Diritto e amministrazione pubblica

Sentenza Corte Costituzionale 75/2022 - concessioni in sanatoria
Norme della legge della Regione Siciliana 31 maggio 1994, n. 17 (Provvedimenti per la prevenzione dell’abusivismo edilizio e per la destinazione delle costruzioni edilizie abusive esistenti) - Questione sollevata dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana - il rimettente sostiene la natura riparatoria e non sanzionatoria in senso stretto dell’indennità paesaggistica: l’obbligo di pagare l’indennità paesaggistica grava su chi ha la disponibilità del bene, anche se non è l’autore dell’abuso; l’indennità va pagata a prescindere dalla presenza di dolo o colpa; non è conseguenza diretta dell’abuso, ma è il contrappeso del provvedimento favorevole di accertamento della compatibilità paesaggistica delle opere realizzate abusivamente - la norma censurata non consente l’irrogazione dell’indennità in caso di vincolo paesaggistico sopravvenuto. Decisione: inammisibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 71/2022 - trattamento economico accessorio
Norme della legge della Regione Veneto 10 febbraio 2021, n. 3 (Modifiche alla legge regionale 24 agosto 1979, n. 63 “Norme per l’istituzione e il funzionamento dell’Istituto regionale per le ville venete I.R.V.V.”, ed ulteriori disposizioni) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - principio di coordinamento della finanza pubblica - aumento del trattamento economico accessorio per dipendenti di un ente pubblico, equiparandolo a quello del personale di ruolo della Regione. Decisioni: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 70/2022 - conferimento incarichi comunali
Norme della legge della Regione Siciliana 17 febbraio 2021, n. 5 (Norme in materia di enti locali) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni gestionali - potere di nomina dei cosiddetti “esperti del Sindaco” - la norma impugnata consente il rinnovo della nomina di tali esperti, prevedendo anche che l’oggetto e la finalità dell’incarico possono riferirsi ad attività di supporto agli uffici in materie di particolare complessità, per le quali l’ente abbia documentabili carenze delle specifiche professionalità (la norma originaria consentiva al Sindaco la nomina di esperti solo per l’espletamento di attività connesse con le materie di sua competenza). Decisione: illegittimità - inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 66/2022 - meccanismo scalare inverso
Norme della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come interpretate autenticamente dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022) - Questione sollevata dalla Corte dei Conti per l'Abruzzo - le norme censurate impedirebbero, per un tempo incongruamente lungo, di accedere alla tutela giurisdizionale dinanzi al giudice contabile per definire la posizione patrimoniale dell’ente creditore e, per le quote di valore unitario inferiore o pari a 300 euro, precluderebbero in via definitiva la possibilità di accesso alla tutela - la disciplina posticipa di venti o quaranta anni l’eventuale processo davanti al giudice contabile. Decisione: illegittimità - inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 28/2022 - pena pecuniaria sostitutiva di pena detentiva
Norme della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale - Ricorso promosso dal Tribunale ordinario di Ravenna e dal Tribunale ordinario di Taranto - il reo aveva parcheggiato l’autovettura in prossimità dell’ingresso dell’abitazione delle persone offese, impedendone l'accesso ai vicini: la sostituzione della pena concordata dalle parti (tre mesi di reclusione) conduce alla quantificazione di una pena pecuniaria sostitutiva di ben 22.500 euro, pari, cioè, ai redditi dal reo dichiarati per l’intero anno 2020 - la norma censurata quantifica, infatti, il tasso giornaliero di sostituzione della pena detentiva con la pena pecuniaria in Euro 250: trattasi di tasso eccessivo, poiché produttivo di effetti sanzionatori sproporzionati rispetto alla gravità del reato e alle condizioni economiche del reo - l'effetto è la trasformazione della sostituzione della pena pecuniaria in un privilegio per i soli condannati abbienti. Decisione: illegittimità - inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 25/2022 - pensione di reversibilità
Norme della legge 1° dicembre 1970, n. 898 (Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio) e della legge 28 dicembre 2005, n. 263 (Interventi correttivi alle modifiche in materia processuale civile introdotte con il decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, nonché ulteriori modifiche al codice di procedura civile e alle relative disposizioni di attuazione, al regolamento di cui al regio decreto 17 agosto 1907, n. 642, al codice civile, alla legge 21 gennaio 1994, n. 53, e disposizioni in tema di diritto alla pensione di reversibilità del coniuge divorziato) - Ricorso promosso dalla Corte d’appello di Salerno - il Tribunale aveva rigettato la richiesta del coniuge divorziato superstite di determinare la quota di pensione di reversibilità e di trattamento di fine rapporto di sua spettanza, poiché il giudizio di divorzio era cessato in conseguenza della morte sopravvenuta in corso di causa dell'altro coniuge - al coniuge superstite era stato riconosciuto un assegna divorzile provvisorio, in attesa della definizione degli aspetti economici - il quadro normativo impugnato impedisce il riconoscimento del diritto alla pensione di reversibilità e alla quota di indennità di fine rapporto in mancanza della sentenza che accerta il diritto all’assegno di divorzio. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 24/2022 - urbanistica e paesaggio
Norme della legge della Regione Sardegna 18 gennaio 2021, n. 1 (Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed in materia di governo del territorio. Misure straordinarie urgenti e modifiche alle leggi regionali n. 8 del 2015, n. 23 del 1985, n. 24 del 2016 e n. 16 del 2017) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - tempestività del ricorso - urbanistica e tutela del paesaggio - la disposizione impugnata, rinnovando una disciplina derogatoria scaduta, consente nelle zone agricole il completamento di costruzioni nei casi in cui non sarebbe possibile ottenere il rinnovo del titolo edilizio ormai divenuto inefficace a causa di una sopravvenuta disciplina pianificatoria incompatibile - la norma regionale equipara sanatoria e condono, così violando il divieto di beneficiare delle premialità volumetriche con riguardo agli immobili abusivi - proroga del Piano Casa - titoli abilitativi - tolleranza edilizia - violazione del principio della doppia conformità - prevalenza della legge regionale sul Piano Paesaggistico Regionale - la pronuncia esamina diverse violazioni delle norme in materia di tutela del paesaggio, del Piano Paesaggistico Regionale e del Piano di assetto idrogeologico - interventi in deroga agli strumenti urbanistici - riordino urbano. Decisione: illegittimità - non fondatezza - inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 4/2022 - aggiudicazione appalti
Norme della legge della Regione Piemonte 9 luglio 2020, n. 15 (Misure urgenti di adeguamento della legislazione regionale - Collegato) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma prevede l'attribuzione di punteggi premiali a coloro che, nel presentare offerte nelle pubbliche gare, si impegnino a utilizzare in misura prevalente la manodopera o il personale del territorio della regione Piemonte - tale norma ha trovato applicazione durante il periodo di emergenza sanitaria - tutela della concorrenza. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 235/2021 - bilancio regionale
Norme della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020), della legge della Regione Abruzzo 5 febbraio 2018, n. 7 (Bilancio di previsione finanziario 2018-2020) e della legge della Regione Abruzzo 31 gennaio 2019, n. 2 (Bilancio di previsione finanziario 2019-2021) - Ricorso promosso dalla Corte dei Conti - rideterminazione e adeguamento del piano di disavanzo - incremento pagamenti complessivi per investimenti - lesione dell’equilibrio del bilancio, della sana gestione finanziaria, della responsabilità di mandato e dell’equità intergenerazionale - sottostima degli stanziamenti di spesa - giudizio di parificazione dei rendiconti regionali - la norma regionale censurata genera una indiscriminata deresponsabilizzazione nella gestione amministrativo-contabile della Regione, poiché non vengono separati i risultati e le conseguenze imputabili agli amministratori delle gestioni che si sono succedute nel lungo arco temporale in cui si è venuto a produrre il deficit da ripianare. Decisione: illegittimità - inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 214/2021 - spese gruppi consigliari regionali
Norme della legge della Regione Abruzzo 10 agosto 2010, n. 40 (Testo unico delle norme sul trattamento economico spettante ai Consiglieri regionali e sulle spese generali di funzionamento dei gruppi consiliari), come sostituito dall’art. 32, comma 1, della legge della Regione Abruzzo 20 novembre 2013, n. 42 (Norme in materia di Polizia amministrativa locale e modifiche alla legge regionale n. 18/2001, alla legge regionale n. 40/2010 e alla legge regionale n. 68/2012) - Ricorso promosso dalla Corte dei Conti - nel corso dei giudizi di parificazione dei rendiconti generali della Regione Abruzzo, per più esercizi finanziari consecutivi, con riferimento al capitolo di spesa che trasferisce fondi destinati alle spese del personale dei gruppi consiliari è emerso il mancato conseguimento dell’obiettivo di finanza pubblica che fissa il limite per la spesa per il personale assunto a tempo determinato nel 50 per cento di quella sostenuta nel 2009 - la normativa abruzzese differenziava le tipologie di spesa per il personale, al fine di assicurare il corretto e regolare funzionamento delle strutture politiche, le cui attività avrebbero risentito della riduzione del personale loro assegnato - l’avvocatura regionale eccepisce la mancata impugnativa di norme analoghe a quelle della Regione Abruzzo, tra cui la legge della Regione Emilia-Romagna 26 luglio 2013, n. 11, recante «Testo unico sul funzionamento e l’organizzazione dell’assemblea legislativa: stato giuridico ed economico dei consiglieri regionali e dei gruppi assembleari e norme per la semplificazione burocratica e la riduzione dei costi dell’assemblea»).
Sentenza Corte Costituzionale 211/2021 - riserve dell'appaltatore nel verbale di collaudo
Norme della legge della Regione Puglia 11 maggio 2001, n. 13 (Norme regionali in materia di opere e lavori pubblici) - Ricorso promosso dalla Corte di Cassazione - con contratto di appalto il Comune commissiona la realizzazione di un edificio da adibire a caserma dei Carabinieri - le riserve iscritte nel verbale di collaudo lamentano inadempimenti contrattuali del Comune, ragione del ritardo dell’opera - il Comune applica comunque la penale per il mancato rispetto del termine di consegna - il tribunale accerta la decadenza dell'appaltatore dal diritto di far valere le riserve per non aver rispettato l’onere del deposito cauzionale - ius superveniens, irretroattività della legge e intangibilità dei contratti. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 200/2021 - prescrizione credito erariale
Norme del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 (Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative) - Ricorso promosso dalla Corte di Cassazione - omissione del versamento dell’imposta erariale di consumo e delle addizionali comunali e provinciali sull’energia elettrica - la norma non pare prevedere una data certa di decorrenza della prescrizione delle obbligazioni tributarie e delle sanzioni correlate all'inadempimento. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 198/2021 - legittimità DPCM Covid-19
Norme del del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 (Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19) - Ricorso promosso dal promosso dal Giudice di pace di Frosinone - il ricorrente si oppone al pagamento della sanzione amministrativa di euro 400 inflittagli in seguito ad un verbale di violazione, nell'aprile 2020, del divieto di uscire dalla propria abitazione e spostarsi nel territorio comunale sancito dal DPCM allora vigente in materia di prevenzione Covid-19 - le norme censurate avrebbero delegato al DPCM la definizione di nuovi illeciti amministrativi, aggirando il principio per cui la funzione legislativa è affidata al Parlamento, che non può delegarla ad atti amministrativi - l’unica ipotesi emergenziale costituzionalmente rilevante a tal fine sarebbe lo stato di guerra, non essendo perciò sufficiente un'emergenza sanitaria. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 190/2021 - false dichiarazioni sostitutive di atto notorio o di certificazioni
Norme del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (Testo A)» - Ricorso promosso da TAR Puglia - in caso di false dichiarazioni sostitutive di atto notorio o di certificazioni la norma prevede l’automatica decadenza dal beneficio e l’impedimento a conseguirlo, colpendo in maniera indiscriminata condotte di rilievo differente con preclusione di qualsiasi valutazione circa gravità, disvalore ed elemento soggettivo - era, nel caso di specie, stato negato il rinnovo del patentino di vendita dei prodotti da fumo per omessa dichiarazione di alcuni debiti verso l’erario per mancato pagamento del canone RAI - il diniego del rinnovo deriva dall’assenza del requisito della insussistenza di pendenze fiscali e non dalla falsità della dichiarazione. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 181/2021 - condono edilizio
Norme della legge della Regione Lazio 8 novembre 2004, n. 12 (Disposizioni in materia di definizione di illeciti edilizi) - Ricorso promosso dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio - la normativa della Regione Lazio censurata esclude dalla sanatoria anche le opere edilizie realizzate prima dell’apposizione del vincolo archeologico e paesaggistico - l’intervento regionale può essere diretto solo a introdurre una disciplina più restrittiva di quella statale, nell’esercizio delle competenze in materia di governo del territorio. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 179/2021 - Servizio Sanitario Regionale
Norme della legge della Regione Marche 9 luglio 2020, n. 30 (Modifica alla legge regionale 20 giugno 2003, n. 13 “Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale”) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - inderogabilità delle norme legislative statali in materia di organizzazione e gestione delle aziende sanitarie - nomina dei direttori di dipartimento delle aziende ospedaliere e dell’azienda sanitaria unica regionale. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 177/2021 - impianti fotovoltaici
Norme della legge della Regione Toscana 7 agosto 2020, n. 82 (Disposizioni relative alle linee guida regionali in materia di economia circolare e all'installazione degli impianti fotovoltaici a terra. Modifiche alla l.r. 34/2020 e alla l.r. 11/2011) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - ubicazione in zona agricola di impianti fotovoltaici - introduzione di un limite di potenza per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra, con divieto d’installazione di impianti di potenza superiore - autorizzazione unica - tutela del paesaggio - le aree non idonee devono essere identificate nell’atto di pianificazione con cui le Regioni conciliano le politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio con quelle di sviluppo e valorizzazione delle energie rinnovabili. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 171/2021 - capacità assunzionali regionali
Norme della legge della Regione Veneto 24 luglio 2020, n. 29 (Misure attuative per la definizione della capacità assunzionale della Regione del Veneto) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - cumulo della spesa relativa al personale di Giunta e Consiglio, ripartendo proporzionalmente le risorse da destinare alle facoltà assunzionali distintamente tra i due organi - definizione della capacità assunzionale dell’amministrazione regionale. Decisione: inammissibilità - infondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 170/2021 - urbanistica
Norme della legge della Regione Sardegna 24 giugno 2020, n. 17 (Modifiche alla legge regionale n. 22 del 2019 in materia di proroga di termini) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - proroga della vigenza di norme che consentono la realizzazione di nuove volumetrie in deroga alla pianificazione urbanistica fino all’entrata in vigore della nuova legge regionale in materia di governo del territorio - violazione dell’obbligo di pianificazione congiunta con lo Stato rispetto ai beni paesaggistici sottoposti a tutela e della prevalenza del piano paesaggistico - i beni paesaggistici di ciascuna regione italiana trascendono la dimensione puramente locale per assurgere a beni comuni riferibili all’intera collettività nazionale - sostanziale stabilizzazione delle deroghe consentite dall’originaria disciplina. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 167/2021 - enti locali
Norme della legge della Regione Friuli-Venezia Giulia 18 maggio 2020, n. 9 (Disposizioni urgenti in materia di autonomie locali, finanza locale, funzione pubblica, formazione, lavoro, cooperazione, ricerca e innovazione, salute e disabilità, rifinanziamento dell’articolo 5 della legge regionale 3/2020 recante misure a sostegno delle attività produttive) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - attribuzione ai Comuni di beni immobili di proprietà delle Unioni territoriali intercomunali che esercitano le funzioni delle soppresse Province - il relativo verbale di consegna, oltre a segnare il momento di efficacia del trasferimento, costituisce titolo per la trascrizione, l’intavolazione e la voltura catastale dei diritti reali sui beni trasferiti - previsione dell’utilizzo dell’avanzo libero a copertura di minori entrate dovute alle deliberazioni comunali di riduzione ed esenzione di TARI, TOSAP e COSAP - incarico di reggenza del segretario comunale. Decisione: illegittimità - cessazione materia del contendere - inammissibilità - non fondatezza.