Salute e sanità
- Sentenza Corte Costituzionale 181/2023 - sanità
- Norme della legge 25 febbraio 1992, n. 210 (Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati) - Giudizio promosso dalla Corte d'Appello di Roma - La legge è impugnata nella parte in cui non prevede che il diritto all’indennizzo spetti anche ai soggetti che abbiano subito lesioni o infermità, da cui siano derivati danni permanenti all’integrità psico-fisica, per essersi sottoposti a vaccinazione non obbligatoria, ma raccomandata, anti-HPV. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 176/2023 - sanità
- Norme della legge della Regione Abruzzo 22 agosto 2022, n. 24 (Disposizioni contabili per la gestione del bilancio 2022/2024, modifiche alle leggi regionali 9/2022, 10/2022 e 11/2022 in attuazione del principio di leale collaborazione ed ulteriori disposizioni urgenti ed indifferibili) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - misure di assistenza supplementari rispetto ai livelli essenzioli di assistenza garantiti dal Servizio sanitario nazionale - Piano di rientro dal disavanzo sanitario - erogazione di un emolumento economico aggiuntivo al personale impiegato nelle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona per le attività di contrasto all’emergenza epidemiologica da Covid-19 - riconoscimento di un contributo alle Residenze protette private accreditate e contrattualizzate, al fine di ampliare le attività di rilevamento dei contagi da SARS-CoV-2 nel territorio regionale. Decisione: illegittimità - non fondatezza.
- Sentenza Corte Costituzionale 171/2023 - Covid-19
- Norme del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici), convertito, con modificazioni, nella legge 28 maggio 2021, n. 76, come sostituito dall’art. 1, comma 1, lettera b), del decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia dal COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali), convertito, con modificazioni, nella legge 21 gennaio 2022, n. 3, come modificato, dall’art. 8, comma 1, lettere a) e b), del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 (Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza), convertito, con modificazioni, nella legge 19 maggio 2022, n. 52 - Ricorso promosso dal Tribunale Ordinario di Padova - le disposizioni censurate avrebbero delegato ("in bianco") alle circolari del Ministero della salute la disciplina delle indicazioni e dei termini di vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19 per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario, nel caso di intervenuta guarigione. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.
- Sentenza Corte Costituzionale 156/2023 - Covid-19
- Norme del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici), convertito, con modificazioni, nella legge 28 maggio 2021, n. 76, come sostituito dall’art. 1, comma 1, lettera b), del decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia dal COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali), convertito, con modificazioni, nella legge 21 gennaio 2022, n. 3, della legge 22 dicembre 2017, n. 219 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento) e del d.l. n. 44 del 2021 - Ricorso promosso dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana - la norma censurata prevede l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e, per effetto dell’inadempimento all’obbligo vaccinale, la sospensione dall’esercizio delle professioni sanitarie - la sospensione è estesa a tutte le attività professionali, in qualunque modalità esse vengano svolte, anche se svolte da remoto e senza contatti con il paziente - la disposizione è censurata anche nella parte in cui non esclude l’onere di sottoscrizione del consenso informato nel caso di vaccinazione obbligatoria. Decisione: inammissibilità.
- Sentenza Corte Costituzionale 155/2023 - Covid-19
- Norme della legge della Regione Siciliana 10 agosto 2022, n. 16 (Modifiche alla legge regionale 25 maggio 2022, n. 13 e alla legge regionale 25 maggio 2022, n. 14. Variazioni al Bilancio di previsione della Regione siciliana per il triennio 2022/2024. Disposizioni varie) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - le disposizioni impugnate estendono l’attribuzione della specifica indennità prevista per gli operatori del servizio sanitario regionale impegnati nell’emergenza epidemiologica da COVID-19 agli operatori sanitari che hanno prestato servizio presso strutture sanitarie private accreditate - la norma, inoltre, estende l'applicabilità di tali indennità per tutta l'annualità 2022 e non fino al marzo 2022, cessazione del periodo di emergenza epidemiologica - è impugnata anche la disposizione che prevede l’erogazione di un contributo una tantum per l’acquisto di una parrucca in favore delle donne colpite dallo stato patologico della perdita dei capelli - Piano di rientro dal disavanzo sanitario. Decisione: illegittimità - inammissibilità - non fondatezza.
- Sentenza Corte Costituzionale 129/2023 - vaccini
- Norme della legge 25 febbraio 1992, n. 210 (Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati) - Giudizio promosso dalla Corte di Cassazione - la disposizione della cui legittimità si dubita riconosce un indennizzo, a carico dello Stato, a quanti abbiano riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie, lesioni o infermità dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica - la disposizione è censurata nella parte in cui non prevede che la medesima tutela spetti anche ai soggetti che tali conseguenze abbiano subito dall'essere stati sottoposti a vaccinazione non obbligatoria, ma raccomandata, antimeningococcica. Decisione: inammissibilità.
- Sentenza Corte Costituzionale 125/2023 - sanità
- Norme della legge della Regione Calabria 7 luglio 2022, n. 22 (Misure per fronteggiare la situazione emergenziale sanitaria) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - le disposizioni impugnate sono volte a fronteggiare l’emergenza sanitaria da COVID-19 con la stipula di contratti di lavoro autonomo con i medici in possesso di specializzazioni affini o equipollenti a quella richiesta dalla norma statale, nonché privi di specializzazione. Decisione: inammissibilità.
- Sentenza Corte Costituzionale 124/2023 - sanità
- Norme della legge della Regione Friuli-Venezia Giulia 9 giugno 2022, n. 8, recante «Disposizioni in materia di relazioni internazionali, biodiversità, caccia, pesca sportiva, agricoltura, attività produttive, turismo, autonomie locali, sicurezza, lingue minoritarie, corregionali all’estero, funzione pubblica, lavoro, formazione, istruzione, famiglia, patrimonio, demanio, infrastrutture, territorio, viabilità, ambiente, energia, cultura, sport, salute, politiche sociali e finanze (Legge regionale multisettoriale 2022)» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la norma è censurata poiché introduce un criterio preferenziale ulteriore rispetto a quelli fissati dalla contrattazione collettiva in materia di trasferimenti del personale medico convenzionato. Decisione: non fondatezza.
- Sentenza Corte Costituzionale 112/2023 - sanità
- Norme della legge della Regione Veneto 27 maggio 2022, n. 12 (Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2022 in materia di politiche sanitarie e di politiche sociali) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la norma consente alle aziende del servizio sanitario regionale di innalzare fino a milleduecento il numero massimo di pazienti che, a partire dal secondo anno di corso, possono essere affidati ai medici in formazione in medicina generale - inoltre, per la durata dell’emergenza epidemiologica, ai medici iscritti al corso di formazione in medicina generale è consentita l’instaurazione di un rapporto convenzionale a tempo determinato con il Servizio sanitario nazionale - requisiti per la partecipazione ai concorsi per l’immissione nel ruolo della dirigenza medica. Decisione: illegittimità - inammissibilità - non fondatezza.
- Sentenza Corte Costituzionale 99/2023 - pubblico impiego
- Norme della legge della Regione Molise 4 agosto 2022, n. 13 (Stabilizzazione del personale sanitario precario, in attuazione della legge 30 dicembre 2021, n. 234) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la norma impugnata prevede, ai fini dell’attuazione della procedura di stabilizzazione del personale sanitario e socio-sanitario, la possibilità di derogare al piano triennale dei fabbisogni del personale, di stabilizzare personale contrattualizzato con qualunque forma di contratto flessibile, l’ampliamento dell’ambito soggettivo di applicazione anche al personale dei ruoli tecnico e amministrativo, l’estensione della finestra temporale utile ai fini della maturazione dei diciotto mesi di servizio - la norma prevede, inoltre, l'avvio di procedure selettive in deroga al piano triennale di fabbisogno del personale, ai termini per calcolare l’anzianità, nonché ai ruoli cui riservare le menzionate procedure selettive. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 76/2023 - sanità
- Norme della legge della Regione Siciliana 25 maggio 2022, n. 13 (Legge di stabilità regionale 2022-2024) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la prima disposizione censurata modifica i requisiti di accesso all’elenco regionale degli idonei alle cariche di direttore amministrativo delle aziende sanitarie e, in particolare, la doglianza fa riferimento al requisito della pregressa settennale esperienza anche in settori diversi da quello sanitario - modalità di calcolo dei trasferimenti extrabudget in favore dei soggetti privati convenzionati con il Servizio sanitario regionale - deroga al piano triennale dei fabbisogni del personale. Decisione: inammissibilità - illegittimità estinzione del processo.
- Sentenza Corte Costituzionale 74/2023 - Residenze Sanitarie Assistenziali
- Norme della legge della Regione Campania 22 aprile 2003, n. 8 (Realizzazione, organizzazione, funzionamento delle Residenze Sanitarie Assistenziali Pubbliche e Private – RR.SS.AA.) - Ricorso promosso da TAR Campania - criteri di autorizzazione e diniego dell'autorizzazione a realizzare nuove strutture socio-sanitarie per l’erogazione di prestazioni semiresidenziali in regime ambulatoriale diurno - la disposizione censurata determina per legge, ai fini della verifica regionale di compatibilità del progetto che condiziona il rilascio da parte del comune dell’autorizzazione alla realizzazione di una nuova struttura, la localizzazione delle residenze diurne per anziani, individuando il fabbisogno delle stesse in una sola struttura per distretto sanitario di base - tale criterio risulterebbe irragionevolmente insensibile al fabbisogno effettivo del singolo distretto, il quale può significativamente variare in funzione della differente dimensione. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 60/2023 - cariche elettive comunali
- Norme della legge della Regione Sardegna 11 aprile 2022, n. 9 (Interventi vari in materia di enti locali della Sardegna. Modifiche alla legge regionale n. 4 del 2012 e alla legge regionale n. 3 del 2009) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - le norme impugnate recano disposizioni concernenti il numero massimo di mandati consecutivi dei sindaci e l’iscrizione alla sezione regionale dell’albo dei segretari provinciali e comunali, consentendo ai sindaci dei comuni con popolazione fino a tremila abitanti un numero massimo di quattro mandati consecutivi e permettendo lo svolgimento di un massimo di tre mandati consecutivi ai sindaci dei comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti - si prevede, inoltre, che siano iscritti alla sezione regionale dell'albo dei segretari comunali e provinciali gli istruttori direttivi e i funzionari di ruolo dei comuni e delle province, in possesso dei diplomi di laurea in giurisprudenza o economia e commercio o scienze politiche, purché ricoprano o abbiano ricoperto l’incarico di vicesegretario, pur non avendo sostenuto il concorso previsto dalla legge statale. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 57/2023 - canapa industriale
- Norme della legge della Regione Sardegna 11 aprile 2022, n. 6 (Sostegno e promozione della coltivazione e della filiera della canapa industriale) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la norma censurata disciplina la coltivazione e la filiera agroalimentare e farmacologica della canapa - la Regione intende assumere iniziative di mera promozione della coltivazione della cannabis e, relativamente all’eventuale erogazione di contributi, non autorizza in via immediata alcuna spesa, ma si limita a prospettare possibili azioni di sostegno. Decisione: illegittimità - inammissibilità - non fondatezza.
- Sentenza Corte Costituzionale 53/2023 - sanità
- Norme della legge della Regione Puglia 30 dicembre 2021, n. 51 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2022 e bilancio pluriennale 2022-2024 della Regione Puglia – legge di stabilità regionale 2022) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - La norma impugnata riguarda i requisiti per ricoprire le funzioni di responsabile sanitario nelle strutture monospecialistiche domiciliari, ambulatoriali, residenziali e semiresidenziali: la censura si appunta sulla differente terminologia utilizzata dalla disposizione regionale impugnata (“strutture” anziché “organizzazioni”) - autorizzazione attività RSA. Decisione: illegittimità - inammissibilità - non fondatezza - estinzione del processo.
- Sentenza Corte Costituzionale 32/2023 - sanità
- Norme della legge della Regione Puglia 2 maggio 2017, n. 9 (Nuova disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, all’accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private), nel testo anteriore alle modifiche introdotte dalla legge della Regione Puglia 30 novembre 2019, n. 52 (Assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019 e pluriennale 2019-2021) e dalla legge della Regione Puglia 7 luglio 2020, n. 18 (Misure di semplificazione amministrativa in materia sanitaria) - Questione sollevata dal Consiglio di Stato - accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie - la norma collega all’autorizzazione, alla realizzazione e all’esercizio effetti vincolanti ai fini dell’accreditamento - occorre distinguere gli aspetti che attengono all’autorizzazione, prevista per l’esercizio di tutte le attività sanitarie, da quelli che riguardano l’accreditamento delle strutture autorizzate - l'autorizzazione è legata al fabbisogno complessivo di prestazioni sanitarie nel territorio, garantendo la corretta distribuzione sullo stesso; per l’accreditamento rileva, invece, il fabbisogno di assistenza programmato per garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza - la questione riguarda un’autorizzazione già rilasciata che vincola, secondo la legge regionale, il successivo accreditamento. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 26/2023 - sanità
- Norme della legge della Regione Calabria 19 marzo 2004, n. 11 (Piano Regionale per la Salute 2004/2006) - Ricorso promosso dalla Corte di Cassazione - la disposizione è censurata poiché introduce un meccanismo di decadenza automatica dei direttori sanitario e amministrativo delle aziende sanitarie regionali in caso di cessazione per revoca, decadenza, dimissioni o qualsiasi altra causa, del direttore generale. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 20/2023 - sanità
- Norme della legge della Regione Molise 23 giugno 2022, n. 11 (Organizzazione della rete ospedaliera e di emergenza – Linee guida) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la legge regionale impugnata definisce l’assetto dell’organizzazione della rete ospedaliera e di emergenza, con individuazione delle competenze dei singoli presidi, anche in relazione ai rapporti con le strutture private accreditate - la Regione è vincolata al rispetto del piano di rientro concordato con lo Stato per il superamento del disavanzo sanitario e la legge oggetto di giudizio è intervenuta in ambiti oggetto di mandato commissariale. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 16/2023 - Covid-19
- Norme del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici) e del decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali) - Giudizio promosso dal TAR Lombardia - la norma è censurata poiché, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale, non limita la sospensione dall’esercizio della professione sanitaria alle sole prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2 - in caso di omessa vaccinazione è da considerarsi irragionevole l'estensione del divieto di svolgere la professione sanitaria a tutte le attività che richiedono l’iscrizione all’albo, anche nel caso in cui non comportino alcun rischio di diffusione del COVID-19, potendo essere svolte senza contatto fisico con il paziente e con modalità a distanza - la preclusione automatica ed assoluta dello svolgimento della professione sanitaria in forma autonoma è incoerente, non consentendo un’organizzazione alternativa e temporanea delle modalità di esercizio della professione, che non comporti rischi di contagio. Decisione: inammissibilità.
- Sentenza Corte Costituzionale 15/2023 - Covid-19
- Norme del del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici) - Giudizi promossi dal Tribunale ordinario di Brescia, dal Tribunale ordinario di Catania, dal Tribunale ordinario di Padova e dal TAR Lombardia - Le disposizioni censurate prevedono: - per gli esercenti le professioni sanitarie, gli operatori e il personale sanitario, per cui la vaccinazione può essere omessa o differita, la limitazione dell’adibizione a mansioni anche diverse senza decurtazione della retribuzione, non prevedendo che tale ipotesi si applichi anche nei confronti del personale rimasto privo di vaccinazione per una libera scelta individuale; - che, per il periodo di sospensione per inadempimento dell’obbligo vaccinale, non sono dovuti retribuzione o altro compenso o emolumento, escludendo, quindi, anche l’erogazione dell’assegno alimentare previsto in caso di sospensione cautelare o disciplinare nel periodo di sospensione dal diritto di svolgere l’attività lavorativa; - per i lavoratori impiegati in strutture residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie, l’obbligo vaccinale anziché l’obbligo di sottoporsi a test molecolare o antigenico per la rilevazione di SARS-CoV-2. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.