Saharawi. A Gualtieri vandalismo su cartello stradale cancella riferimento al gemellaggio con Mahbes. Saliera: "Gesto di ignoranza"

14.09.2016

Saharawi. A Gualtieri vandalismo su cartello stradale cancella riferimento al gemellaggio con Mahbes. Saliera:

il cartello stradale vandalizzato

il cartello di Gualtieri primaLa presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Simonetta Saliera, e il consigliere Gabriele Delmonte (dell’intergruppo assembleare di Amicizia con il popolo Saharawi) si associano allo sdegno e al rammarico espressi dal Comune di Gualtieri e dall’associazione Jaima Sahrawi per i fatti avvenuti nella notte tra il 29 e il 30 marzo, quando i cartelli di ingresso al Comune di Gualtieri (RE), città amica del Popolo saharawi, sono stati vandalizzati e imbrattati proprio nel punto in cui si menzionava il legame storico tra la comunità di Gualtieri e quella di Mahbes nei campi dei rifugiati saharawi.

“A nome dell’intera Assemblea legislativa regionale - dichiara la presidente Saliera -  esprimo la più ferma condanna per un gesto che denuncia intolleranza e ignoranza ferendo l’intera comunità di Gualtieri. Rinnovo quindi la solidarietà e la vicinanza al Popolo saharawi: una società laica, che realizza una vera democrazia dal basso e a cui, anche nel corso della missione istituzionale da poco conclusa, abbiamo confermato sostegno e impegno”. Solidarietà anche dal consigliere regionale Gabriele Delmonte che, proprio con Saliera, ha fatto parte della recente delegazione istituzionale in Saharawi: “Si tratta di atti vili, da condannare senza appello e dobbiamo rafforzare il nostro impegno”.

Contro quello che definiscono un “vigliacco tentativo di cancellare la solidarietà reggiana a favore dei saharawi”, l’associazione Jaima Saharawi e il Comune di Gualtieri, in una nota congiunta, ribadiscono che “la solidarietà del nostro territorio verso questo popolo è forte e vitale, come dimostrato dai frequenti programmi di accoglienza dei bambini saharawi, dalla recente visita del Presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ai campi profughi di Tindouf, e dall'impegno delle associazioni emiliano-romagnole per la ricostruzione degli stessi dopo l'alluvione dell'autunno, attraverso la campagna ‘Ogni tetto in più conta’. Un'amicizia così ben radicata non può, e non sarà, scalfita da azioni così vili e insignificanti”.

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