Approfondimenti

I progetti del governo polacco circa l'emigrazione degli ebrei
Verso la fine degli anni Trenta, il governo della Francia e quello della Polonia esaminarono la possibilità di trasferire in Madagascar migliaia di ebrei polacchi. Durante la guerra, il progetto sarebbe stato recuperato (e accantonato) anche dai nazisti. Il testo che riportiamo è una direttiva emanata nell’aprile del 1936, dal ministero degli Esteri polacco. Si invitavano tutti gli ambasciatori nelle rispettive sedi, a sondare presso i vari governi se era possibile ottenere la loro disponibilità, per ospitare il più ampio numero possibile di emigranti ebrei.
Minacce di Hitler contro gli ebrei
Il 29 aprile 1937, Hitler pronunciò un impetuoso discorso di fronte ad un gruppo di alti responsabili del partito. Il leader nazista prese le mosse da un’affermazione ad effetto, riportata da un giornale locale della NSDAP: <<Pretendiamo che i negozi ebrei siano marchiati!>>. Rispondendo, il Führer ribadì che solo a lui spettava dirigere i tempi e i modi della lotta contro gli ebrei, aggredì in modo energico gli estremisti che chiedevano immediate misure economiche contro gli ebrei, ma d’altra parte, con toni vibranti, lasciò intendere che lo scontro in atto avrebbe potuto avere sviluppi giganteschi e terribili.
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Germania, 10 novembre 1938. Vetrine in frantumi, dopo la Kristallnacht.

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