Giurisprudenza della Corte Costituzionale

Sentenza Corte Costituzionale 126/2022 - armi polizia locale e norme sulla caccia
Norme della legge della Regione Lombardia 25 maggio 2021, n. 8 (Prima legge di revisione normativa ordinamentale 2021) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma regionale impugnata consente di dotare i corpi di polizia di guanti tattici imbottiti antitaglio, dissuasori di stordimento a contatto, pistole al peperoncino, termoscanner portatili, mefisti, mascherine, previa adeguata formazione, e altri dispositivi utili alla tutela dell’integrità fisica degli operatori - è, inoltre, censurata la norma che subordina le annotazioni sul tesserino venatorio al preventivo recupero dell’animale, contravvenendo alla disposizione statale, che impone, invece, l’immediata annotazione - viene censurata anche la norma regionale che consente l'utilizzo di anelli in plastica, anziché di anelli in metallo inamovibile, per le esche di caccia e che modifica in peius le attribuzioni degli operatori addetti al controllo, nonché quella che sopprime definitivamente la banca dati regionale dei richiami vivi. Decisione: illegittimità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 124/2022 - compensi pubblica amministrazione
Norme della legge della Regione Calabria 7 luglio 2021, n. 17, recante «Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità)» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma introdotta comporta maggiori oneri a carico dei bilanci degli enti perché consente di attribuire al commissario straordinario nominato per l’ente risultante dall’accorpamento, individuato all'esterno alla dirigenza regionale, un compenso di importo massimo pari al complessivo trattamento economico dei dirigenti regionali di settore. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 121/2022 - impianti fotovoltaici ed eolici
Norme della legge della Regione Basilicata 26 luglio 2021, n. 30 (Modifiche alla L.R. 19 gennaio 2010, n. 1 “Norme in materia di energia e Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale – D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 – L. R. n. 9/2007 e ss.mm.ii.” e alla L.R. n. 8/2012 “Disposizioni in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili”) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - requisiti tecnici minimi in materia di impianti fotovoltaici di grande generazione - le disposizioni impugnate introducono, per gli impianti fotovoltaici di grande generazione ed eolici, tetti massimi di potenza idonei a condizionare i procedimenti di autorizzazione, mentre la normativa statale di principio imporrebbe il raggiungimento di obiettivi minimi di produzione - i nuovi requisiti riducono i siti eleggibili all’installazione di impianti eolici e la previsione obbligatoria di uno studio anemologico con rilevazioni di almeno tre anni, da integrare nel progetto, comporta il rischio di un congelamento di uno specifico sito coinvolto da sviluppo per l’intero triennio. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 120/2022 - indennità di esproprio
Norme della legge della Regione Puglia 22 febbraio 2005, n. 3 (Disposizioni regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità e prima variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2005) - Giudizio promosso dalla Corte di Cassazione - la disposizione regionale censurata incide sulla quantificazione dell'indennità di esproprio in deroga alle disposizioni statali, conferendo, in via di assoluto automatismo, il carattere della edificabilità legale ad un’area per il suo mero inserimento nel perimetro urbanizzato, così da produrre disparità di trattamento sul piano territoriale e attribuire un vantaggio ingiustificato a chi subisca un procedimento ablatorio rispetto a chi trasferisca il medesimo bene sul mercato, in quanto l’affermata edificabilità rileva solo a livello indennitario. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 119/2022 - affidamento del servizio idrico integrato
Norme della legge della Regione Emilia-Romagna 21 ottobre 2021, n. 14 (Misure urgenti a sostegno del sistema economico ed altri interventi per la modifica dell’ordinamento regionale. Modifiche alle leggi regionali n. 2 del 1998, n. 40 del 2002, n. 2 del 2019, n. 9 del 2021 e n. 11 del 2021) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la disciplina regionale impugnata introduce un sostanziale meccanismo di proroga degli affidamenti del Servizio Idrico Integrato in essere. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 117/2022 - concessioni di derivazioni idroelettriche
Norme della legge della Provincia autonoma di Trento 21 ottobre 2020, n. 9, recante «Modificazioni della legge provinciale 6 marzo 1998, n. 4 (Disposizioni per l’attuazione del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235. Istituzione dell’azienda speciale provinciale per l’energia, disciplina dell’utilizzo dell’energia elettrica spettante alla Provincia ai sensi dell’articolo 13 dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, criteri per la redazione del piano della distribuzione e modificazioni alle leggi provinciali 15 dicembre 1980, n. 38 e 13 luglio 1995, n. 7), della legge provinciale sull’energia 2012, della legge provinciale sulle acque pubbliche 1976 e della legge provinciale sull’agricoltura 2003» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma provinciale prevede che, oltre all’infrastruttura necessaria per lo sfruttamento della concessione, gli operatori non stabiliti in Italia e gli operatori italiani non stabiliti in Trentino debbano essere muniti di una sede operativa nel territorio provinciale - procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico - la norma impugnata prevede anche la possibilità di inserire nei bandi per la concessione di grandi derivazioni idroelettriche requisiti opzionali, come il possesso di esperienze pregresse. Decisione: illegittimità - inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 115/2022 - ampliamento parchi naturali regionali
Norme della legge della Regione Lazio 1° luglio 2021, n. 8 (Modifica della perimetrazione del Parco naturale regionale dell’Appennino «Monti Simbruini») - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la doglianza riguarda l’ampliamento del parco naturale regionale Monti Simbruini tramite legge regionale anziché con il piano per il parco: la Regione avrebbe così eluso la necessaria partecipazione degli enti locali al procedimento ed evitato l'assoggettamento a VAS e VINCA. Decisione: non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 113/2022 - accreditamento al SSN
Norme della legge della Regione Lazio 28 dicembre 2018, n. 13 (Legge di stabilità regionale 2019) - Questione sollevata dal Consiglio di Stato - requisiti per l'accreditamento di strutture private al SSN - limiti all'attività economica privata integrata in un pubblico servizio - la disposizione censurata richiede che il personale sanitario dedicato ai servizi alla persona abbia con la struttura un rapporto di lavoro di dipendenza. Decisione: illegittimità - inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 112/2022 - licenze e concessioni
Norme della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia 30 dicembre 2020, n. 25 (Legge collegata alla manovra di bilancio 2021-2023) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma censurata introduce deroghe alla normativa vigente in conseguenza dell'emergenze epidemiologica, così violando il meccanismo di regolazione dell’accesso al mercato del noleggio con conducente e del servizio taxi - vengono, inoltre, modificati canoni e scadenza delle concessioni demaniali marittime. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 110/2022 - bilancio regionale
Norme della legge della Regione Molise 4 maggio 2021, n. 2 (Legge di stabilità regionale anno 2021) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - apposizione di vincoli di destinazione alle entrate regionali straordinarie non ricorrenti. Decisione: non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 108/2022 - concessioni marittime
Norme della legge della Regione Siciliana 21 luglio 2021, n. 17 (Termine ultimo per la presentazione delle istanze di proroga delle concessioni demaniali marittime) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma censurata consente il rilascio di concessioni di durata ordinaria anche nei Comuni del tutto sprovvisti di PUDM (provvisorio o definitivo), sulla base di istanze che non avrebbero potuto essere accolte al tempo della loro presentazione e rispetto alle quali non si poneva alcuna ragione di tutela dell’affidamento degli interessati alla concessione. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 106/2022 - paesaggio / professione medica
Norme della legge della Regione Abruzzo 18 maggio 2021, n. 10, recante «Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio di euro 3.606,56 per le prestazioni professionali svolte nell’ambito dei “Lavori di realizzazione dei pennelli e risagomatura scogliere esistenti nella zona sud e centro del litorale del Comune di Silvi (TE)” ed ulteriori disposizioni» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma è impugnata in quanto non prevede la necessità di un’autorizzazione regionale né la subordinazione ad ulteriori pareri, compresi quelli relativi alle autorizzazioni paesaggistiche, per variazioni non sostanziali relative agli impianti di smaltimento rifiuti - la seconda norma censurata consente l'assegnazione di incarico di medico convenzionato a tempo indeterminato a medici convenzionati a tempo determinato, violando la volontà statale di demandare la disciplina alla contrattazione collettiva e consentendo l'accesso anche a medici privi degli specifici requisiti di qualificazione. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 100/2022 - pensione indiretta
Norme del regio decreto-legge 14 aprile 1939, n. 636 (Modificazioni delle disposizioni sulle assicurazioni obbligatorie per l’invalidità e la vecchiaia, per la tubercolosi e per la disoccupazione involontaria, e sostituzione dell’assicurazione per la maternità con l’assicurazione obbligatoria per la nuzialità e la natalità), convertito, con modificazioni, in legge 6 luglio 1939, n. 1272, come sostituito dall’art. 2 della legge 4 aprile 1952, n. 218 (Riordinamento delle pensioni dell’assicurazione obbligatoria per la invalidità, la vecchiaia ed i superstiti), nel testo riformulato dall’art. 22 della legge n. 903 del 1965 - Giudizio promosso dalla Corte dei Conti per il Lazio - la norma attribuisce al figlio minorenne, nato da genitori non coniugati, una quota della pensione di reversibilità identica a quella spettante al figlio che vi concorra insieme al genitore superstite, anziché della maggior quota del 70% spettante al minore che abbia perduto entrambi i genitori - il figlio superstite nato nel matrimonio, oltre alla propria quota del 20%, può contare anche sulla quota del 60% che spetta al coniuge superstite suo genitore; mentre il figlio superstite nato fuori dal matrimonio può contare solo sulla quota del 20% a lui direttamente attribuita. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 92/2022 - Edilizia e urbanistica
Norme della Regione Abruzzo 13 ottobre 2020, n. 29, recante «Modifiche alla legge regionale 12 aprile 1983, n. 18 (Norme per la conservazione, tutela, trasformazione del territorio della Regione Abruzzo), misure urgenti e temporanee di semplificazione e ulteriori disposizioni in materia urbanistica ed edilizia - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - le censure vertono sulla facoltà indiscriminata di realizzare il passaggio tra diverse destinazioni d’uso degli immobili pubblici oggetto di alienazione, a prescindere dal rispetto delle prescrizioni del testo unico edilizia - altra disposizione censurata consente l'installazione sulle aree private esterne di manufatti leggeri, allo scopo di garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza Covid, per un periodo più lungo rispetto a quello previsto dal testo unico - ultima ad essere censurata è la norma regionale che estende sine die la possibilità di realizzare interventi di considerevole impatto sul territorio, con possibilità per i Comuni di introdurre misure premiali per la riqualificazione urbana realizzata attraverso interventi di ristrutturazione, ampliamento, demolizione e ricostruzione di edifici, senza richiamo alle prescrizioni del piano paesaggistico. Decisione: non fondatezza - cessazione materia del contendere - estinzione del processo.
Sentenza Corte Costituzionale 91/2022 - beni culturali
Norme del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) - Ricorso promosso da TAR Molise - la norma è censurata in quanto non prevede il divieto divieto di subappalto per lavori afferenti a beni culturali - differenza tra subappalto e avvalimento - soltanto l’operatore dotato di una qualificazione specialistica può eseguire i lavori relativi ai beni culturali. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 87/2022 - pignoramento
Norme del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19) - Ricorso promosso dal Giudice dell’esecuzione presso il Tribunale ordinario di Treviso - La disposizione censurata contempla la sanzione dell’inefficacia per i pignoramenti immobiliari aventi ad oggetto l’abitazione principale del debitore eseguiti nel periodo ricompreso tra il 25 ottobre e il 25 dicembre 2020. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 86/2022 - partecipazione pubblica a società
Norme della legge della Provincia autonoma di Trento 17 maggio 2021, n. 7 (Prime misure del 2021 connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e conseguente variazione al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2021-2023) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - La norma impugnata prevede la partecipazione della Provincia autonoma nella società di mutua assicurazione ITAS spa, inserendosi in un settore non strettamente necessario al perseguimento dei suoi fini istituzionali o allo svolgimento delle sue funzioni, poiché l’attività assicurativa non rientra neanche fra i beni o servizi strumentali all’ente partecipante. Decisione: illegittimità - inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 85/2022 - rifiuti
Norme della legge della Regione Abruzzo 20 gennaio 2021, n. 1, recante «Disposizioni finanziarie per la redazione del Bilancio di previsione finanziario 2021-2023 della Regione Abruzzo (Legge di stabilità regionale 2021) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma impugnata consente ai privati la raccolta, per uso domestico o personale e senza scopo di lucro, di tronchi e masse legnose depositati dalle mareggiate invernali sulle spiagge, ponendosi in contrasto con le previsioni del codice dell’ambiente. Decisione: non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 77/2022 - energia rinnovabile
Norme della legge della Regione Abruzzo 23 aprile 2021, n. 8 (Esternalizzazione del servizio gestione degli archivi dei Geni Civili regionali e ulteriori disposizioni) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma censurata sospende le installazioni non ancora autorizzate di impianti eolici, le grandi installazioni di fotovoltaico e di impianti per il trattamento dei rifiuti nelle zone agricole caratterizzate da produzioni agro-alimentari di qualità o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale, al fine di non compromettere o interferire negativamente con la valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali e del paesaggio rurale. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 75/2022 - concessioni in sanatoria
Norme della legge della Regione Siciliana 31 maggio 1994, n. 17 (Provvedimenti per la prevenzione dell’abusivismo edilizio e per la destinazione delle costruzioni edilizie abusive esistenti) - Questione sollevata dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana - il rimettente sostiene la natura riparatoria e non sanzionatoria in senso stretto dell’indennità paesaggistica: l’obbligo di pagare l’indennità paesaggistica grava su chi ha la disponibilità del bene, anche se non è l’autore dell’abuso; l’indennità va pagata a prescindere dalla presenza di dolo o colpa; non è conseguenza diretta dell’abuso, ma è il contrappeso del provvedimento favorevole di accertamento della compatibilità paesaggistica delle opere realizzate abusivamente - la norma censurata non consente l’irrogazione dell’indennità in caso di vincolo paesaggistico sopravvenuto. Decisione: inammisibilità - non fondatezza.