Appello in favore dei Saharawi: continua la raccolta firme perché si attivi la diplomazia
03.02.2017
In concomitanza con l’avvio dell’anno in cui l’Italia siede nel Consiglio di sicurezza dell’Onu come membro non permanente, l’appello è stato presentato a Roma, nel gennaio scorso, da Simonetta Saliera presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, dal senatore Stefano Vaccari presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo Saharawi e da Franco Iacop Presidente della Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome e del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
Tra i firmatari ci sono 33 parlamentari, 9 presidenti di Consigli regionali, 3 ambasciatori di Paesi stranieri. E ancora assessori e consiglieri in rappresentanza di una sessantina di Comuni, esponenti di associazioni e organizzazioni impegnate nella cooperazione internazionale e nell’accoglienza in Italia dei “piccoli ambasciatori di pace”. Nel lungo elenco anche le firme dei consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna aderenti all’Intergruppo di amicizia del popolo Saharawi: Stefano Caliandro, Enrico Campedelli, Barbara Lori, Antonio Mumolo, Nadia Rossi, Silvia Prodi, Luca Sabattini, Luciana Serri, Ottavia Soncini, Marcella Zappaterradel Pd, Gabriele Delmonte della Lega nord e Igor Taruffi di Sel.
“Con questa iniziativa -spiega la presidente Simonetta Saliera- si vuole sensibilizzare ulteriormente il Governo italiano perché in occasione della presenza dell’Italia nel Consiglio di sicurezza dell’Onu torni all’ordine del giorno il tema dell’autodeterminazione del popolo Saharawi”.
Il documento indica 5 impegni in favore dei Saharawi - precisa il senatore Vaccari- che ci auguriamo il Governo italiano possa fare propri nel Consiglio di sicurezza: la soluzione della questione del Sahara occidentale, il mandato della missione Minurso, il rispetto diritti umani, la conservazione delle risorse naturali, l’incremento delle risorse dell’Alto commissariato per i rifugiati per sostentare coloro che vivono nei campi profughi.
Il presidente Franco Iacop sottolinea che la partecipazione della Conferenza delle Assemblee legislative regionali rappresenta la voce delle comunità regionali e locali che sostengono l’appello al nostro Paese affinché si faccia portavoce nel Consiglio di sicurezza del diritto dei Saharawi all’autodeterminazione.
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