Regioni e enti locali

Sentenza Corte Costituzionale 136/2022 - vitalizi
Norme della legge della Regione Trentino-Alto Adige 11 luglio 2014, n. 5, recante «Modifiche alla legge regionale 26 febbraio 1995, n. 2 (Interventi in materia di indennità e previdenza ai Consiglieri della Regione autonoma Trentino-Alto Adige), come modificata dalle leggi regionali 28 ottobre 2004, n. 4, 30 giugno 2008, n. 4, 16 novembre 2009, n. 8, 14 dicembre 2011, n. 8 e 21 settembre 2012, n. 6, nonché alla legge regionale 23 novembre 1979, n. 5 (Determinazione delle indennità spettanti ai membri della Giunta regionale), e successive modificazioni, volte al contenimento della spesa pubblica», della legge della Regione Trentino-Alto Adige 21 settembre 2012, n. 6 (Trattamento economico e regime previdenziale dei membri del Consiglio della Regione autonoma Trentino-Alto Adige), della legge della Regione Trentino-Alto Adige 28 ottobre 2004, n. 4 (Modificazioni ed integrazioni alla legge regionale 26 febbraio 1995, n. 2 «Interventi in materia di indennità e previdenza ai Consiglieri della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige»), nella parte in cui introduce l’art. 4-bis della legge della Regione Trentino-Alto Adige 26 febbraio 1995, n. 2 (Interventi in materia di indennità e previdenza ai consiglieri della Regione autonoma Trentino-Alto Adige) - Giudizio promosso dal Tribunale ordinario di Trento - contributo di solidarietà erogato ai consiglieri regionali - riduzione dell'ammontare degli assegno di reversibilità e dei vitalizi di importo più alto - gli interessati non possono fare affidamento su un ammontare degli assegni, anche di quelli in corso di erogazione, non suscettibile di modifiche riduttive pro futuro. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 86/2022 - partecipazione pubblica a società
Norme della legge della Provincia autonoma di Trento 17 maggio 2021, n. 7 (Prime misure del 2021 connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e conseguente variazione al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2021-2023) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - La norma impugnata prevede la partecipazione della Provincia autonoma nella società di mutua assicurazione ITAS spa, inserendosi in un settore non strettamente necessario al perseguimento dei suoi fini istituzionali o allo svolgimento delle sue funzioni, poiché l’attività assicurativa non rientra neanche fra i beni o servizi strumentali all’ente partecipante. Decisione: illegittimità - inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 71/2022 - trattamento economico accessorio
Norme della legge della Regione Veneto 10 febbraio 2021, n. 3 (Modifiche alla legge regionale 24 agosto 1979, n. 63 “Norme per l’istituzione e il funzionamento dell’Istituto regionale per le ville venete I.R.V.V.”, ed ulteriori disposizioni) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - principio di coordinamento della finanza pubblica - aumento del trattamento economico accessorio per dipendenti di un ente pubblico, equiparandolo a quello del personale di ruolo della Regione. Decisioni: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 70/2022 - conferimento incarichi comunali
Norme della legge della Regione Siciliana 17 febbraio 2021, n. 5 (Norme in materia di enti locali) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni gestionali - potere di nomina dei cosiddetti “esperti del Sindaco” - la norma impugnata consente il rinnovo della nomina di tali esperti, prevedendo anche che l’oggetto e la finalità dell’incarico possono riferirsi ad attività di supporto agli uffici in materie di particolare complessità, per le quali l’ente abbia documentabili carenze delle specifiche professionalità (la norma originaria consentiva al Sindaco la nomina di esperti solo per l’espletamento di attività connesse con le materie di sua competenza). Decisione: illegittimità - inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 68/2022 - assetto territoriale regionale
Norme della legge della Regione autonoma Sardegna 12 aprile 2021, n. 7 (Riforma dell’assetto territoriale della Regione. Modifiche alla legge regionale n. 2 del 2016, alla legge regionale n. 9 del 2006 in materia di demanio marittimo e disposizioni urgenti in materia di svolgimento delle elezioni comunali) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - lo Statuto regionale prevede che, in caso di approvazione dal Consiglio regionale di una delibera legislativa di modifica delle circoscrizioni territoriali, la legge regionale potrebbe entrare in vigore solo laddove abbia ottenuto il favore della maggioranza dei votanti al referendum popolare - il procedimento delineato dalla norma censurata si discosta da quello disegnato dalla norma statutaria poiché prevede che le popolazioni interessate dalle modifiche territoriali siano coinvolte solo successivamente all’entrata in vigore della riforma dell’assetto territoriale complessivo - le norme censurate, inoltre, anziché consentire alle popolazioni interessate di esprimersi con un semplice assenso o dissenso rispetto al contenuto della modifica territoriale, le obbliga a manifestare una determinata volontà positiva diversa da quella contenuta nella legge regionale, quale l’assegnazione del territorio ad un’altra Città metropolitana o Provincia limitrofa. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 62/2022 - elezioni comunali
Norme del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) e d.P.R. 16 maggio 1960, n. 570 (Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni comunali) - Questione sollevata dal Consiglio di Stato - il giudizio ha ad oggetto la richiesta di annullamento della proclamazione degli eletti candidati nell’unica lista concorrente alle elezioni comunali, in quanto composta da sette candidati tutti di sesso maschile - la norma di cui si chiede la dichiarazione di illegittimità prevede che per i comuni con meno di 5.000 abitanti operi unicamente il vincolo di una generica rappresentanza di entrambi i sessi, con mancanza di una misura, anche minima, idonea ad assicurarne l’effettività. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 39/2022 - personale società a controllo pubblico
Norme della legge della Regione Siciliana 4 marzo 2021, n. 6 (Disposizioni per la crescita del sistema produttivo regionale. Disposizioni varie) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - rapporti di lavoro dei dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato presso le società in liquidazione a partecipazione pubblica - mobilità del personale delle società a prevalente partecipazione della Regione Siciliana. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 36/2022 - personale medico non specializzato
Norme della legge della Regione Veneto 28 dicembre 2018, n. 48 (Piano socio-sanitario regionale 2019-2023) - Ricorso promosso da TAR Veneto - la norma regionale impugnata autorizza la stipula di contratti di lavoro autonomo per far fronte alle carenze di personale medico specializzato nelle unità operative di pronto soccorso e nell’area internistica e per poter utilizzare medici privi del requisito di specializzazione. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 17/2022 - centrali operative 118
Norme della legge della Regione Puglia 30 dicembre 2020, n. 35 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021 e bilancio pluriennale 2021-2023 della Regione Puglia - legge di stabilità regionale 2021) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - criteri demografici per l'istituzione di ulteriori centrali operative del 118 - la norma regionale prevede che gli oneri finanziari per l'istituzione di un'ulteriore centrale operativa siano a carico del fondo sanitario regionale, pregiudicando le esigenze di equilibrio della finanza pubblica - necessaria quantificazione dei mezzi finanziari. Decisione: illegittimità - non fondatezza - estinzione del processo.
Sentenza Corte Costituzionale 6/2022 - introduzione figure professionali nel SSR
Norme della legge della Regione Calabria 19 novembre 2020, n. 24 (Norme per l’utilizzo dei farmaci nelle strutture pubbliche e private) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma regionale prevede la presenza obbligatoria del farmacista negli istituti di ricovero, di riabilitazione, nelle residenze sanitarie assistite, nelle residenze socio sanitarie assistite, presso i servizi per le tossicodipendenze, negli ospizi, nelle case protette e comunità terapeutiche, case di cura e in tutte le altre strutture pubbliche e private della Regione ove sono utilizzati farmaci, con inquadramento nell’organigramma - tale obbligo non assicurerebbe il rispetto della cornice economico-finanziaria programmata nel piano di rientro dal disavanzo finanziario del settore sanitario regionale, ponendosi, inoltre, contrasto con le disposizioni statali in materia di contenimento della spesa di personale degli enti del Servizio sanitario nazionale - si attribuisce al farmacista l’esercizio di attività ulteriori, diverse e più ampie rispetto a quelle previste dalla disciplina statale. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 5/2022 - organizzazione sanitaria in contesto emergenziale
Norme della legge della Regione Valle d’Aosta 13 luglio 2020, n. 8 (Assestamento al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste per l’anno 2020 e misure urgenti per contrastare gli effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID-19) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma regionale riconosce al personale sanitario e a quello dei servizi assistenziali che abbia prestato servizio durante l'emergenza sanitaria nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 alcune indennità, in conseguenza degli assetti e delle misure organizzative per fronteggiare gli effetti dell’emergenza da COVID-19 sui servizi socio-sanitari - violazione norme di coordinamento della finanza pubblica - la norma regionale impugnata prevede, inoltre, la possibilità di effettuare assunzioni a tempo determinato, in deroga ai limiti assunzionali, per far fronte alle necessità derivanti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, di unità di personale, anche di qualifica dirigenziale, cessate dal servizio nel corso del 2019 e del 2020 e non sostituite - ricorso al contratto a termine per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Decisione: inammissibilità - non fondatezza - estinzione del processo.
Sentenza Corte Costituzionale 257/2021 - infrastrutture pubbliche
Norme della legge della Regione Sardegna 13 luglio 2020, n. 21 (Norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - realizzazione di nuove strade extraurbane di dimensioni superiori alle due corsie sulla fascia costiera - violazione dell’elaborazione congiunta dei piani paesaggistici - verifica e adeguamento dei piani paesaggistici. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 251/2021 - istituzione parchi naturali regionali
Norme della legge della Regione Puglia 21 settembre 2020, n. 30 (Istituzione dei parchi naturali regionali «Costa Ripagnola» e «Mar Piccolo») - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - istituzione dei parchi naturali regionali "Costa Ripagnola" e "Mar Piccolo", che ricadono su territori assoggettati alla disciplina d’uso contenuta nel Piano Paesaggistico Triennale Regionale - violazione del principio della sovraordinazione dei piani paesaggistici rispetto a tutti gli altri strumenti di pianificazione territoriale, inclusi quelli relativi alle aree protette - la norma regionale impugnata ammette deroghe ai divieti di nuove costruzioni per la realizzazione di opere pubbliche, di pubblica utilità e di interesse pubblico, determinando un livello di tutela in realtà peggiorativo. Decisione: illegittimità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 246/2021 - bilancio regionale
Norme della legge della Regione Basilicata 9 dicembre 2020, n. 40 (Prima variazione al Bilancio di previsione pluriennale 2020-2022 della Regione Basilicata) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - ripianamento del disavanzo di amministrazione - tardiva approvazione del rendiconto d'esercizio - piano di rientro dal disavanzo - armonizzazione dei bilanci pubblici. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 240/2021 - elezioni città metropolitana
Norme della legge della Regione Siciliana 4 agosto 2015, n. 15 (Disposizioni in materia di liberi Consorzi comunali e Città metropolitane) - Ricorso promosso dalla Corte d’appello di Catania - il meccanismo di identificazione ratione officii tra il sindaco del Comune capoluogo e il sindaco della Città metropolitana diversifica in modo irragionevole i cittadini del Comune capoluogo della Città metropolitana, che con il loro voto eleggono sia l’organo rappresentativo del Comune che quello dell’ente intermedio e quelli di un Comune non capoluogo, cui invece è precluso contribuire a tale elezione, con la conseguente violazione del loro diritto di voto - disparità di trattamento dei cittadini dei Comuni non capoluogo della Città metropolitana rispetto ai cittadini dei Comuni non capoluogo di un ente provinciale, i quali comunque partecipano, indirettamente attraverso i sindaci e i consiglieri, all’elezione del presidente della Provincia - alla Corte è richiesto un intervento manipolativo di introduzione di una "novità di sistema": l’elezione diretta del sindaco metropolitano ad opera di tutti i cittadini residenti nel territorio della Città metropolitana. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 229/2021 - incentivi e intervento finanziario regionali
Norme della legge della Regione Abruzzo 6 aprile 2020, n. 9 (Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - introduzione di strumenti di intervento finanziario e di incentivi a imprese, nonché di iniziative a sostegno dell’economia regionale e degli enti locali, al fine di fronteggiare le difficoltà economiche connesse con l’emergenza pandemica, senza prevedere oneri a carico del bilancio e, quindi, senza provvedere ai mezzi per far fronte alle misure introdotte - rifinanziamento del Fondo per il microcredito FSE senza quantificare l’importo ad esso destinato, evocando una generica riprogrammazione delle risorse di cui al Fondo sociale europeo e introduzione successiva di uno specifico riferimento alla quantificazione contenuta in una precedente deliberazione della Giunta regionale. Decisione: cessazione materia del contendere; non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 221/2021 - affidamento appalti
Norme della legge della Regione Valle d’ Aosta 13 luglio 2020, n. 8 (Assestamento al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste per l’anno 2020 e misure urgenti per contrastare gli effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID-19) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la norma impugnata prevede che l’affidamento di contratti pubblici di importo pari o superiore a euro 40.000 e inferiore alle soglie previste dal Codice dei contratti avvenga nel rispetto del principio di rotazione e previa individuazione degli operatori economici da valutare negli elenchi di operatori economici o con indagine di mercato, con precedenza per quelli con sede nella Regione Valle d’Aosta - la norma configurerebbe un trattamento di favore per gli operatori radicati nel territorio regionale con un ostacolo alla concorrenza - la norma regionale avrebbe inteso monitorare e contenere, in relazione alla gestione dell’emergenza, la circolazione delle imprese tra diverse Regioni. Decisione: cessazione materia del contendere.
Sentenza Corte Costituzionale 219/2021 - Piano Casa
Norme della legge della Regione Calabria 2 luglio 2020, n. 10, recante «Modifiche e integrazioni al Piano Casa (legge regionale 11 agosto 2010, n. 21)» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la Regione Calabria ha da tempo avviato un itinerario di collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in vista della elaborazione congiunta del piano paesaggistico regionale - la Regione ha, però, in via autonoma adottato, in assenza di ogni riferimento al piano paesaggistico, una legge che viola la competenza legislativa esclusiva statale e il principio di leale collaborazione, vanificando il potere dello Stato nella tutela dell’ambiente - tale legge modifica unilateralmente la disciplina dell’esecuzione di interventi straordinari, in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali, inerente al cosiddetto Piano casa, innalzando i limiti di superficie lorda delle unità abitative entro cui sono consentiti interventi edilizi straordinari di ampliamento, di variazione di destinazione d’uso e di variazione del numero delle unità immobiliari, in deroga agli strumenti urbanistici. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 214/2021 - spese gruppi consigliari regionali
Norme della legge della Regione Abruzzo 10 agosto 2010, n. 40 (Testo unico delle norme sul trattamento economico spettante ai Consiglieri regionali e sulle spese generali di funzionamento dei gruppi consiliari), come sostituito dall’art. 32, comma 1, della legge della Regione Abruzzo 20 novembre 2013, n. 42 (Norme in materia di Polizia amministrativa locale e modifiche alla legge regionale n. 18/2001, alla legge regionale n. 40/2010 e alla legge regionale n. 68/2012) - Ricorso promosso dalla Corte dei Conti - nel corso dei giudizi di parificazione dei rendiconti generali della Regione Abruzzo, per più esercizi finanziari consecutivi, con riferimento al capitolo di spesa che trasferisce fondi destinati alle spese del personale dei gruppi consiliari è emerso il mancato conseguimento dell’obiettivo di finanza pubblica che fissa il limite per la spesa per il personale assunto a tempo determinato nel 50 per cento di quella sostenuta nel 2009 - la normativa abruzzese differenziava le tipologie di spesa per il personale, al fine di assicurare il corretto e regolare funzionamento delle strutture politiche, le cui attività avrebbero risentito della riduzione del personale loro assegnato - l’avvocatura regionale eccepisce la mancata impugnativa di norme analoghe a quelle della Regione Abruzzo, tra cui la legge della Regione Emilia-Romagna 26 luglio 2013, n. 11, recante «Testo unico sul funzionamento e l’organizzazione dell’assemblea legislativa: stato giuridico ed economico dei consiglieri regionali e dei gruppi assembleari e norme per la semplificazione burocratica e la riduzione dei costi dell’assemblea»).
Sentenza Corte Costituzionale 212/2021 - pubblico impiego
Norme della legge della Regione Toscana 24 luglio 2020, n. 69 (Inquadramento del personale giornalista assunto a tempo indeterminato. Modifiche alla l.r. 43/2006 e alla l.r. 9/2011) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - trattamento economico e giuridico del personale pubblico e tabelle di equiparazione - continuità di trattamento economico e giuridico del personale giornalista che transita nel comparto funzioni locali - non applicabilità ai giornalisti dipendenti pubblici del contratto collettivo nazionale dei giornalisti, in quanto non negoziato dall’ARAN - la norma regionale impugnata prevede che i risparmi derivati dal riassorbimento degli assegni ad personam erogati agli addetti agli uffici stampa istituzionali vadano ad incrementare il fondo per il trattamento accessorio in misura superiore al limite normativo statale. Decisione: illegittimità - non fondatezza.