach-Zelewski – osservò che il caos e la vaghezza degli ordini impartiti dall’alto erano intenzionali. Le autorità naziste stesse erano incerte, si muovevano con estrema cautela e sondavano con molta attenzione le reazioni delle truppe, cui venivano assegnati incarichi sempre più brutali. Probabilmente, un ruolo importante nell’assuefazione progressiva alla violenza fu svolto dall’azione contro i partigiani. Equiparare gli ebrei ai partigiani permetteva di evitare qualsiasi problema di coscienza e di spingersi, ad ogni azione, più lontano, in direzione del genocidio generalizzato.
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Poliziotti e unità SS
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Approfondimenti
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Lituania, fine giugno 1941. Manifesto antisemita prodotto dai nazisti per ottenere il sostegno della popolazione lituana. Le scritte più in grande recitano: Gli ebrei - Il tuo eterno nemico e Stalin e gli ebrei - unica banda criminale.
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Poliziotti e unità SS
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Approfondimenti
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Ghetti in Polonia, fucilazioni in URSS
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Poliziotti e unità SS
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Lo sterminio degli ebrei in URSS e in Polonia
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Ghetti in Polonia, fucilazioni in URSS
Vilnius: le prime disposizioni antiebraiche
Gli ebrei di Vilnius compresero subito che l’invasione nazista sarebbe stata, almeno per loro, molto differente rispetto a quella sovietica. Nel giro di breve tempo, furono investiti da una raffica di provvedimenti vessatori e discriminatori, che tra l’altro prevedevano anche la proibizione di camminare sui marciapiedi, l’obbligo di procedere in fila indiana e il divieto di frequentare determinate strade della città. Le annotazioni seguenti furono stese nel marzo 1944 da Abraham Sutzkever, nel resoconto da lui redatto per il cosiddetto Libro nero: un’accurata indagine condotta sulla Shoah in URSS, da un gruppo di intellettuali ebrei russi coordinati da Il’ja Erenburg e Vasilij Grossmann.
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Ghetti in Lituania, massacri in Bielorussia
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Approfondimenti
Rapporto inviato da Stahlecker, comandante dell'Einsatzgruppe
In un rapporto indirizzato alle autorità di Berlino, nel quale riassumeva l’attività dell’Einsatsgruppe A alla data del 15 ottobre 1941, il comandante F. W. Stahlecker illustrò con estrema chiarezza le finalità e le modalità della propria strategia. Nel limite del possibile, infatti, i comandanti degli Einsatzgruppen cercarono di sollevare dei pogrom e delle sommosse antisemite, permettendo ai tedeschi di mantenere un basso profilo. Solo col passar del tempo l’intervento dei reparti nazisti si fece più sistematico e metodico.
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Ghetti in Lituania, massacri in Bielorussia
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Approfondimenti
La testimonianza di un fotografo tedesco
Nella più celebre delle immagini che ci testimoniano il pogrom di Kaunas, scattata presso l’autorimessa Lietukis, sulla prospettiva Vytauto, un gruppo di ebrei, stesi al suolo, viene finito a colpi di bastone e di spranga. Lo stesso fotografo, un semplice soldato di nome Gunsilius, avrebbe poi rilasciato, nel 1958, la seguente deposizione.
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Ghetti in Lituania, massacri in Bielorussia
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Approfondimenti
Gli ordini di Himmler
Il 19 luglio 1941, Himmler incaricò un alto ufficiale delle SS – il Gruppenführer Erich von dem Bach-Zelewski di setacciare le paludi del fiume Pripjat, in cui si nascondevano moltissimi partigiani ed ebrei fuggitivi. Le già dure Direttive per il rastrellamento e il pattugliamento dei territori paludosi fornite il 19 luglio furono ulteriormente inasprite il 29-30 luglio, quando l’operazione ebbe inizio.
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Ghetti in Lituania, massacri in Bielorussia
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Il rapporto Magill
Lo Sturmbannführer Franz Magill comandava il secondo reggimento della brigata di cavalleria SS incaricata materialmente di pacificare la regione delle paludi del Pripjat. Il 12 agosto 1941, stese un dettagliato rapporto sulle operazioni di rastrellamento degli acquitrini.
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Ghetti in Lituania, massacri in Bielorussia
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Approfondimenti
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Kaunas, 24 giugno 1941. Un gruppo di varie decine di ebrei, appena uccisi dai nazionalisti lituani presso il garage Lietukis.
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Ghetti in Lituania, massacri in Bielorussia
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Approfondimenti
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Ghetti in Polonia, fucilazioni in URSS
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Ghetti in Lituania, massacri in Bielorussia
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