2020

Comune di Albareto

EMIGRATI ED EMIGRAZIONE – STORIA E MUSICA PER RACCONTARSI

PARTNER DI PROGETTO

  1. ASS.NE PARMIGIANI – VALTARO LONDRA
  2. ASS.NE PELLEGRINESI – VALCENO LONDRA
  3. ISTITUTO COMPRENSIVO BORGOTARO
  4. CORPO BANDISTICO DI ALBARETO
  5. PARROCCHIA DI S. MICHELE ARCANGELO – GOTRA (ALBARETO)

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Le iniziative progettuali si sono incentrati su peculiari aspetti dell’emigrazione attraverso convegni con apporti diversificati e con esposizioni e mostre.

La prima mostra realizzata è stata quella sull’esposizione dei documenti storici dell’archivio comunale in riferimento a questo importante “pezzo” di storia. La mostra ha avuto, dapprima, una ricerca di documenti nell’archivio comunale che riportavano aspetti legati alle normative in essere degli anni dei dopoguerra (1° e 2° conflitto mondiale) e successivamente a documenti personali, quali lettere, racconti, cartoline, richieste, sempre presenti in archivio comunale. A questi si sono aggiunti una serie di ricordi degli emigrati Albaretesi, alcuni ritornati in patria ed alcuni ancora residenti all’estero. Con queste premesso sono stati realizzati i pannelli espositivi contenenti parte dei documenti e parte dei ricordi degli emigrati.

In occasione dell’inaugurazione della mostra è stato organizzato un Convegno sulle Storie dell’Emigrazione, durante il quale è stato presentato il progetto, raccontato la mostra e parlato dell’emigrazione facendo anche conoscere il museo virtuale MIGRER.

Il concerto del Corpo bandistico di Albareto, dedicato proprio all’emigrazione ha visto quest’anno la partecipazione di molti più emigrati, tornati per il periodo di vacanza estiva ad Albareto. Durante il concerto è stata inoltre allestita anche la mostra sui documenti storici.

Sono stati organizzati altri due convegni:

-        uno sulla Storia dell’Emigrazione, che ha coinvolto molti cittadini di queste Valli, e sulla tragedia dell’Arandora Star, dove tre dei deceduti erano emigranti di Albareto. Il convegno ha visto la presenza di numeroso pubblico e dei parenti di emigrati che erano proprio su quella nave.

-        Un secondo convegno si è tenuto in occasione della Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto sugli studi che sono stati fatti presso le scuole primaria e secondaria di primo grado di Albareto. I ragazzi della scuola secondaria hanno raccolto esperienze di emigrazione, realizzando filmati e raccolte dove si raccontano storie personali degli emigrati e gli alunni di terza hanno realizzato una proposta progettuale per un monumento dedicato agli emigrati che, l’Amministrazione prenderà in considerazione per una prossima realizzazione.

Gli alunni della scuola primaria hanno invece realizzato dei disegni e dei pensieri che sono stati esibiti in una mostra, raffiguranti storie di emigrazione e confronto tra l’emigrazione passata e l’immigrazione e l’emigrazione attuale. Con questa documentazione è stato realizzato un catalogo con la raccolta contenente gli studi fatti dalle scuole.

Comune di Berceto

Martino l’americano

PARTNER DI PROGETTO

1.      BERCETO FOUNDATION

2.      ASSOCIAZIONE SUPERFAMIGLIA

3.      ASSOCIAZIONE GUIDE AMBIENTALI TREKKING TARO CENO

4.      PRO LOCO BERCETO

5.      OFFICINA ARTI AUDIOVISIVE

6.      ASSOCIAZIONE SENTIERI DELL’ARTE

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Corchia di Berceto è paese natale di Martino Jasoni, pittore vissuto nei primi decenni del Novecento ed emigrato in giovane età a New York. Martino nasce nel minuscolo borgo bercetese nel 1901 e, all’età di cinque anni, si reca nella metropoli americana insieme al padre per raggiungere la madre, vendendo l’unica mucca per acquistare il biglietto della nave che li porterà in America.

La vicenda migratoria di Martino Jasoni è del tutto particolare non solo perché all’età di 23 anni fu costretto a rientrare nel borgo natio insieme alla famiglia, non riuscendo più a fare ritorno a New York come sperava, ma anche perché mostra l’incontro di due mondi completamente differenti: da una parte la metropoli, dall’altra il borgo montano; da una parte l’artista, dall’altra il contadino; da una parte la memoria, dall’altra parte l’oblio.

Martino Jasoni muore nel 1957 lasciando una ricchissima produzione artistica di acquarelli, oli, matite e carboncini che continuerà a elaborare anche una volta tornato a Corchia. Jasoni, altresì, lascia un’opera altrettanto importante costituita dai suoi diari: la memoria storica delle sue vicende di migrazione. Nei diari il pittore narra di vicende newyorkesi rivolgendosi ai lettori in due lingue: il dialetto italianizzato e la lingua inglese. due modi di espressioni differenti che riflettono le due importantissime fasi della sua vita, magistralmente illustrate con vignette a mano libera.

L’obiettivo principale del progetto è stato la realizzazione di un docufilm,,da diffondere con un’attenta pratica di coinvolgimento della popolazione locale, per dare voce ad una vicenda tanto descrittiva del territorio, quanto interessante dal punto di vista umano. Il video ha dato visibilità a una vicenda umana del tutto particolare, ma allo stesso tempo comune a molte esperienze di migrazione che hanno avuto inizio in questa parte di Appennino. Nell’anno che ha visto Parma città della cultura e la valorizzazione del patrimonio culturale della sua provincia, si è voluto dare visibilità alle storie di emigrazione che hanno composto la cultura montana, coinvolgendo in modo diretto gli studenti delle scuole secondarie. Essi stessi hanno preso parte alla composizione del documentario dando la loro impronta e scoprendo le storie di migrazione del proprio territorio attraverso un caso esemplare. Protagonisti delle azioni di progetto insieme alle Associazioni coinvolte, sono stati i discendenti di Martino, la famiglia Jasoni, attuale promotrice del museo Jasoni presente in centro a Corchia di Berceto.

 

 

Comune di Compiano

Festival degli artisti di strada

PARTNER DI PROGETTO: 

  1. ASSOCIAZIONE EMILIA ROMAGNA IN BERLIN E.V. (GERMANIA);
  2. FEDERAZIONE PARMENSE IN LONDRA (UK);
  3. ASSOCIAZIONE CULTURALE “COMPIANO ARTE STORIA;
  4. COOPERATIVA DI COMUNITA’ “GRANDUCATO ”;

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Basandosi sulla storicità e tradizione degli “Orsanti”, artisti girovaghi che sin dal XVI secolo partendo dall’ Alta Val Taro alla volta dell’Europa, nelle piazze delle più importanti città europee, portavano in scena una serie di spettacoli musicali con animali addomesticati e giocoleria, il progetto è stato incentrato sull’organizzazione del Festival degli artisti di strada.

Il festival è stato dunque l’occasione per ricordare un particolare aspetto dell’emigrazione emiliano romagnola celebrando la cultura degli Orsanti, saltimbanchi, giocolieri, acrobati e ammaestratori di animali che, partiti da Compiano e da altri parti dell’appennino, hanno portato in tutto il continente i loro spettacoli con orsi ammaestrati, elefanti, cammelli, cavalli, scimmie e pappagalli.

Col tempo quella dell’Orsante divenne un mestiere, molti contadini si trasformarono in gente di spettacolo ed alcuni ne fecero una professione ereditaria sino ai primi decenni del XX secolo.

Proprio a Compiano nei primi anni 2000 è stato inaugurato il “Museo degli Orsanti”, allestito negli spazi dell’antico “Oratorio di San Rocco”. Nel Museo erano conservati cimeli, insoliti strumenti musicali, costumi di scena, stampe d’epoca, dipinti, documenti e oggetti di vita quotidiana relativi alla attività degli Orsanti.

Per rivivere l’esperienza del Museo, è stata anche realizzata a Compiano, nei giorni del Festival, una particolare esposizione mediante pannelli e supporti esplicativi sul fenomeno degli “Orsanti”, anche con testimonianze di cimeli e con mezzi audiovisivi.

Comune di Faenza

We App ER – Verso l’App degli emiliano-romagnoli nel mondo

PARTNER DI PROGETTO:

  1. BORGO DURBECCO FAENZA
  2. RIONE GIALLO FAENZA
  3. RIONE NERO FAENZA
  4. RIONE ROSSO FAENZA
  5. RIONE VERDE FAENZA
  6. AS.ER.ES ASSOCIAZIONE DEGLI EMILIANO-ROMAGNOLI IN SPAGNA – MADRID
  7. ASSOCIAZIONE EMILIA-ROMAGNA IN STUTTGART E.V.
  8. ASSOCIAZIONE CIRCOLO EMILIA-ROMAGNA DI SAN PAOLO (BRASILE)
  9. ASSOCIAZIONE EMILIANO-ROMAGNOLA TERRA DI MAR DEL PLATA (ARGENTINA)

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto è nato con l'obiettivo di creare la prima web app rivolta agli emiliano-romagnoli nel mondo partendo dai risultati raccolti nei progetti presentati nel 2018 e nel 2019 e analizzando in particolare il report prodotto in occasione dell’“Emilia-Romagna Europe Hackathon” svolto a Fiume (Croazia) nel mese di febbraio 2020.

Il nome definitivo dell’app è “Migrer”, a sottolineare il legame col il museo virtuale Migrer.org, ma anche per la forza evocativa della parola che significa “emigrante” in dialetto emiliano-romagnolo.

In particolare, la web app “Faenza Calls World” (FCW) realizzata col progetto del 2018, ha fornito la base di partenza per la creazione dello strumento digitale regionale partendo dai servizi già attivi valutati come indispensabili dai partecipanti all’Hackathon di Fiume che, in fase di brainstorming, hanno prodotto idee e suggerimenti raccolti poi in un report da cui sono stati estratti i contenuti inclusi nella nuova app.

A livello tecnico, la scelta di una web application al posto di una app nativa si fonda sulle caratteristiche della prima che la rendono uno strumento di semplice gestione e manutenzione.

La web app è stata presentata al pubblico il 21 dicembre 2021 attraverso un incontro online durante cui è stato illustrato il suo funzionamento e i vari step che hanno portato alla sua creazione. In questa occasione non è mancato il contributo degli alfieri bandieranti del Niballo Palio di Faenza

Oltre a realizzare la prima web app per gli emiliano-romagnoli nel mondo e portare le tradizioni regionali fuori dai confini al fine di rafforzare il senso di appartenenza, il progetto ha avuto l’obiettivo di rafforzare il legame tra la Regione e i suoi cittadini nel

mondo creando una rete sempre più solida e aggiornata che permetterà di ricevere informazioni, notizie e aggiornamenti in tempo reale, oltre a opportunità ed eventi in Regione in quanto servizi utili per coloro che scelgono di intraprendere all’estero anche solo un breve periodo di formazione o di lavoro: un canale quindi indispensabile per coloro che lasciano la Regione solo temporaneamente e hanno quindi interesse a restare aggiornati o per coloro che vivono all’estero da tempo ma con un occhio sempre rivolto alla propria Regione.

 

Comune di Forlimpopoli

La cucina italiana si racconta, un ponte tra le nazioni e le generazioni

PARTNER DI PROGETTO

  1. Fondazione Casa Artusi, Forlimpopoli
  2. Associazione delle Mariette, Forlimpopoli
  3. Dipartimento di Interpretazione e Tradizione, Università di Bologna
  4. TECHNE Società consortile a responsabilità limitata, Forlì
  5. Associazione ER Angeer, Argentna
  6. Associazione ER Proter, Argentna
  7. Società Dante Alighieri, Berlino, Germania

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il Progetto nasce con l’esigenza di valorizzare, promuovere e testimoniare la cucina domestica degli italiani all’estero, passando per la tradizione emiliano-romagnola e artusiana in particolare.

A seguito del kick-of meeting alla presenza di tutti i partner di progetto si è proceduto con un primo Webinar formativi di introduzione del progetto e formazione sulla cultura artusiana nonché formazione specifica per video making amatoriale che in seguito hanno realizzare brevi video nei paesi di origine.

Il secondo webinar è stato coordinato da un esperto di cucina facendo una dimostrazione pratica in collegamento dalla cucina di Casa Artusi con la possibilità di replicare da casa tutte le preparazioni: le ricette erano state infatti trasmesse prima del video-incontro a tutti gli iscritti all’evento.

Il progetto si è concluso con un Webinar finale alla presenza di entrambi i partner (Germania e Argentina) in collegamento diretto dalla cucina di Casa Artusi. Il tema “Il pranzo di Natale nella tradizione romagnola”, con rivisitazione e adattamento alla luce della differenza di stagione nei due paesi collegati. Si è trattato di un incontro formativo-dimostrativo collocatosi in appendice alla settimana della Cucina Italiana nel Mondo.

Al termine dell’iniziativa è stato montato il video-finale del Progetto.

 

Comune di Nonantola

PartaMM. Parteciapanti nel Mondo, Mondi Partecipanti

PARTNER DI PROGETTO

  1. Partecipanza Agraria di Nonantola
  2. Partecipanza Agraria di Sant’Agata Bolognese

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Le Partecipanze Agrarie, proprietà collettive di terreni nate nel medioevo, hanno legato per secoli determinati gruppi familiari alla loro terra d’origine poiché, per poter usufruire dei beni collettivi, ai rappresentanti delle famiglie storiche, che tramandano il diritto di usufrutto per via maschile, è richiesta la residenza nel territorio comunale (condizioni ancora oggi necessarie per poter essere "Partecipanti").

Alla fine del 1800, in un periodo di grande crisi economica e sociale, alcune famiglie "Partecipanti" di Nonantola e S. Agata Bolognese, nonostante fossero avvantaggiate rispetto al resto della popolazione poiché potevano contare su un’ulteriore piccola fonte di sostentamento costituita dai terreni coltivabili ricevuti in usufrutto, emigrarono verso il Sud America, principalmente verso il Brasile.

Numerosi discendenti delle famiglie emigrate in Sud America hanno contattato, negli ultimi anni, i Comuni di Nonantola e S. Agata per richiedere l’attestazione della loro origine, tramite una ricerca genealogica, in modo da ottenere la cittadinanza italiana; molte di queste famiglie sono venute in Italia alla ricerca di ulteriori informazioni sui loro antenati e sono rimaste stupite nell’apprendere che i loro cognomi erano legati ad una storia millenaria: quella delle Partecipanze Agrarie.

Il senso di collettività e comunità, nato e strutturato nei secoli grazie all’azione della Partecipanza Agraria e, nel recente passato, consolidato grazie al lavoro constante sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza che hanno coinvolto il Museo di Nonantola e il Centro Intercultura, è stato il punto di partenza per questo progetto di ricerca che ha l’obiettivo di mettere a confronto l’immigrazione odierna con l’emigrazione avvenuta alla fine del XIX secolo. Tutte le interviste realizzate all’interno del progetto sono state montate in un filmato in cui emigrati ed immigrati dialogano tra loro raccontando le loro storie, il loro legame con i paesi d’origine e con l’Italia: da queste interviste emergono numerosi punti d’incontro tra storie diverse che, seppur distanti nel tempo, hanno tanto in comune.

Comune di Riolunato

Ricomponiamo assieme il mosaico dell’emigrazione dall’Alto Frignano

PARTNER DI PROGETTO

  1. Accademia scientifica, letteraria ed Artistica del Frignano Lo Scoltenna
  2. Comune di Pievepelago
  3. Comune di Fiumalbo
  4. Pro Loco di Pievepelago
  5. Associazione ER Proter, Argentina

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto si è concretizzato nella ricerca della storia, delle cause e delle motivazioni dell’emigrazione dall’Alto Frignano attraverso sia il contatto diretto sia con gli emigrati sia e soprattutto per l’emigrazione più storica dei loro discendenti sparsi in tutto il Mondo sia la raccolta di materiale. Il territorio oggetto di ricerca è stato quello dei Comuni di Riolunato, Fiumalbo e Pievepelago tutti ubicati in Provincia di Modena – Regione Emilia-Romagna.

Ulteriori momenti di valorizzazione del progetto sono stati gli incontri svoltisi presso la Chiesa dell’emigrante di Groppo in occasione della ricorrenza della Santa protettrice degli emigranti Santa Francesca Saverio Cabrini nei quali sono state raccontate storie di emigrazione anche da diretti discendenti di emigrati ed illustrati i vari dati raccolti. Momento di confronto e di raccolta di ulteriori testimonianze sono state le ricorrenze della giornata del sacrificio del lavoro degli italiani nel mondo l’8 agosto 2020 e 2021 ed i concerti dedicati al tema dell’emigrazione svoltisi nella predetta Chiesa dell’emigrante di Groppo il giorno di Ferragosto 2020 e 2021.

Nell’estate 2020 è stato organizzato un convegno durante il quale si è analizzato il fenomeno migratorio dalla montagna modenese e della montagna pistoiese anche sotto l’aspetto e le sue conseguenze sul nucleo familiare, oltre all’inaugurazione di una mostra contenente materiale fotografico raccolto durante il progetto.

Nell’estate 2021 è stato pubblicato il diario di Ori Giuseppe attraverso il quale è stato possibile analizzare l’aspetto migratorio dai nostri Comuni verso le nuove colonie italiane del Corno d’Africa.

Unione montana Alta Val Nure

Dalla comunità alla community: l’emigrazione piacentina

PARTNER DI PROGETTO

  1. Liceo Melchiorre Gioia - Piacenza
  2. Associazione Piacenza nel Mondo
  3. Associazione AS.PA.PI Associazione Parma Piacenza in Francia (Francia)
  4. AS.ER.ES. Associazione Emiliano-Romagnoli in Espana (Spagna)
  5. Associazione Nuove Generazioni TERRA (Argentina)

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Attraverso la realizzazione di un web-documentario “Stay in valley”, l’obiettivo del progetto è stato quello di condurre uno studio accurato sul fenomeno della nuova e vecchia emigrazione emiliano-romagnola al fine di aumentare le conoscenze sulla migrazione in collaborazione con le comunità degli emigrati.

E’ stata condotta una ricognizione del fenomeno migratorio in Alta Val Nure dagli inizi del secolo scorso ad oggi. Lo studio condotto, capillare e creativo, ha portato a un risultato corale che restituisce un quadro variegato e estremamente interessante della nuova e vecchia migrazione. Attraverso numerose interviste è stato possibile creare un affresco multimediale che narra storie di vita di valnuresi che nel tempo sono migrati in Francia dal territorio di origine - e talvolta tornati.

Il web-documentario, innovativo e creativo, presenta le principali tematiche migratorie e ripercorre la storia dell’Alta Val Nure attraverso le voci dei soggetti che a vario titolo raccontano la propria esperienza di vita.

"Stay in Valley" tratteggia quindi con memorie intime un sentimento collettivo, di affetto e di appartenenza, capace di far attraversare gli oceani. Ritagli di memoria, lettere, mappe, fotografie, filmati di famiglia e d'archivio a colori e in bianco e nero vengono esposti in cornici digitali come fossero Istantanee di paesaggi multimediali, testimonianza di traiettorie migranti che partono e ritornano sulle orme delle proprie origini, alla ricerca delle proprie radici. "Stay in Valley" è lo specchio di una comunità che passa dal reale al virtuale, dalla lettera alla videochiamata, una comunità che conserva un forte legame identitario con la propria terra d’origine e oggi, anche grazie alle possibilità tecnologiche, sviluppa la propria coesione oltre i confini territoriali. Questo percorso multimediale, partecipato e interattivo realizzato è una dimostrazione che la condivisione e la conservazione della memoria in uno spazio virtuale favoriscono l’incontro nella dimensione reale.

Comune di Vernasca

Alla scoperta della figura di Franco Rigolli, benefattore nativo di Vernasca, portatore dei valori emiliano-romagnoli in Brasile

PARTNER DI PROGETTO

1.            CIRCOLO ANSPI S. GIOVANNI BOSCO

2.            PRO LOCO VERNASCA

3.            CIRCOLO EMILIA ROMAGNA DE SAO PAULO

4.            ASSOCIACAO EMILIANO-ROMAGNOLA BANDEIRANTE

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto è stato ideato per fare conoscere e mantenere vivo il ricordo di Franco Rigolli, fondatore della Comunità Inamar, storica comunità educativa e di assistenza sociale che dal 1971 aiuta le famiglie e i bambini in situazioni di vulnerabilità sociale, promuovendo azioni in ambito educativo nella periferia di San Paolo.

La parte iniziale del progetto è stata rivolta alla scoperta e allo studio della figura di Franco Rigolli. attraverso la raccolta di testimonianze, fotografie, documenti, interviste di persone e/o discendenti italiani che lo hanno conosciuto sia in Italia che in Brasile. Tramite lo strumento del video documentario sono stati raccontati gli episodi di vita, il lavoro e le attività educative della Comunità Inamar e del suo fondatore.

La seconda iniziativa ha previsto l’avviamento di un corso di lingua italiana e di divulgazione della cultura emiliano-romagnola presso la Comunità Inamar, rivolto ai bambini dai 10 ai 12 anni. Attraverso questa iniziativa i bambini della Comunità Inamar hanno potuto mantenere vivo il ricordo del fondatore e conoscere l’Italia e la Regione Emilia-Romagna e, in particolare, gli aspetti tradizionali legati ai canti popolari e alla cucina tipica.

Il progetto si è concluso con eventi pubblici di presentazione del documentario sia in Italia in Brasile.

ASSOCIAZIONE OTTOVOLANTE

Territori d’arte 2020 – dialogando con Parma

PARTNER DEL PROGETTO:

  1. RETE DI PROFESSIONISTI E TECNICI DELL’EMILIA ROMAGNA – PROTER (ARGENTINA)
  2. ASSOCIAZIONE NUEVAS GENERACIONES TERRA (ARGENTINA)
  3. ASSOCIAZIONE EMILIANO ROMAGNOLA DELLA PROVINCIA DEL CHACO (ARGENTINA)
  4. ASSOCIAZIONE ER DI CORDOBA – AERCOR (ARGENTINA)
  5. CORPORAZIONE CULTURALE GIUSEPPE VERDI (CILE)
  6. ASSOCIAZIONE EMILIA ROMAGNA DI ANGOL (CILE)
  7. ASSOCIAZIONE EMILIA ROMAGNA DI TRAIGUEN (CILE)
  8. ASSOCIAZIONE EMILIA ROMAGNA DI VICTORIA (CILE)
  9. ASSOCIAZIONE EMILIA ROMAGNA PUREN (CILE)
  10. ASSOCIAZIONE EMILIANO ROMAGNOLA LOS ANGELES (CILE)
  11. CIRCOLO EMILIA ROMAGNA DE SAO PAULO (BRASILE)
  12. ASSOCIAZIONE EMILIANO ROMAGNOLA BANDEIRANTE DE SALTO E ITU (BRASILE)
  13. ASSOCIAZIONE EMILIANO ROMAGNOLI EMIGRATI IN URUGUAY – AEREU (URUGUAY)
  14. ASSOCIAZIONE EMILIANO ROMAGNOLA DI ARAGUA – AERA (VENEZUELA)
  15. ASSOCIAZIONE EL ABROJO (URUGUAY)
  16. FUNDACION MAGISTRA – CENTRO DE RECURSOS ITALO RIOPLATENSE (URUGUAY)
  17. ASSOCIAZIONE L’ABC (PARMA)
  18. ASSOCIAZIONE LABORATORIO155 (BOLOGNA)
  19. GOMMA BICROMATA GALLERIA DELLE ARTI (CASTEL DI CASIO)
  20. ASSOCIAZIONE CHECK POINT CHARLY (BOLOGNA)
  21. ASSOCIAZIONE INTERCULTURALE POLO INTERETNICO – AIPI (BOLOGNA)
  22. ASSOCIAZIONE TERZO TROPICO (BOLOGNA)
  23. ASSOCIAZIONE DOCUMENTARISTI EMILIA ROMAGNA – DER (BOLOGNA)
  24. SCUOLA DI MUSICA IVAN ILLICH (BOLOGNA)

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Il progetto è pensato per giovani discendenti di emiliano romagnoli impegnati in campo artistico, comprendendo anche studenti con una propria produzione avviata.

Utilizza il know-how dei precedenti progetti realizzati in un triennio, ma introduce esperienze e tematiche innovative grazie ad un focus speciale su Parma, capitale della cultura 2020. I temi e gran parte delle attività sono stati funzionali allo sviluppo di un nuovo progetto, proponendo una visione della contemporaneità artistica e un'evoluzione culturale delle città di sicuro interesse per giovani discendenti desiderosi di capire e conoscere la nostra regione.

Si introduce pertanto, in questa nuova edizione di progetti rivolti a discendenti impegnati in campo artistico, un'attenzione particolare verso il parmense, zona della nostra Regione centro di importante impegno di ricerca e ospite di eventi di livello internazionale nell’anno corrente.

Il risultato atteso è giungere a una produzione artistica frutto del dialogo e dell'esperienza vissuti, non soltanto nella residenza a Bologna, ma anche a Parma attraverso una ricerca dal punto di vista dei nostri discendenti. Questo aspetto è stato anche esplicitato nel bando di selezione dei partecipanti che potranno così avere chiarezza sul percorso che li attende. In questa prospettiva si è creato una sinergia con istituzioni e associazioni parmensi che collaboreranno per facilitare conoscenza, contatti, ricerca artistica ed attività.

Il progetto ha avuto la finalità di favorire la ricerca dell’identità individuale e collettiva nella realtà contemporanea della nostra regione per trarne fonte di ispirazione artistica e qualificazione professionale: la nuova esperienza del 2020 ha voluto fornire le conoscenze e gli strumenti che il nostro territorio offre attraverso i modelli di eccellenza e le tante opportunità presenti, in primo piano Parma con il suo programma Capitale della cultura.

Bologna, per l'importanza che riveste culturalmente e tutte le opportunità costituite dalla rete dell'Associazione, è rimasta comunque la base del progetto per la creazione di contatti, conoscenze e produzione artistica.

Obiettivo altrettanto importante da perseguire nei progetti rivolti a discendenti è di estendere la rete dei Paesi di origine dei nostri beneficiari. Ci siamo rivolti in particolare a partner che aspirano a coinvolgere sempre più giovani ad entrare in diretto contatto con la loro terra di origine, nel desiderio condiviso di accompagnare la crescita personale e professionale in ambito artistico, di favorire la consapevolezza della dimensione sociopolitica dell’arte come professione e di offrire accresciuti strumenti culturali.

Con il presente progetto si è voluto portare la ricerca e la riflessione anche sulle tematiche proposte da “Parma Capitale della cultura” e cioè:

• cultura e innovazione / cultura e democrazia - modalità comunicative efficaci per una reale partecipazione della comunità e strumenti che colleghino memoria e innovazione;

• fare cultura e fare futuro - offrire un'attenzione sulla contemporaneità;

• energia dei territori – conoscenza di patrimoni e produzioni artistiche delle città e dell’entroterra;

• ricerca di strumenti per la messa a sistema delle opportunità culturali - come strumento per la crescita di persone e territori.

Si considera che i giovani artisti, consapevoli delle proprie potenzialità professionali e umane, possano assumere un nuovo ruolo di ambasciatori interculturali nelle comunità italiane all'estero, esprimendo valori di inclusione e solidarietà e apportando idee e contributi, frutto sia dei loro studi che di esperienze di contatto culturale.

 

LA PROPOSTA

In sintesi, si è voluto offrire un’esperienza strutturata per vivere l’ambiente artistico e culturale italiano, emiliano romagnolo ed in particolare bolognese e parmense, in modo intenso e significativo.

E' stato organizzato un soggiorno di 4 settimane a Bologna - con visite nelle città della regione - orientato e finalizzato ad aumentare le conoscenze e le competenze professionali. Sono state dedicate molte visite a Parma, soprattutto nella prima fase del soggiorno per la progettazione della produzione artistica finale.

Per favorire questo percorso si è posto l'accento sull’apprendimento/rafforzamento delle conoscenze linguistiche dell’italiano applicato al mondo dell’arte. La preparazione linguistica offerta, appositamente pensata e curata da docenti con competenze specifiche, è stata necessaria per permettere ai giovani artisti di entrare in contatto rapidamente con i contesti professionali e artistici coinvolti.

Per realizzare quanto sopra si è organizzata l’ospitalità dei giovani partecipanti a Bologna in un unico luogo collettivo di residenza quale spazio attrezzato dove produrre ed esporre, così come curare la documentazione del progetto stesso. La realizzazione del soggiorno nella forma della residenza artistica ha permesso ai giovani partecipanti di conoscersi sia personalmente che professionalmente, lavorando insieme anche in compiti di organizzazione e autogestione. La vita collettiva e il contesto di interscambio multiculturale ha aumentato le capacità di convivenza, di tolleranza e di interazione sociale. La struttura, inoltre, è stato anche luogo di aggregazione aperta al territorio e di riflessione in cui rielaborale contenuti della propria dimensione sudamericana nel contatto con le nuove esperienze: caratterizzazione sempre presente e di grande interesse nella produzione finale.

Il rapporto con il territorio di Bologna e di Parma si è realizzata attraverso la conoscenza del patrimonio artistico, ambientale e culturale locale. Il contatto con le tante realtà giovanili associative e i nuovi luoghi di aggregazione, la partecipazione a progetti esterni che si caratterizzano per il forte carattere innovativo, inclusivo e solidale. Il territorio in questo senso ha rappresentato anche fonte di ispirazione, contatti e nuove occasioni professionali.

Ulteriore punto di forza del progetto ha rappresentato la riflessione sul ruolo dell’artista, sulla conoscenza delle dimensioni organizzative ed associative e il contatto con istituzioni che si occupano di diffusione dell’arte. Un’attenzione particolare è stata rivolta alle esperienze artistiche orientate all’inclusione e alla solidarietà.

 

Obiettivo generale:

- Favorire in giovani generazioni di discendenti la ricerca dell’identità individuale e collettiva nella realtà attuale della Regione Emilia-Romagna, aumentandone le conoscenze e fornendo nuove ispirazioni artistiche, nell’acquisizione di strumenti culturali e professionali che rendano la loro preparazione sempre più in linea con la contemporaneità.

Obiettivi specifici:

- Promuovere la conoscenza della cultura della Regione Emilia-Romagna tra le nuove generazioni di discendenti di emigrati della regione, con particolare attenzione ad aspetti quali: musica, letteratura, storia dell’arte e storia contemporanea nelle loro linee essenziali per la comprensione dell’attualità;

- fornire le basi linguistiche e/o contribuire al rafforzamento delle competenze con attenzione al linguaggio specifico dei settori artistici di interesse;

- generare conoscenza attraverso il contatto con i fenomeni artistici della Regione Emilia-Romagna e in particolare con Parma ed il suo territorio;

- proporre un'indagine e una produzione artistica che nasca anche dal contatto con le realtà e i giovani artisti parmensi;

- promuovere il contatto e la riflessione sui temi di attualità culturale e artistica contenuti nel programma Parma 2020

- favorire il dialogo fra i territori culturali dei partecipanti nel contesto delle esperienze condotte nelle 2 aree di principale attenzione;

- valorizzare il linguaggio comune dell’arte tra giovani del territorio e giovani discendenti provenienti dall’America Latina;

- contribuire al rafforzamento delle competenze artistiche e della conoscenza del patrimonio culturale e artistico regionale;

- contribuire alla conoscenza delle principali istituzioni che in Emilia-Romagna si occupano di diffusione della cultura e comunicazione dell’arte (in particolare Bologna e Parma);

- far vivere l’ambiente artistico e la cultura in modo intenso e significativo con esperti individuati dalle associazioni partner;

- proporre un confronto professionale sul ruolo dell’artista che faccia riferimento alle tematiche di maggiore attualità al centro del programma Parma 2020;

- stimolare la partecipazione attiva dei giovani in una dimensione di ricerca pluridisciplinare;

- organizzare uno spazio collettivo di produzione ed esposizione artistica autogestito ed aperto al territorio con produzione di documentazione utile alla conoscenza e alla disseminazione dell’esperienza;

- stimolare il coinvolgimento dei giovani discendenti di emiliano romagnoli in iniziative e future attività rivolte a tematiche riguardanti l’associazionismo nei propri paesi a seguito del contatto con le realtà della Regione;

- stimolare nei giovani il desiderio di mantenere i contatti con la regione di discendenza e creare reti e contatti per opportunità future.

MCL - MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI EMILIA-ROMAGNA

CIBA.RE

PARTNER DEL PROGETTO:

1. ASSOCIATION EMILIA-ROMAGNA DI PARIGI (FRANCIA)

2. CICA BOLOGNA

3. SCUOLA SUPERIORE DI GASTRONOMIA

4. INSTITUTO SUPERIOR DE FORMACIÓN TÉCNICA IN GASTRONOMIA EPAC

5. FUNDACIÓN PRO HUMANAE VITAE

6. ASSOCIAZIONE DELLE NUOVE GENERAZIONI ED IMPRENDITORI DELL’EMILIA-ROMAGNA DI LA PLATA, PROVINCIA DI BUENOS AIRES - ANGEER (ARGENTINA)

7. FEDERAZION ARGENTINA D’ENTITA DELLA EMILIA ROMAGNA- FAEER (ARGENTINA)

8. ASSOCIAZIONE RETE DI PROFESSIONISTI E TECNICI DELL'EMILIA-ROMAGNA - PROTER (ARGENTINA)

9. IT2

10. 3D DISTRICT SRLS

11. CEFAL EMILIA ROMAGNA

12. ASSOCIAZIONE EMILIA-ROMAGNA IN STUTTGART (GERMANIA)

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

In Italia, infatti, è da sempre la “bassa emiliana”, ma ormai, in patria come all’estero, è definita sempre più frequentemente la Food Valley d’Italia. Si tratta di quel territorio che include le province di Modena, Reggio Emilia e Parma, senza però dimenticare le province di Bologna e Rimini. Una realtà che ha fatto nascere nel cuore dell’Emilia un autentico sistema museale “emozionale” legato al cibo.

Non solo è stata creata una rete di aziende e consorzi aperti al pubblico, ma veri e propri tour in cui si mescolano cultura e gusto. Sono quindi stati istituiti musei ad hoc: Prosciutto e salumi di Parma a Langhirano, Parmigiano Reggiano a Soragna, Salame di Felino a Felino, Vino a Sala Baganza, Pomodoro e Pasta a Collecchio. C’è anche un’agenzia di viaggi apposita, la ‘Food Valley Travel & Leisure’, che organizza gite dedicate alle più svariate eccellenze culinarie d’Emilia.

Obiettivo della presente iniziativa è stato quello di coniugare la tradizionale eccellenza gastronomica alle nuove tecnologie, andando così a creare un binomio che, sfruttando le moderne tecniche di comunicazione (realtà aumentata), particolarmente efficaci nel raggiungere un ampio pubblico (soprattutto giovane), diffonda le tradizioni culinarie territoriali che fanno dell’Emilia-Romagna un’eccellenza mondiale: si tratta pertanto di dar vita ad una piattaforma che richiama il titolo della presente iniziativa, CIBA.RE.

La piattaforma CIBA.RE intende proporre un avanzamento tecnologico di alto profilo nella presentazione delle caratteristiche peculiari del mangiare tipico regionale e baserà il proprio elemento distintivo nell’utilizzo di nuove tecnologie che permetteranno un approccio moderno e differenziante verso il pubblico.

Le nuove tecnologie di realtà virtuale e di realtà aumentata stanno entrando in maniera prepotente nel quotidiano sociale. Ogni giorno aziende di qualsiasi dimensione si avvicinano ad un ambito tecnologico che permette approcci e risultati totalmente differenti rispetto al passato. Questi ambiti stanno iniziando a toccare anche il quotidiano di ciascun di noi e le tendenze parlano in maniera piuttosto chiara di una crescita molto forte che porterà il mercato di realtà virtuale e realtà aumentata ad assumere dimensioni e proporzioni molto interessanti anche nell’ambito della cultura culinaria.

Partendo da una piattaforma web che sarà in grado di gestire il caricamento di contenuti da parte di multiutenti, siamo stati in grado di creare un luogo in cui si potrà accedere ad un set di informazioni del tutto particolari.

Gli utenti saranno così in grado di accedere al sito internet tramite browser o, in alternativa, tramite applicativo we based iOS e Android, Al raggiungimento del sito potranno essere visualizzati i piatti tipici localizzati tramite mappa geografica. Il piatto regionale è presentato attraverso la visualizzazione della sua storia, della lista degli ingredienti che lo compongono, di un modello 3D realizzato tramite photoscan e/o fotogrammetria e/o moderazione 3D che permette di avere una visione a 260 gradi del piatto finito.

Sono inoltre presenti video ricette e testi che riassumeranno i passaggi chiave della ricetta e l’utilizzo di ogni materia prima, nonché il ricordo dello stesso che hanno i nostri corregionali all’estero. Una volta richiamato, il piatto può essere visualizzato anche tramite realtà aumentata, in modo da permettere agli utenti di visionarlo tramite una tecnologia particolarmente innovativa e che permette di garantire un grado di realismo straordinario.

In quest’ottica, particolarmente significativa è stata  la presenza nel partenariato di CEFAL Emilia-Romagna, Scuola Superiore di Gastronomia (Mar del Plata) e di Instituto Superior de Formación Técnica in gastronomia (EPAC) di La Plata: intenzione è quello di promuovere la nuova tecnologia presso istituti di formazione del settore.

Istituto regionale Fernando Santi Emilia Romagna (Budrio, BO)

Storie di emigrazione emiliano romagnola – Un valore da ricordare e rispettare

PARTNER:

  1. UREREBA Buenos Aires (Argentina)
  2. Nueva Generacion Terra Mar del Plata (Argentina)
  3. Ass. Emilia Romagna San Nicolas (Argentina)

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto ha previsto la realizzazione di una ricerca storica che si è concretizzata nella realizzazione di un volume avente per oggetto storie, interviste e narrazioni di vicende di nostri emigranti.

Il volume raccoglie quindi una ventina di storie di emiliano-romagnoli emigrati in ogni epoca che hanno avuto fortuna nel mondo e hanno contribuito a opere a volte molto notevoli. Ogni capitolo è riservato ad una esperienza particolare ed è spesso arricchito da una scheda che illustra il paese di provenienza.

L’obiettivo è stato quello di ricostruire gli ambiti sociali e territoriali di partenza e quelli di arrivo nella nuova comunità, dando vita ad un confronto sociale, economico, ambientale e paesaggistico di grande impatto culturale e storico.

La provenienza geografica copre tutte le nostre province, le destinazioni invece sono in prevalenza in Sud America, con alcune in USA, Francia e Gran Bretagna ma anche Nicaragua e Africa.