Sanità e lavoro. La missione dell’Emilia-Romagna prosegue con la visita a dispensari, laboratorio farmaceutico e manifattura delle ceramiche
14.09.2016
Saliera e Delmonte con le donne della coop
È la sanità il tema che ha caratterizzato la mattinata di incontri e visite della delegazione dell’Emilia-Romagna, nel terzo giorno di missione nei campi profughi Saharawi. La presidente dell'Assemblea legislativa Simonetta Saliera e il consigliere regionale Gabriele Dalmonte, dell'Intergruppo assembleare “Amicizia con il popolo Saharawi”, assieme agli altri partecipanti, sono stati ricevuti da Mohamed Lamin Deddi, ministro della Salute pubblica della Repubblica araba democratica Saharawi (Rasd), che avevano già conosciuto durante una sua precedente visita sul territorio emiliano-romagnolo. “La prevenzione e una migliore qualità dell'alimentazione e dell'acqua sono aspetti sostanziali, capaci di incidere sulla salute e sulla vita di uomini e donne Saharawi fin dall'infanzia”: è a partire da questa considerazione che si è deciso di agire in campo sanitario con incisività e in maniera condivisa. La Regione Emilia-Romagna lo fa innanzitutto confermando i progetti già attivi sul territorio e le risorse ad essi destinate. Della lista fa parte anche la Farmacia nazionale Saharawi di Rabouni, sostenuta dal Comune di Albinea e dall'Università di Ferrara. La delegazione l'ha visitata, incontrando parte del suo staff composto da 12 chimici che producono medicinali: analgesici, antibiotici e pomate, anche per animali. Poi è stata la volta di 3 dispensari sorti in altrettante Daire della Wilaya di Smara e diventati il primo riferimento per le donne Saharawi durante la gravidanza e il parto, grazie ai progetti materno-infantili realizzati dalle associazioni regionali coordinate dal Comune di Ravenna.
Nel pomeriggio invece la missione emiliano-romagnola ha fatto tappa a El Ayoun, Wilaya gemellata con la Provincia di Modena. Qui ha avuto luogo la visita al laboratorio per la produzione di ceramiche, un progetto dell'associazione El Ouali di Bologna che ha visto riunirsi una decina di giovani donne in una cooperativa. Ed è proprio questa modalità di gestione imprenditoriale che si intende replicare, utilizzandola come base anche per altre attività lavorative future, tra cui una falegnameria o la produzione di pannelli solari. Lo ha detto Mohamed Yeslem Beissat, il governatore di El Ayoun in carica da appena due mesi, durante il suo incontro ai membri della delegazione, che hanno in seguito visitato anche il Centro sportivo di Wilaya gestito dalle associazioni Kabara Lagdaf e Peace Games Uisp.