Ambiente
- Sentenza della Corte Costituzionale n.136/2025 - Ambiente - Energia - Materie prime critiche di interesse strategico
- Articoli 1, comma 2; 2, commi 1 e 2; 3, commi 1, 2, 3 e 8; 4, commi 1, 2, 3 e 6; 5, commi 1 e 2; 6, comma 2; 7, comma 2; 10, comma 6, e 15, comma 1, lettera b), del decreto-legge 25 giugno 2024, n. 84 (Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico), convertito, con modificazioni, nella legge 8 agosto 2024, n. 115. Ricorso promosso dalla Regione autonoma della Sardegna. Approvvigionamento delle materie prime critiche di interesse strategico e necessità di garantire sul territorio nazionale il raggiungimento degli obiettivi di cui al Regolamento (UE) 2024/1252 - Previsioni che stabiliscono criteri uniformi per assicurare la tempestiva ed efficace realizzazione dei progetti strategici - Presentazione presso la Commissione europea di una domanda di riconoscimento del carattere strategico di un progetto di estrazione, trasformazione o riciclaggio delle materie prime strategiche, da attuare sul territorio nazionale - Pronunciamento da parte del Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE) integrato dal Ministro della difesa, dall'Autorità delegata di cui all'art. 3 della legge n. 124 del 2007, ove istituita, e dal Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, sulla sussistenza di eventuali motivi ostativi entro sessanta giorni dalla trasmissione del progetto da parte della Commissione europea - Adozione, nel caso di progetti sulla terraferma, della determinazione del CITE sentita la Regione interessata - Misure di coordinamento - Approvazione da parte del CITE, sentite le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano interessate, del Programma nazionale di esplorazione delle materie prime critiche, con il compito di pronunciarsi sulla richiesta di valutazione, presentata dalla Commissione europea ai sensi del Regolamento (UE) 2024/1252, dello status di progetto strategico relativo alla estrazione, trasformazione o riciclo delle materie prime critiche strategiche da attuarsi sul territorio nazionale - Invasione delle competenze statutarie in materia mineraria, di industria e commercio - Violazione della normativa di attuazione della riforma costituzionale operata dalla legge costituzionale n. 3 del 2001 - Sostituzione dello Stato all’amministrazione regionale nell’adozione di provvedimenti necessari, senza considerazione del parere rilasciato dalla Regione autonoma su materie di esclusiva competenza - Eccedenza del potere sostitutivo dello Stato alle Regioni nell’adempimento degli obblighi europei - Violazione della clausola di maggior favore - Violazione degli obblighi derivanti dall’ordinamento comunitario, come declinati dal Regolamento (UE) 2024/1252. Istituzione, per il rilascio di ogni titolo abilitativo alla realizzazione di progetti strategici di estrazione, di un punto unico di contatto presso la direzione generale competente del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica - Rilascio dei titoli abilitativi alla realizzazione di progetti di estrazione mineraria nei fondali marini - Istituzione di un punto unico di contatto presso la direzione generale competente del predetto Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, per il rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione di progetti strategici di riciclaggio aventi a oggetto il riciclaggio, ai sensi dell'art. 2, nn. 8) e 10), del medesimo Regolamento, delle materie prime critiche strategiche - Applicazione delle disposizioni di cui all’art. 4 del decreto-legge n. 84 del 2024, c. da 1 a 3, anche quando nel medesimo progetto strategico è compresa, oltre all'attività di estrazione o riciclaggio, anche quella della trasformazione - Individuazione dell'Unità di missione attrazione e sblocco investimenti di cui all'art. 30 del decreto-legge n. 50 del 2022, come convertito, quale punto unico di contatto per i progetti strategici di trasformazione delle materie prime critiche strategiche - Competenza al rilascio dell’autorizzazione unica per i progetti strategici di trasformazione delle materie prime critiche strategiche della direzione generale del Ministero delle imprese e del made in Italy - Comitato tecnico per le materie prime critiche e strategiche - Predisposizione e sottoposizione da parte di tale Comitato, ogni tre anni, all'approvazione del CITE di un Piano nazionale delle materie prime critiche - Misure per accelerare e semplificare la ricerca di materie prime critiche - Permesso di ricerca - Approvazione da parte del CITE del Programma entro il 24 marzo 2025 - Approvazione da parte del CITE, sentite le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano interessate, del Programma nazionale di esplorazione delle materie prime critiche e attribuzione allo stesso Comitato del compito di pronunciarsi sulla richiesta di valutazione, presentata dalla Commissione europea ai sensi del Regolamento (UE) 2024/1252, dello status di progetto strategico - Denunciate disposizioni che confliggono con l’assetto costituzionale delle competenze legislative esclusive e amministrative, delineate dallo Statuto, dalla Costituzione, dalle relative norme di attuazione e dal diritto comunitario, come declinato dal Regolamento (UE) 2024/1252 - Disciplina che esautora l’autonomia regionale del suo potere esecutivo in relazione all’esercizio dei diritti demaniali e patrimoniali sulle miniere - Disposizioni che, nel creare una nuova autorità che duplica uffici amministrativi già esistenti e operanti a livello regionale, non perseguono la finalità di semplificare l’attività amministrativa e non perseguono l’obiettivo di migliorare il funzionamento del mercato. Decisione: non fondatezza – inammissibilità [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza della Corte costituzionale n. 134/2025 - Energia - Impianti alimentati da fonti rinnovabili
- Articolo 14, commi 1 e 2, della legge della Regione Calabria 26 novembre 2024, n. 36 (Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n. 24/2008, n. 8/2010, n. 47/2011, n. 24/2013, n. 9/2018, n. 32/2021, n. 10/2022, n. 9/2023, n. 62/2023, n. 6/2024, e disposizioni normative). Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri. Interventi in materia di salvaguardia ambientale - Previsione che è vietata la realizzazione nei parchi nazionali e regionali di impianti di produzione energetica alimentati da biomasse, con sede ricadente nel territorio calabrese, con potenza eccedente i 10 MWatt termici - Previsione che, entro sei mesi dall'entrata in vigore della l. reg.le n. 36 del 2024, i medesimi impianti sono tenuti a ridurre la potenza, uniformandola a tale disposizione, a pena di decadenza della relativa autorizzazione - Denunciata introduzione, a priori, di un divieto generalizzato alla realizzazione e all’installazione di una specifica tipologia di impianti derivanti da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) in una determinata area - Contrasto con la normativa nazionale di riferimento concernente l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili e l’individuazione delle aree, idonee e non, per la relativa installazione - Conflitto con la sentenza n. 121 del 2022 della Corte costituzionale la quale ha chiarito che i limiti a impianti (FER) non possono essere imposti aprioristicamente, ma devono esser frutto di valutazioni caso per caso nell’ambito dei procedimenti autorizzativi - Contrasto con le Linee guida di cui al d.m. 10 settembre 2010, cui rinvia anche il d.m. 21 giugno 2024, che richiedono un’istruttoria specifica e complessa al fine di individuare le aree non idonee - Lesione delle previsioni legislative statali di principio ascrivibili alla materia della produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia - Previsione che confligge con le direttive comunitarie, recepite dalla normativa statale interposta, che promuovono la massima diffusione delle fonti di energia rinnovabili - Violazione dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario - Introduzione delle limitazioni alla potenza degli impianti alimentati da biomassa che non tiene conto del giusto equilibrio tra l’interesse alla tutela ambientale e quello alla massima diffusione delle energie rinnovabili - Previsione che, con l’asserito fine di garantire una maggiore tutela ambientale, confligge con il corretto riparto di competenze nella materia della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali, ledendo la potestà esclusiva dello Stato - Norma regionale che contrasta con la normativa statale inerente alle aree naturali e protette la quale stabilisce che l’esercizio delle attività consentite all’interno del parco nazionale sia disciplinato con regolamento adottato dall’ente parco, imponendo una riserva di amministrazione - Conflitto con la medesima normativa interposta che nell’elencare le attività espressamente vietate, non contempla tra queste l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile che, quindi, non possono essere nemmeno sottoposti a limiti di potenza - Disciplina regionale che richiedendo entro sei mesi dalla entrata in vigore della legge regionale n. 36 del 2024, di ridurre la potenza agli impianti di potenza eccedente i 10 MWatt termici, costituisce un’ipotesi di retroattività impropria, che frustra situazioni sostanziali fondate sulle leggi precedenti e l’affidamento dei cittadini nella sicurezza giuridica. Decisione: illegittimità costituzionale - illegittimità costituzionale parziale – inammissibilità [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza della Corte costituzionale n. 126/2025 - Ambiente – VIA (Valutazione di impatto ambientale)
- Articolo 14, comma 2, della legge della Regione siciliana 2 aprile 2024, n. 6 (Riordino normativo dei materiali da cave e materiali lapidei. Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri. Novella in materia di rinnovo delle autorizzazioni alla coltivazione dei giacimenti di cava – Istanze di variante ai progetti autorizzati – Qualifica di modifiche o estensioni come non sostanziali – Effetti – Mancata richiesta di VIA – Ricorso del Governo – Lamentata violazione della competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali e a tutela del paesaggio Decisione: Inammissibilità delle questioni. [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza della Corte costituzionale n. 28/2025 - Energia – Impianti alimentati da fonti rinnovabili
- Articolo 3 della Legge della Regione Sardegna 3 luglio 2024, n. 5 "Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali". Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri. Misure di salvaguardia del paesaggio – Divieto di realizzare nuovi impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle more dell’approvazione della legge regionale di individuazione delle aree idonee e, comunque, per un periodo non superiore a diciotto mesi dall’entrata in vigore della legge regionale impugnata – Indicazione di una serie di aree escluse – Divieto anche per gli impianti già autorizzati – Violazione dei limiti statutari, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario – Decisione: Illegittimità costituzionale. [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza della Corte costituzionale n. 151/2024 – ambiente
- Norme della legge della Regione Sardegna 23 ottobre 2023, n. 9 (Disposizioni di carattere istituzionale, ordinamentale e finanziario su varie materie). Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri. Modifiche alla legge regionale n. 9 del 2006 in materia di bonifiche ambientali di competenza degli enti locali - Prevista attribuzione ai comuni delle funzioni e dei compiti amministrativi in materia di bonifiche ambientali indicati negli artt. 242 e 249 del d.lgs. n. 152 del 2006 per i siti ricadenti interamente nel territorio di competenza, e alle province e alle città metropolitane delle medesime funzioni e compiti amministrativi per i siti ricadenti tra più comuni della stessa provincia o città metropolitana oltre alle funzioni e ai compiti amministrativi attribuiti alla Regione dall’art. 250 del d.lgs. n. 152 del 2006. Edilizia e urbanistica - Interventi edilizi - Modifica dell'art. 39 della legge regionale n. 8 del 2015 in materia di demolizione e ricostruzione - Previsione che la ricostruzione dell'intera volumetria è assentibile unicamente ove il nuovo fabbricato determini un minore impatto paesaggistico, anche senza il mantenimento di sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell'edificio preesistente. Decisione: illegittimità costituzionale - illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza della Corte costituzionale n. 125/2024 – abusivismo edilizio
- Art. 135, comma 7, della legge della Provincia autonoma di Trento 4 marzo 2008, n. 1 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio). Ricorso promosso dal Tribunale regionale di giustizia amministrativa del Trentino-Alto Adige. Concessione in sanatoria – Possibile rilascio anche in assenza della conformità alle norme urbanistiche vigenti al momento di realizzazione dell’intervento edilizio, purché conforme a quelle vigenti al momento della domanda – Violazione dei limiti statutari in materia di urbanistica, nonché dei principi dell’ordinamento giuridico della Repubblica –Decisione: Illegittimità costituzionale. [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza della Corte costituzionale n. 124/2024 - attività venatoria – vigilanza ambientale
- Norme della legge della Regione Sardegna 23 ottobre 2023, n. 9 (Disposizioni di carattere istituzionale, ordinamentale e finanziario su varie materie). Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri. Modifiche al calendario venatorio riguardante la tortora selvatica (streptopelia turtur) – Violazione della competenza esclusiva statale in materia ambientale – Decisone: Illegittimità costituzionale. Ambiente - Svolgimento da parte di nuclei del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di attività di investigazione sulle cause di incendio nei boschi e nelle campagne - Lamentata violazione della competenza esclusiva statale in tema di sicurezza pubblica e di ordinamento processuale penale e inosservanza dei limiti statutari – Decisione: Non fondatezza della questione. Ambiente – Svolgimento, da parte del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, nell’ambito del territorio della Regione, delle funzioni e dei compiti già espletati in campo nazionale dal soppresso Corpo forestale dello Stato – Violazione della competenza esclusiva statale in tema di organizzazione dell’amministrazione dello Stato e in materia di politica estera e rapporti internazionali con lo Stato e di rapporti con l’Unione europea e in materia di tutela dell’ambiente, nonché inosservanza dei limiti statutari – Decisone: Illegittimità costituzionale parziale. Ambiente – Previsione che determinati nuclei del Corpo forestale e di vigilanza ambientale svolgano, nell’ambito del territorio regionale, attività di polizia giudiziaria ai sensi della vigente normativa nazionale – Lamentata violazione della competenza esclusiva statale in tema di sicurezza pubblica e di ordinamento processuale penale e inosservanza dei limiti statutari – Decisione: Non fondatezza della questione. [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza della Corte costituzionale n. 119/2024 - Edilizia e urbanistica
- Norme della legge della Regione Piemonte 31 maggio 2022, n. 7 (Norme di semplificazione in materia urbanistica ed edilizia). Ricorsi promossi dal Presidente del Consiglio dei ministri. Realizzazione degli interventi previsti dal secondo piano casa - Estensione, tramite rinvio all'art. 2, comma 1, lettera d-bis), della legge reg. Piemonte n. 16 del 2018, nel testo antecedente alle modifiche apportate dall'art. 1, comma 2, della legge reg. Piemonte n. 20 del 2023, ad immobili oggetto di condono - Violazione dei principi fondamentali in materia di governo del territorio. Decisone: Illegittimità costituzionale in parte qua. Realizzazione degli interventi previsti dal secondo piano casa - Permesso di costruire - Rilascio con deliberazione comunale - Lamentata violazione della tutela del paesaggio, della competenza esclusiva statale in materia di tutela dell'ambiente, del principio di leale collaborazione nonché irragionevolezza e contrasto col principio del buon andamento della PA. Decisione: Non fondatezza delle questioni. Edilizia e urbanistica – Interventi edilizi – Ristrutturazione edilizia di edifici con destinazioni totalmente/in parte residenziale o turistico-ricettiva o direzionale, produttiva, industriale, logistica o artigianale ovvero commerciale, previste dal PRG – Previsione dell’ampliamento massimo – Lamentata violazione della tutela del paesaggio, della competenza legislativa esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente, del principio di leale collaborazione nonché irragionevolezza e contrasto col principio del buon andamento della PA. Decisone: Non fondatezza delle questioni. Edilizia e urbanistica – Interventi in deroga agli strumenti urbanistici – Ristrutturazione edilizia di edifici con destinazioni totalmente/in parte residenziale o turistico-ricettiva o direzionale, produttiva, industriale, logistica o artigianale ovvero commerciale, previste dal PRG – Derogabilità degli strumenti urbanistici, con possibilità di superare i parametri edilizi e urbanistici e la densità fondiaria stabilita dal d.m. n. 1444 del 1968 – Violazione dei principi fondamentali in materia di governo del territorio – Decisione: Illegittimità costituzionale. Edilizia e urbanistica - Interventi edilizi - Recupero abitativo dei sottotetti - Recupero su edifici realizzati dopo l'entrata in vigore della legge regionale, decorsi tre anni dalla realizzazione o ad avvenuto perfezionamento delle pratiche di legittimazione - Irragionevolezza – Decisone: Illegittimità costituzionale parziale. Edilizia e urbanistica – Interventi edilizi – Recupero abitativo dei sottotetti – Recupero su edifici esistenti, indipendentemente dagli indici o dai parametri urbanistici ed edilizi previsti dai PRG e dagli strumenti attuativi vigenti – Violazione dei principi fondamentali in materia di governo del territorio – Decisione: Illegittimità costituzionale. Edilizia e urbanistica - Interventi edilizi - Recupero abitativo dei sottotetti - Possibili deroghe alle misure minime - Lamentata violazione dei principi fondamentali in materia di tutela della salute e irragionevolezza – Decisione: Non fondatezza delle questioni. Edilizia e urbanistica – Interventi edilizi – Demolizione e ricostruzione, con recupero della capacità edificatoria – Procedura di previa variante urbanistica semplificata – Lamentata violazione della tutela del paesaggio, anche quale valore primario e assoluto, della competenza a esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente, del principio di leale collaborazione nonché irragionevolezza e contrasto col principio del buon andamento della PA – Decisione: Non fondatezza delle questioni. Edilizia e urbanistica – Interventi edilizi – Individuazione delle variazioni essenziali al progetto approvato in modo difforme rispetto al t.u. edilizia – Violazione dei principi fondamentali in materia di governo del territorio – Decisione: Illegittimità costituzionale. Edilizia e urbanistica – Interventi edilizi – Individuazione delle variazioni essenziali al progetto approvato – Omesso richiamo all’art. 32, comma 1, lett. d), t.u. edilizia che vi include il «mutamento delle caratteristiche dell’intervento edilizio assentito» – Lamentata violazione dei principi fondamentali dettati dallo Stato nella materia del governo del territorio – Decisone: Non fondatezza delle questioni. Edilizia e urbanistica - Interventi in deroga agli strumenti urbanistici - Realizzazione di spazi di uso collettivo, sfruttamento di seminterrati per cicli e recupero a scopo abitativo dei piani pilotis - Lamentata violazione della competenza esclusiva statale in materia di tutela dell'ambiente nonché del principio di leale collaborazione – Decisione: Non fondatezza delle questioni. Edilizia e urbanistica – Interventi in deroga agli strumenti urbanistici – Realizzazione di spazi di uso collettivo, sfruttamento di seminterrati per cicli e recupero a scopo abitativo dei piani pilotis – Derogabilità degli strumenti urbanistici, con possibilità di superare gli standard di densità edilizia – Violazione dei principi fondamentali in materia di governo del territorio –Decisione: Illegittimità costituzionale. Edilizia e urbanistica – Interventi in deroga agli strumenti urbanistici – Realizzazione, in edifici privati esistenti o di nuova costruzione, di vasche per la riabilitazione con idroterapia di persone con disabilità – Lamentata violazione della competenza esclusiva statale nella materia della tutela dell’ambiente nonché del principio di leale collaborazione – Decisione: Non fondatezza delle questioni. Edilizia e urbanistica – Definizione di stato legittimo dell’immobile, difforme rispetto al t.u. edilizia – Delocalizzazione di fabbricati localizzati in aree a rischio idraulico o geologico – Delocalizzazione di fabbricati localizzati in aree a rischio idraulico o geologico – Disposizioni in materia di interventi di ristrutturazione e di ricostruzione – Condizioni per il recupero di vani e locali interrati e seminterrati – Ristrutturazione edilizia, ai sensi della legge regionale sulla tutela e uso del suolo – Accordi di programma per la realizzazione di progetti aventi rilievo regionale, provinciale e metropolitano – Accordi di programma per la realizzazione di progetti, anche di edilizia privata – Regime del divieto di sanatoria – Tolleranze esecutive – Lamentata violazione della competenza esclusiva dello Stato nella materia della determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere assicurati in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, nonché dei principi fondamentali dettati dallo Stato nella materia del governo del territorio – Decisone: Estinzione del processo. [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza della Corte costituzionale n. 109/2024 - Demanio e concessioni demaniali - Ambiente e Aree protette
- Norme della Legge della Regione Sicilia 22 febbraio 2023, n. 2 (Legge di stabilità regionale 2023-2025). Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - Proroga, al 30 aprile 2023, del termine per la presentazione delle istanze di proroga delle concessioni attualmente già in essere e di quello per la conferma, in forma telematica, dell'interesse alla utilizzazione del demanio marittimo - Violazione dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario. Decisione: Illegittimità costituzionale - Ambiente – Aree protette, parchi e riserve naturali – Possibilità di realizzare opere finalizzate alla ricerca scientifica, anche in deroga alle disposizioni di vincolo previste dallo statuto del parco – Ricorso del Governo – Lamentata violazione della certezza del diritto, irragionevolezza ed eccedenza rispetto alla competenza esclusiva in materia di tutela del paesaggio e di conservazione delle antichità e delle opere artistiche – Cessazione della materia del contendere. Decisione: cessata materia del contendere [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza della Corte costituzionale n. 103/2024 - Usi civici - Energia
- Norme della legge della Regione Sardegna 23 ottobre 2023, n. 9 (Disposizioni di carattere istituzionale, ordinamentale e finanziario su varie materie). Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - Modifiche alla l. reg.le n. 12 del 1994 - Mutamento di destinazione in caso di installazione di impianti di energie rinnovabili - Istituzione, con deliberazione della Giunta regionale, di un tavolo tecnico interassessoriale, a supporto degli uffici regionali, per la riforma organica dell'intera materia degli usi civici in Sardegna, con particolare riguardo alla l. reg.le n. 12 del 1994 - Acque pubbliche - Modifiche alla l. reg.le n. 12 del 2007 in materia di bacini di accumulo di competenza regionale - Previsione della proroga dal 30 giugno 2018 al 30 settembre 2024 del termine per ottenere, da parte del proprietario o del gestore, l'autorizzazione alla prosecuzione dell'esercizio degli sbarramenti esistenti - Deroga alla normativa statale in materia di regolarizzazione delle opere, anche sotto il profilo paesistico, con invasione della competenza legislativa esclusiva dello Stato nella materia tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali. Decisione: inammissibilità – non fondatezza [Fonte: Corte cost.]
- Ordinanza della Corte costituzionale 92/2024 - Energia
- Articoli della legge della Regione Puglia 7 novembre 2022, n. 28 (Norme in materia di incentivazione alla transizione energetica). Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri. Incentivazione alla transizione energetica – Obbligatorietà delle misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale, nonché di ulteriori misure di riequilibrio e composizione per impianti e infrastrutture a gas – Attribuzione alla Giunta regionale del potere di modificare le modalità di erogazione e attribuzione delle misure – Ricorso del Governo – Lamentata violazione della competenza esclusiva della tutela della concorrenza e della competenza concorrente della produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia – Successiva rinuncia accettata dalla controparte costituita in giudizio Decisione: Estinzione del processo [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza della Corte Costituzionale n. 82/2024 – autorizzazione paesaggistica
- Art. 4 della legge della Regione Puglia 4 luglio 2023, n. 19, recante «XI legislatura - 16° provvedimento di riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettere a) ed e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 e disposizioni diverse». Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - Parcheggio a uso pubblico e temporaneo – Durata non superiore a centoventi giorni – Esclusione dalle procedure di autorizzazione paesaggistica e di valutazione di assoggettabilità, per un periodo limitato all’anno solare e a condizione del ripristino dello stato dei luoghi entro trenta giorni – Violazione della competenza esclusiva statale nella materia tutela dell’ambiente e dell’ecosistema Decisione: Illegittimità [Fonte: Corte cost.]
- Sentenza Corte Costituzionale 19/2024 - tutela ambiente
- Norme della legge della Regione Lombardia 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio) - Ricorso promosso da TAR Lombardia - il Comune di Mantova ha irrogato un provvedimento sanzionatorio pecuniario dopo avere accertato la compatibilità paesaggistica di opere realizzate senza autorizzazione in un complesso industriale sito in un’area parzialmente assoggettata a vincolo paesaggistico. La norma regionale impugnata prevede che, in assenza di un danno ambientale, la sanzione vada comunque quantificata nella misura minima dell’ottanta per cento del costo teorico di realizzazione delle opere abusive, previa perizia di stima. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 16/2024 - tutela ambiente e governo territorio
- Norme della legge della Regione Puglia 18 aprile 2023, n. 6 (Misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - le norme impugnate riguardano il ripopolamento del riccio di mare nei mari regionali pugliesi, garantendo un periodo di riposo della specie, preservando la risorsa ittica e scongiurando il rischio di estinzione dovuto ai massicci prelievi e disponendo il divieto di prelievo, raccolta, detenzione, trasporto, sbarco e commercializzazione di esemplari di riccio di mare e dei relativi prodotti derivati freschi, per un periodo di tre anni, consentendo, invece, la commercializzazione degli esemplari provenienti da mari territorialmente non appartenenti alla Regione Puglia. Tra i motivi di ricorso, vi è il presupposto su cui poggiano tali norme, costituito dall'astratta configurabilità di un “mare territoriale regionale”, ipoteticamente appartenente o riferibile alla Regione Puglia, quale ambito entro il quale la stessa Regione sarebbe abilitata ad esercitare la propria potestà normativa. Decisione: illegittimità - non fondatezza.
- Sentenza Corte Costituzionale 160/2023 - sussidiarietà
- Norme della legge della Regione Lombardia 27 dicembre 2006, n. 30, recante «Disposizioni legislative per l’attuazione del documento di programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’articolo 9-ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) - collegato 2007» - Ricorso promosso da TAR Lombardia - la norma censurata attribuisce alle amministrazioni comunali funzioni amministrative in materia di bonifica dei siti inquinati. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 148/2023 - caccia
- Norme della legge della Regione Veneto 28 gennaio 2022, n. 2, recante «Piano faunistico-venatorio regionale (2022-2027) e modifiche alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”» - Ricorso promosso da TAR Veneto - la norma censurata approva il piano faunistico venatorio, modificando i confini della zona faunistica delle Alpi con applicazione di un criterio di tipo altimetrico per l'individuazione dei territori - piano faunistico venatorio approvato con legge anziché con atto amministrativo. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 115/2023 - aree protette
- Norme della legge della Regione Liguria 15 luglio 2022, n. 7, recante «Modifiche alla legge regionale 29 dicembre 2021, n. 22 (Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2022 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2022-2024)) e altre disposizioni di adeguamento» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la disposizione impugnata definisce una nuova perimetrazione dei parchi naturali regionali delle Alpi Liguri, dell’Antola, dell’Aveto e del Beigua, con conseguente esclusione di alcune zone dalle aree protette - le impugnate modifiche delle superfici dei quattro parchi naturali regionali hanno comportato: un aumento della superficie del Parco delle Alpi Liguri di 58,55 ettari; una riduzione della superficie del Parco dell’Antola di 15,47 ettari; una riduzione della superficie del Parco dell’Aveto di 21,76 ettari; un aumento della superficie del Parco del Beigua di 79,28 ettari - coinvolgimento degli enti locali interessati e delle comunità locali - copianificazione del piano paesaggistico regionale. Decisione: non fondatezza.
- Sentenza Corte Costituzionale 102/2023 - concorrenza
- Norme della legge della Regione Abruzzo 9 giugno 2022, n. 9, recante «Disciplina modalità di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche d’acqua a uso idroelettrico in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 (Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica)» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - concessione di grandi derivazioni idroelettriche - la disposizione impugnata esclude dall'applicazione della legge che la contiene le grandi concessioni di derivazione idroelettrica volte a soddisfare per almeno l’80 per cento il consumo energetico annuo del soggetto autoproduttore. Decisione: illegittimità.
- Sentenza Corte Costituzionale 90/2023 - edilizia e urbanistica
- Norme della legge della Regione Siciliana 6 agosto 2021, n. 23 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 10 agosto 2016, n. 16. Disposizioni varie in materia di edilizia ed urbanistica) e della legge della Regione Siciliana 18 marzo 2022, n. 2 (Disposizioni in materia di edilizia) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - permesso di costruire - deroghe normative per emergenza pandemica - la norma impugnata consente l’esecuzione senza titolo abilitativo di interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche, ricomprendendovi anche la realizzazione di ascensori esterni, nonché la realizzazione di strade poderali, il risanamento e la sistemazione dei suoli agricoli anche se occorrono strutture murarie, la realizzazione di cisterne e di opere interrate per lo smaltimento reflui, considera attività edilizia libera l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e la realizzazione di piscine pertinenziali prefabbricate fuori terra - disciplina la manutenzione ordinaria di strade interpoderali, l'attività di recupero a fini abitativi anche di locali di immobili abusivi oggetto di sanatoria, l'apertura e chiusura di finestre, lucernari e terrazzi, la sanatoria paesaggistica e il condono edilizio - piano casa -CILA - la norma prevedeva un termine di applicazione biennale, quando il termine finale dell’emergenza era fissato, alla data del deposito del ricorso, al 31 dicembre 2021.
- Sentenza Corte Costituzionale 50/2023 - gestione rifiuti inquinanti
- Norme della legge della Regione Lombardia 20 maggio 2022, n. 9 (Legge di semplificazione 2022) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la norma individua i criteri di localizzazione delle discariche per la messa in sicurezza permanente degli impianti di trattamento dei rifiuti nelle aree oggetto di bonifica nella generica coerenza con gli obiettivi di tutela ambientale. Decisione: illegittimità.

