Saharawi Day 2018

Una delegazione di circa cento bambini Saharawi ha aperto le Olimpiadi del Tricolore a Reggio Emilia

saharawi day 2018

Tra le 25 città europee ed extraeuropee ad aprire le Olimpiadi del Tricolore a Reggio Emilia c'era anche la wilaya di Smara, la città del Sahara Occidentale dove vivono nei campi profughi, i Saharawi, il popolo in attesa di un referendum per l’indipendenza dal Marocco dal 1992. L'Assemblea legislativa che da anni sostiene la causa del popolo nordafricano ha deciso di festeggiare così nel 2018 il tradizionale Saharawi day. "Abbiamo voluto celebrare in questo modo la giornata dedicata ai Saharawi" ha spiegato Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea, "perché vogliamo che la causa di questo popolo democratico che da anni chiede l’indipendenza scenda in piazza insieme a questi bambini, gli ambasciatori di pace".

Così, tra la delegazione della Gran Canaria (Spagna), quella di Cluj Napoca (Romania) e quella di Beit Jala (Palestina) tra una folla di oltre un migliaio di persone che acclamavano il loro arrivo in piazza Prampolini, c’era anche un centinaio di bambini Saharawi che, con le vesti tradizionali, ha cantato la libertà del suo popolo mentre sfilava verso la piazza. Sono i piccoli che come ogni anno le famiglie emiliano-romagnole accolgono nelle proprie case nei mesi estivi perché nel deserto, dove vivono, le temperature salgono oltre i 50 gradi. In Italia i bambini, che da quando sono nati soffrono di tutte le malattie di chi vive stabilmente in campi attrezzati solo per le emergenze (diabete, problemi renali...), ricevono anche le cure sanitarie di cui hanno bisogno negli ospedali e ambulatori dell’Emilia-Romagna.

Ad accompagnare i bambini nella sfilata, le loro guide, le loro famiglie, le associazioni del territorio e i consiglieri dell'Intergruppo di amicizia con il popolo Saharawi, Barbara Lori da Parma, Yuri Torri e Silvia Prodi da Reggio Emilia. La giornata ha avuto inizio sin dal pomeriggio – e soprattutto per i bambini del deserto che non conoscono il mare- con un tuffo nella piscina Acquatico di Reggio Emilia e poi nel centro Pigal dove hanno potuto mangiare prima di recarsi in piazza alla kermesse d'apertura.

L'evento internazionale ha accolto oltre 2.500 persone, di cui più di 1.000 provenienti da 30 città di altri paesi europei ed extraeuropei, e si è ingrandito rispetto all'edizione precedente del 2015. Tra i paesi aderenti quelli che hanno un rapporto di gemellaggio con Reggio Emilia e per questo non poteva mancare Smara della Repubblica Saharawi. Senza dimenticare che anche altri Comuni reggiani (tra cui Novellara, Boretto, Albinea, Fabbrico, Reggiolo, Guastalla, Scadiano, Gualtieri…) hanno stretto patti di amicizia con i paesi dove prima del 1974 i Saharawi vivevano e molti dei loro rappresentanti erano in piazza a festeggiare.

La cerimonia, che ha visto come madrina la pallavolista italiana Valentina Diouf, ha dato il via ai Giochi olimpici che si sono disputati a Reggio Emilia, con  atleti italiani e stranieri che si sono cimentati in circa 400 gare in oltre 30 discipline sportive tradizionali e paralimpiche, in una cinquantina di impianti sportivi. Gli altri 10 paesi extraeuropei che hanno partecipato insieme alla Repubblica Saharawi sono Palestina, Russia, Sudafrica, Cina, Stati Uniti d’America, Kenya, Algeria e Tunisia.

Comunicato

Archivio iniziative