Diritto e amministrazione pubblica
- Sentenza n. 212 del 2012 in materia di Amministrazione pubblica - Impiego pubblico
- Norme della Regione autonoma Sardegna - Possibilità per l'amministrazione regionale, gli enti e le agenzie regionali, di attribuire incarichi dirigenziali a dipendenti della categoria D che siano in possesso dei requisiti per l'accesso alla relativa qualifica, fino all'espletamento dei concorsi pubblici e non oltre due anni - Lamentata deroga al principio del concorso pubblico, nonché omessa delimitazione dell'ambito di applicazione e dei mezzi di copertura finanziaria; Consorzi di bonifica - Previsione di assunzioni a tempo determinato - Omesso richiamo della normativa statale di settore che pone limiti quantitativi alle assunzioni a tempo determinato; Proroga fino al 31 dicembre 2011 della proroga di un progetto comportante il reclutamento di personale archivistico qualificato - Omessa indicazione dei mezzi di copertura finanziaria; Corpo forestale e di vigilanza ambientale - Incremento della dotazione - Contrasto con la normativa statale di settore che impone il contenimento della spesa pubblica; Superamento del precariato regionale - Concorso riservato per titoli e colloquio, per il reclutamento di soggetti che abbiano già svolto attività a tempo determinato alle dipendenze dell'amministrazione regionale - Lamentata deroga al principio del concorso pubblico; Corpo forestale e di vigilanza ambientale - Previsione di una speciale ipotesi di inquadramento, riservato alla qualifica dirigenziale, per il personale del corpo forestale che svolga funzioni dirigenziali - Lamentata deroga al principio del concorso pubblico; Amministrazione provinciale - Prevista stipula di contratti a tempo determinato per la prosecuzione dell'attività lavorativa del personale in servizio alla data di promulgazione della legge regionale n. 3 del 2008 - Contrasto con la normativa statale di settore che pone limiti quantitativi alle assunzioni a tempo determinato; Personale regionale - Esonero dal servizio a richiesta - Riconoscimento di un incentivo economico - Ritenuta cumulabilità con altri redditi da lavoro - Contrasto con la normativa statale sul collocamento a riposo del personale pubblico; Sanità pubblica - Impiego pubblico - Piano sul precariato nelle Aziende ASL - Stabilizzazione di lavoratori precari non dirigenti - Inquadramento a domanda per il personale assunto, almeno in parte, sulla base di procedure selettive di natura concorsuale, nonché prove selettive concorsuali per il personale restante - Contrasto con la normativa statale di riferimento sulle assunzioni nel pubblico impiego e sul contenimento della spesa per il personale. Dispositivo: illegittimità costituzionale - non fondatezza - inammissibilità
- Sentenza n. 211/2012 in materia di Sanità pubblica - Impiego pubblico
- Norme della Regione Basilicata - Previsione che gli enti del Servizio Sanitario Regionale, nel rispetto delle limitazioni e delle procedure previste dalla normativa vigente, possano effettuare assunzioni anche utilizzando le graduatorie valide di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni del S.S.R., previo accordo tra le amministrazioni interessate - Contrasto con la normativa statale di riferimento, che prevede la prioritaria attivazione delle procedure di mobilità; Amministrazione pubblica - Indennità, compensi, rimborsi di due enti regionali: Commissione dei lucani all’estero e Commissione regionale all’immigrazione - Contrasto con la normativa statale di riferimento, contenente misure per il contenimento della spesa pubblica; Stabilizzazione dei soggetti impegnati in progetti di lavoro socialmente utili, già esclusi dalla stabilizzazione operata con la D.G.R. n. 1431 del 25 giugno 2001 - Contrasto con la normativa statale di riferimento che impone la modalità della procedura concorsuale e la limitazione dei posti riservati agli stabilizzandi. Dispositivo: illegittimità costituzionale - non fondatezza
- Sentenza n. 198/2012 in materia di Regioni - Bilancio e contabilità pubblica
- Norme del d.l. n. 138/2011 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo) convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148/2011 - Ricorsi promossi dalle Regioni Lazio, Basilicata, Emilia-Romagna, Veneto, Umbria, Campania, Lombardia, Calabria, Sardegna, dalle Regioni autonome Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige, dalle Province autonome di Trento e di Bolzano - Le disposizioni censurate riguardano il numero dei consiglieri e degli assessori regionali, nonché l’indennità e il trattamento previdenziale dei consiglieri, e prevedono l’istituzione, da parte delle Regioni, di un Collegio dei revisori dei conti, quale organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione dell’ente - Contrasto con lo speciale regime organizzativo e finanziario riconosciuto alla Regione autonoma, lamentata subordinazione della perequazione alla rinuncia alla autonomia costituzionalmente garantita, irragionevolezza per indisponibilità da parte della Regione del procedimento di revisione statutaria. Dispositivo: illegittimità costituzionale - non fondatezza - inammissibilità
- Ordinanza n. 195/2012 in materia di Demanio e patrimonio dello Stato e delle Regioni
- Norme del d.l. n. 138/2011 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo) convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148/2011 - Ricorso promosso dalla Regione siciliana - Beni ubicati in Sicilia, che vengano a perdere la loro destinazione a servizi di carattere nazionale - Previsione che possano costituire oggetto di permuta demaniale da parte dello Stato - Lamentata sottrazione al demanio regionale, al quale tali beni spetterebbero in base ad un criterio di ripartizione su base funzionale. Dispositivo: manifesta inammissibilità
- Sentenza n. 193/2012 in materia di Bilancio e contabilità pubblica
- Norme del d.l. n. 98/2011 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria) e d.l. n. 138/2011 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo) - Ricorsi promossi dalla Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e dalla Regione autonoma Sardegna - Concorso delle autonomie speciali alle misure di contenimento finanziario - Prevista estensione anche per gli anni 2014 e seguenti, nonché ulteriore previsione di nuove restrizioni - Lamentato pregiudizio per l'assolvimento delle funzioni pubbliche assegnate, trattamento deteriore rispetto alle regioni ordinarie, nonché assenza di concertazione. Dispositivo: illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza - inammissibilità - cessata materia del contendere - altro
- Sentenza n. 192/2012 in materia di Bilancio e contabilità pubblica
- Norme della Regione Abruzzo - Interventi per lo sviluppo turistico dell'Aeroporto d'Abruzzo - Dotazione del Fondo "Interventi di sostegno regionale alle imprese operanti nel settore del turismo"- Interventi per i malati oncologici e per i pazienti trapiantati - Lamentata mancanza della copertura finanziaria - Insufficiente indicazione dei mezzi di copertura delle spese. Dispositivo: illegittimità costituzionale
- Sentenza n. 189/2012 in materia di Amministrazione pubblica - Impiego pubblico
- Norme della Provincia autonoma di Bolzano - Misure di contenimento della spesa - Sospensione della contrattazione collettiva per il quadriennio 2010-2013 - Introduzione, alla ripresa della contrattazione collettiva, di congrui meccanismi tesi a conseguire il progressivo riallineamento dei trattamenti economici complessivi fra i comparti del contratto collettivo di intercomparto - Lamentato contrasto con la normativa nazionale che dispone il blocco della contrattazione collettiva senza possibilità di recupero. Dispositivo: non fondatezza
- Sentenza n. 179/2012 in materia di Amministrazione pubblica
- Decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122/2010 - Ricorsi promossi dalle Regioni Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Toscana, Liguria, Emilia-Romagna e Puglia - Semplificazione e riduzione degli adempimenti amministrativi gravanti sulle piccole e medie imprese - Previsione dello strumento della delegificazione e definizione dei principi e criteri direttivi da seguirsi nell'adozione dei regolamenti governativi. Dissenso fra Amministrazioni diverse, Stato ed Enti Locali e Regione ed Enti Locali, preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico, alla tutela della salute e della pubblica incolumità - Previsione di determinazione unilaterale governativa in caso di mancato raggiungimento di un'intesa nel termine di trenta giorni dalla rimessione della questione al Consiglio dei ministri. Dissenso fra Stato e Regione o Province autonome in sede di conferenza dei servizi - Possibilità di superare il mancato raggiungimento dell'intesa con deliberazione del Consiglio dei ministri, non solo nelle materie di competenza statale, ma anche in quelle di competenza delle Regioni - Lamentata introduzione di una nuova ipotesi di potere sostitutivo straordinario del Governo al di fuori dei presupposti costituzionali, previsione di una intesa debole anziché di una intesa di carattere forte - Lamentata allocazione di funzioni amministrative ad un livello superiore in modo generalizzato e astratto possibilità di incidenza in ambiti materiali di competenza regionale. Dispositivo: illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza
- Sentenza n. 177/2012 in materia di Impiego pubblico
- Norme della Regione Abruzzo - Dirigenti regionali - Previsione della copertura del 60% dei posti vacanti nella qualifica di dirigente, individuati ai sensi dell'art. 19 della legge regionale n. 77 del 1999 per il periodo 2001-2003, mediante concorso interno per titoli ed esami riservato al personale di ruolo in possesso alla data di scadenza del termine per la domanda di ammissione del diploma di laurea e di cinque anni di anzianità nel ruolo regionale della categoria D o di diploma di laurea, tre anni di anzianità nel ruolo regionale della categoria D, con diploma almeno biennale di specializzazione post-laurea. Dispositivo: illegittimità costituzionale
- Sentenza n. 176/2012 in materia di Bilancio e contabilità pubblica - Finanza regionale
- Decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148/2011 - Ricorsi promossi dalle Regioni Toscana, Veneto e dalla Regione autonoma Sardegna - Previsione che la spesa delle cinque Regioni del Sud inserite nell'obiettivo convergenza possa eccedere i limiti di spesa imposti dal Patto di stabilità interno - Previsione di una compensazione, al fine di assicurare gli equilibri di finanza pubblica, attraverso la maggiorazione degli oneri posti a carico di tutte le altre regioni - Lamentato contrasto con il principio della piena responsabilità finanziaria di ciascun ente, alterazione delle corrette relazioni istituzionali, ingiustificato privilegio accordato alle Regioni meno virtuose; Bilancio e contabilità pubblica - Regione Sardegna - Disposizioni per garantire l'efficacia delle misure finanziarie già previste nell'ambito del c.d. "Obiettivo Convergenza" dell'Unione europea e nell'ambito del "Piano per il Sud" - Lamentata penalizzazione della Regione Sardegna, rientrante nel Piano per il Sud, ma non inserita nell'Obiettivo Convergenza, e dunque tenuta a finanziare gli investimenti nelle Regioni in esso (Obiettivo Convergenza) inserite - Lamentato ulteriore pregiudizio per la mancata esecuzione della novella statutaria del 2006 sul regime delle entrate. Dispositivo: illegittimità costituzionale – altro
- Sentenza n. 173/2012 in materia di Bilancio e contabilità pubblica - Impiego pubblico
- Decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito in legge, con modificazioni, dalla legge n. 122/2010 – Ricorsi promossi dalle Regioni Valle d’Aosta, Liguria, Umbria, Emilia Romagna e Puglia - Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico - Obbligo per le Regioni, le Province autonome e gli enti del Servizio sanitario nazionale di ridurre del 50% la spesa sostenuta nell'anno 2009 per il personale a tempo determinato o utilizzato con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, salva prevista deroga - Previsione che le disposizioni predette costituiscano principi generali ai fini del coordinamento della finanza pubblica ai quali si adeguano le Regioni, le Province autonome e gli enti del Servizio sanitario nazionale - Previsione che l'obbligo di spesa suddetto possa essere superato esclusivamente nel caso di proroga dei rapporti di lavoro a tempo determinato stipulati dalle Regioni a statuto speciale, nonché dagli enti territoriali facenti parte delle predette Regioni, a valere sulle risorse finanziarie aggiuntive appositamente reperite da queste ultime attraverso apposite misure di riduzione e razionalizzazione della spesa - Lamentato carico alla sola Regione dell'onere di istituire risorse aggiuntive per i contratti a tempo determinato prorogati in virtù della deroga - Divieto di corrispondere importi per l'espletamento di incarichi di livello dirigenziale aggiuntivi - Lamentata introduzione di puntuali e dettagliate limitazioni a singole voci di spesa, vincolanti le Regioni, gli enti locali, gli enti regionali, intervento statale unilaterale nella contrattazione collettiva con riduzione dei trattamenti - Obbligo per le Regioni e gli enti del Servizio sanitario nazionale di ridurre del 50% la spesa sostenuta nell'anno 2009 per il personale a tempo determinato o utilizzato con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, per i contratti di formazione-lavoro, i rapporti formativi, la somministrazione di lavoro e il lavoro accessorio - Previsione che le disposizioni predette costituiscano principi generali ai fini del coordinamento della finanza pubblica - Ritenuta applicazione delle predette disposizioni in via diretta, anziché come principi, agli enti locali e agli enti pubblici regionali - Società non quotate, inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, controllate direttamente o indirettamente dalle amministrazioni pubbliche - Obbligo di adeguamento delle politiche assunzionali alle disposizioni introdotte per le amministrazioni pubbliche - Limiti alle assunzioni degli enti pararegionali e paracomunali - Lamentata imposizione di vincoli puntuali di spesa ad enti differenti rispetto a quelli sui quali lo Stato dispone della competenza legislativa; Possibilità di trattenimenti in servizio del personale solo entro i limiti delle facoltà assunzionali consentiti in base alle cessazioni del personale - Conseguente proporzionale riduzione delle risorse destinabili alle nuove assunzioni per un importo pari al trattamento retributivo destinato ai dipendenti trattenuti in servizio - Enti di nuova istituzione - Limitazioni alle assunzioni, per la durata di un quinquennio, secondo un piano sottoposto ad approvazione statale - Lamentata imposizione di vincoli puntuali di spesa e giuridici ad enti differenti rispetto a quelli sui quali lo Stato dispone della competenza legislativa. Dispositivo: non fondatezza - inammissibilità - cessata materia del contendere

