Giurisprudenza della Corte Costituzionale

Sentenza Corte Costituzionale 44/2023 - condono edilizio
Norme della legge della Regione Veneto 21 settembre 2021, n. 27 (Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2021 in materia di governo del territorio, viabilità, lavori pubblici, appalti, trasporti e ambiente) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la norma impugnata prevede che l'incremento dell’oblazione prevista dalla legge sul condono edilizio, oltre allo scopo di reprimere gli abusi edilizi e promuovere interventi di riqualificazione, abbia quale finalità la realizzazione di interventi di valorizzazione e restauro paesaggistico e di riqualificazione urbana. Decisione: illegittimità inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 41/2023 - concorsi pubblici
Norme della legge della Provincia autonoma di Trento 27 dicembre 2021, n. 22 (Legge provinciale di stabilità 2022) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la legge provinciale impugnata proroga i termini di validità delle graduatorie per l’assunzione di personale provinciale a tempo indeterminato relative al comparto autonomie locali - la legge consente, inoltre, alla contrattazione collettiva provinciale di individuare altre funzioni nell’ambito dei contratti pubblici per il cui svolgimento possono essere riconosciuti incentivi per funzioni tecniche. Decisione: illegittimità inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 32/2023 - sanità
Norme della legge della Regione Puglia 2 maggio 2017, n. 9 (Nuova disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, all’accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private), nel testo anteriore alle modifiche introdotte dalla legge della Regione Puglia 30 novembre 2019, n. 52 (Assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019 e pluriennale 2019-2021) e dalla legge della Regione Puglia 7 luglio 2020, n. 18 (Misure di semplificazione amministrativa in materia sanitaria) - Questione sollevata dal Consiglio di Stato - accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie - la norma collega all’autorizzazione, alla realizzazione e all’esercizio effetti vincolanti ai fini dell’accreditamento - occorre distinguere gli aspetti che attengono all’autorizzazione, prevista per l’esercizio di tutte le attività sanitarie, da quelli che riguardano l’accreditamento delle strutture autorizzate - l'autorizzazione è legata al fabbisogno complessivo di prestazioni sanitarie nel territorio, garantendo la corretta distribuzione sullo stesso; per l’accreditamento rileva, invece, il fabbisogno di assistenza programmato per garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza - la questione riguarda un’autorizzazione già rilasciata che vincola, secondo la legge regionale, il successivo accreditamento. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 27/2023 - energia rinnovabile
Norme della legge della Regione Abruzzo 11 gennaio 2022, n. 1 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e ulteriori disposizioni urgenti) e della legge della Regione Abruzzo 11 marzo 2022, n. 5 (Disposizioni per l’attuazione del principio di leale collaborazione ed ulteriori disposizioni) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la norma censurata proroga la sospensione delle autorizzazioni degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, violando le esigenze di celerità, semplificazione, uniformità sull’intero territorio nazionale e di massima diffusione dell’energia da fonti rinnovabili. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 26/2023 - sanità
Norme della legge della Regione Calabria 19 marzo 2004, n. 11 (Piano Regionale per la Salute 2004/2006) - Ricorso promosso dalla Corte di Cassazione - la disposizione è censurata poiché introduce un meccanismo di decadenza automatica dei direttori sanitario e amministrativo delle aziende sanitarie regionali in caso di cessazione per revoca, decadenza, dimissioni o qualsiasi altra causa, del direttore generale. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 20/2023 - sanità
Norme della legge della Regione Molise 23 giugno 2022, n. 11 (Organizzazione della rete ospedaliera e di emergenza – Linee guida) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la legge regionale impugnata definisce l’assetto dell’organizzazione della rete ospedaliera e di emergenza, con individuazione delle competenze dei singoli presidi, anche in relazione ai rapporti con le strutture private accreditate - la Regione è vincolata al rispetto del piano di rientro concordato con lo Stato per il superamento del disavanzo sanitario e la legge oggetto di giudizio è intervenuta in ambiti oggetto di mandato commissariale. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 19/2023 - Piano Casa
Norme della legge della Regione Calabria 7 luglio 2021, n. 23 (Proroga del termine di cui al comma 12 dell’articolo 6 della l.r. 21/2010) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la disposizione impugnata rende sostanzialmente permanenti interventi edilizi previsti come straordinari, in deroga alla pianificazione e agli standard urbanistici e in contrasto con la scelta del legislatore statale di rimettere alla pianificazione congiunta la disciplina dei beni paesaggistici - prevede, infatti, una proroga (la settima in undici anni) suscettibile di consentire la realizzazione di una serie di trasformazioni edilizie, con impatto significativo sul paesaggio, in assenza di inquadramento nella pianificazione regionale e in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici e territoriali comunali, provinciali e regionali. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 17/2023 - Piano Casa
Norme della legge della Regione Puglia 30 novembre 2021, n. 38, recante «Modifiche alla legge regionale 30 luglio 2009, n. 14 (Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale) e alla legge regionale 15 novembre 2007, n. 33 (Recupero dei sottotetti, dei porticati, di locali seminterrati e interventi esistenti e di aree pubbliche non autorizzate)» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma impugnata prorogava per l'ottava volta il periodo temporale in cui realizzare interventi edilizi straordinari di ampliamento, demolizione e ricostruzione, anche in deroga agli strumenti urbanistici - prorogava, inoltre, per la decima volta il termine per la presentazione della SCIA o dell’istanza di rilascio del permesso di costruire per interventi edilizi straordinari. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 16/2023 - Covid-19
Norme del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici) e del decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali) - Giudizio promosso dal TAR Lombardia - la norma è censurata poiché, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale, non limita la sospensione dall’esercizio della professione sanitaria alle sole prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2 - in caso di omessa vaccinazione è da considerarsi irragionevole l'estensione del divieto di svolgere la professione sanitaria a tutte le attività che richiedono l’iscrizione all’albo, anche nel caso in cui non comportino alcun rischio di diffusione del COVID-19, potendo essere svolte senza contatto fisico con il paziente e con modalità a distanza - la preclusione automatica ed assoluta dello svolgimento della professione sanitaria in forma autonoma è incoerente, non consentendo un’organizzazione alternativa e temporanea delle modalità di esercizio della professione, che non comporti rischi di contagio. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 15/2023 - Covid-19
Norme del del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici) - Giudizi promossi dal Tribunale ordinario di Brescia, dal Tribunale ordinario di Catania, dal Tribunale ordinario di Padova e dal TAR Lombardia - Le disposizioni censurate prevedono: - per gli esercenti le professioni sanitarie, gli operatori e il personale sanitario, per cui la vaccinazione può essere omessa o differita, la limitazione dell’adibizione a mansioni anche diverse senza decurtazione della retribuzione, non prevedendo che tale ipotesi si applichi anche nei confronti del personale rimasto privo di vaccinazione per una libera scelta individuale; - che, per il periodo di sospensione per inadempimento dell’obbligo vaccinale, non sono dovuti retribuzione o altro compenso o emolumento, escludendo, quindi, anche l’erogazione dell’assegno alimentare previsto in caso di sospensione cautelare o disciplinare nel periodo di sospensione dal diritto di svolgere l’attività lavorativa; - per i lavoratori impiegati in strutture residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie, l’obbligo vaccinale anziché l’obbligo di sottoporsi a test molecolare o antigenico per la rilevazione di SARS-CoV-2. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 14/2023 - Covid-19
Norme del decreto-legge 1 aprile 2021, n. 44 (Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici) e dell’art. 1 della legge 22 dicembre 2017, n. 219 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento) - Giudizio promosso dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana - la norma censurata prevede l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 per il personale sanitario e, per effetto dell’inadempimento dello stesso, la sospensione dall’esercizio delle professioni sanitarie - tali disposizioni non escludono l’onere di sottoscrizione del consenso informato. Decisione: manifesta inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 12/2023 - IMU
Norme del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102 (Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici) - Giudizio promosso dalla Commissione tributaria regionale dell’Emilia-Romagna - La norma censurata interviene sulla disciplina dell’annotazione catastale del carattere di ruralità dei fabbricati, necessaria per il conseguimento dell’esenzione dall’imposta comunale sugli immobili - il dubbio di legittimità costituzionale ha ad oggetto l’interpretazione della norma secondo cui, ai fini dell’operatività dell’esenzione, la ruralità dei fabbricati deve risultare dalla prescritta annotazione catastale. Decisione: non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 11/2023 - tributi regionali
Norme della legge della Regione Emilia-Romagna 23 dicembre 2011, n. 23 (Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell’ambiente) - Questione sollevata dal Consiglio di Stato - La legge regionale impugnata nel determinare la tariffa regionale di accesso agli impianti di smaltimento di rifiuti urbani nella titolarità di soggetti privati comprende la dizione "e considerando anche gli introiti" - l'ampiezza e il carattere non tecnico del termine "introiti" impone di ritenervi ricompresi anche gli incentivi per l’energia prodotta da fonte rinnovabile, i quali, nella contabilità dell’impresa, configurano materialmente un incremento economico, ovvero una posta reddituale positiva. Decisione: non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 9/2023 - Sanità
Norme della legge della Regione Abruzzo 21 dicembre 2021, n. 27 (Esonero dalla compartecipazione della spesa sanitaria per gli operatori delle Forze armate, delle Forze di polizia, della Protezione civile, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della Polizia locale e modifiche alla l.r. 30/2002) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - La norme regionale oggetto di censura prevede che gli operatori delle Forze Armate, delle Forze di polizia, della Protezione civile, del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e della Polizia locale, nonché gli operatori delle associazioni e cooperative impegnati in attività di emergenza-urgenza, soccorso, ordine pubblico, sicurezza e protezione civile, che accedono in pronto soccorso, a seguito di infortunio durante il servizio o per ragioni di servizio, siano esonerati dal pagamento della compartecipazione alla spesa sanitaria in relazione alle prestazioni erogate, anche in caso di dimissione in codice bianco e che, indipendentemente dal codice di dimissione dal pronto soccorso, gli stessi operatori siano altresì esonerati dal pagamento del ticket in relazione ad eventuali successive prestazioni strettamente correlate all’infortunio, per un periodo massimo di due anni a decorrere dal giorno dell’evento traumatico - compatibilità dell'introduzione di tale disciplina con il piano di rientro del disavanzo finanziario e spese non obbligatorie.
Sentenza Corte Costituzionale 268/2022 - bilancio regionale
Norme della legge della Regione Molise 30 dicembre 2020, n. 17 (Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2019) e della legge della Regione Molise 4 maggio 2021, n. 3 (Bilancio di previsione pluriennale per il triennio 2021-2023) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - Approvazione rendiconto generale della Regione - disavanzo di amministrazione e piano di rientro dal disavanzo - variazione di bilancio - tardiva approvazione del rendiconto. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 267/2022 - durata graduatorie concorsuali
Norme della legge della Regione Valle d’Aosta 22 dicembre 2021, n. 35, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (Legge di stabilità regionale per il triennio 2022/2024). Modificazioni di leggi regionali» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma impugnata proroga la validità di graduatorie già precedentemente prorogate relative a concorsi per l'assunzione di centralinisti d'emergenza - la norma consente, poi, l’utilizzo, ai fini dell’assunzione nel Corpo valdostano dei vigili del fuoco, di dette graduatorie, con partecipazione a uno specifico corso. Decisione: non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 265/2022 - concessioni idroelettriche
Norme della legge della Regione Friuli-Venezia Giulia 6 agosto 2021, n. 13 (Assestamento del bilancio per gli anni 2021-2023 ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la normativa impugnata disciplina il rinnovo delle concessioni di piccole derivazioni d’acqua a uso idroelettrico. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 264/2022 - urbanistica
Norme della legge della Regione Umbria 22 febbraio 2005, n. 11 (Norme in materia di governo del territorio: pianificazione urbanistica comunale) - Ricorso promosso dal Consiglio di Stato - la disposizione censurata stabilisce che siano i Comuni, anziché l’ufficio tecnico regionale competente, a rendere il parere sugli strumenti urbanistici generali e attuativi dei Comuni siti in zone sismiche. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 259/2022 - bandi di gara
Norme della legge della Regione Basilicata 26 luglio 2021, n. 29, recante «Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche in Basilicata e determinazione del canone in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 (Attuazione della Direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica) e ss.mm.ii. - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la norma impugnata violerebbe la riserva di legge regionale in quanto, dopo avere previsto la necessità del requisito professionale minimo imposto dallo Stato, affida a disposizioni regolamentari l’individuazione del suo possibile innalzamento in ragione di complessità e dimensione degli impianti oggetto di assegnazione - la norma regionale, inoltre, affida all’amministrazione regionale la determinazione di ulteriori requisiti di capacità tecnica, organizzativa e finanziaria con regolamento: la predeterminazione dei requisiti di ammissione degli operatori economici alle gare per l’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche non avverrebbe a livello legislativo, come richiesto dalla norma statale, ma sarebbe demandata alla discrezionalità amministrativa - la norma regionale demanda a un regolamento della Giunta la definizione dei criteri di valutazione delle proposte progettuali e dei criteri di aggiudicazione, che le disposizioni statali alla legge regionale affidano: limitandosi a elencare taluni criteri minimi atti a orientare l’organo esecutivo, a questo rimetterebbe la definizione del loro esatto contenuto. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 255/2022 - pubblico impiego
Norme della legge della Regione Sardegna 22 novembre 2021, n. 17 (Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la disposizione impugnata prevede requisiti di accesso alla dirigenza non conformi al quadro regolativo nazionale, perché sostituisce il requisito della laurea con quello della mera anzianità di servizio - la disposizione stabilisce, inoltre, che il personale con contratto a tempo indeterminato che abbia prestato servizio presso il sistema Regione in posizione di comando o in assegnazione temporanea possa transitare nell’amministrazione regionale mediante cessione di contratto, previo nulla osta dell’amministrazione di provenienza - prevede inoltre che al personale trasferito in mobilità, nel caso di attribuzione del livello economico di valore pari o immediatamente inferiore a quello posseduto nell’ente di provenienza, sia riconosciuto un assegno personale riassorbibile atto a garantire l’importo del trattamento economico fisso e continuativo annuo in godimento - prevede, poi, la possibilità di prorogare gli incarichi dirigenziali a tempo determinato attribuiti con procedure ad evidenza pubblica nel sistema Regione - dispone, altresì, per il personale della direzione generale della protezione civile, la costituzione di una autonoma e separata area di contrattazione all’interno del comparto e stabilisce una disciplina specifica per le figure professionali di altre direzioni generali dell’amministrazione regionale o del sistema Regione che concorrono allo svolgimento delle attività previste nel piano regionale per la protezione civile - scorrimento delle graduatorie - demolizione e rimessione in pristino. Decisione: illegittimità - inammissibilità.