Formazione professionale, alimentazione e sanità: i progetti di cooperazione e aiuto dell’Emilia-Romagna

14.09.2016

Formazione professionale, alimentazione e sanità: i progetti di cooperazione e aiuto dell’Emilia-Romagna

una giornata dedicata alla formazione

“Tutta l'Emilia Romagna è rappresentata in questa missione, un'occasione per riaffermare e rafforzare la lunga amicizia con il nostro popolo”. Così il primo ministro della Repubblica araba democratica del Saharawi (Rasd), Abdelakder Taleb Omar, ha salutato la delegazione istituzionale regionale all'inizio della sua prima giornata nei campi profughiSaharawi. Una presenza che segue la storica visita del segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, fino ai territori liberati, definita un “riconoscimento simbolico, grazie al quale la nostra causa torna sull'agenda internazionale”.

Il consigliere regionale Gabriele Delmonte ha ricordato che il primo atto dell’Intergruppo “Amici del popolo Saharawi” dell’Assemblea legislativa regionale è stato proprio confermare gli stanziamenti della Regione Emilia-Romagna per la causa Saharawi: “Un impegno per gli anni a venire- ha detto- di cui questa visita è solo l'inizio”.

Dopo l'incontro istituzionale, a cui ha partecipato anche il ministro dell'Informazione della Rasd, Hamada Dafa, è cominciato il monitoraggio dei progetti delle Ong e delle associazioni emiliano-romagnole. Prima al centro di formazione professionale “Sauro Martellini” per i giovani Saharawi, dove il sindacato locale Ugtsario, assieme a Nexus-Cgil Emilia-Romagna, Cgil Ravenna e Auser Emilia-Romagna, ha dato vita a una sartoria e a una falegnameria. Poi alla distribuzione di capre alle donne capofamiglia di nuclei maggiormente vulnerabili, un progetto di El Ouali - Sahara Marathon co-finanziato dalla Regione e preceduto da un incontro con il Governatore della Wilaya di Smara, Salem Lebsir, e con le donne della Daira di Farsia. E ancora alla scuola “17 junio”, per verificare il sostegno alla didattica attraverso libri e attività da parte di Cisp Emilia-Romagna. Infine, nel pomeriggio, all'incontro con i responsabili della Commissione scolastica sostenuta da Kabara Lagdaf e rete Modena, che si occupa della diagnosi di problemi dentali o delle calcolosi renali pediatriche.

Proprio il tema delle patologie croniche derivanti dalla malnutrizione e dalla scarsità quantitativa e qualitativa dell'acqua è stato al centro del successivo incontro a Rabouni con i rappresentanti di Unhcr, Pam e Unicef nei campi profughi Saharawi, terminato con l'impegno di collaborazione soprattutto nell'attività di advocacy, e di quello conclusivo con Buhubeyni Yahya, presidente della Mezza Luna Rossa Saharawi. Al suo intervento, che ha spaziato dall'alta incidenza della celiachia nella popolazione ai danni e alla solidarietà inter-familiare generati dall'alluvione dell'ottobre 2015, la presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, ha replicato sottolineando come quella Saharawi sia “un'organizzazione resistente. Da 40 anni- ha affermato- date lezioni di dignità all'Europa e all'Occidente, che spesso non è in grado di capire ed esprimere un grado di comprensione e un impegno all’altezza”.

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