Sportelli di ascolto per i minori in tutte le scuole

19.03.2015

Sportelli di ascolto per i minori in tutte le scuole

L’ascolto è un diritto del minore che non può essere legato al concetto di “liberatoria”:  compito dello Stato, dell’amministrazione pubblica, della scuola stessa, non è quindi erigere barriere o “chiedere il permesso” alle famiglie, quanto quello di facilitare il più possibile, fino a vincerle, “le naturali resistenze del minore ad esternare il proprio disagio”.

A sostenerlo il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna Luigi Fadiga, intervenendo a un convegno a San Lazzaro, in provincia di Bologna, promosso dall’amministrazione locale per offrire una occasione di confronto con i rappresentanti delle scuole, dell’Ausl e dei servizi educativi del territorio. “L’ascolto è infatti qualcosa di molto diverso, e per certi versi molto più importante, della denuncia, o a maggior ragione della delazione”, spiega ancora Fadiga. A questo proposito, assicura il Garante, “l’esperienza di San Lazzaro in materia di spazi di ascolto nelle scuole rappresenta un punto di eccellenza e sperimentazione da proporre in altri ambiti della regione”: gli spazi d'ascolto presenti nelle scuole del Comune di San Lazzaro di Savena sono un servizio affidato a professionisti di diversa formazione (psicologi e counsellor) che si rivolge a studenti, insegnanti, genitori. La rete ha un ruolo strategico per l’amministrazione comunale nell’orientare azioni e politiche di gestione e prevenzione del disagio. In questa direzione va il progetto Benessere e bendivenire, all’interno del quale nasce la rete degli sportelli e che realizza, attraverso azioni di sistema, una qualificazione di questo intervento anche grazie ad un'azione specifica di monitoraggio.

“Ogni individuo è per noi una ricchezza – ha osservato il sindaco Isabella Conti, ringraziando il Garante per avere accettato l’invito dell’amministrazione sanlazzarese – e l’obiettivo di questo servizio deve essere quello di facilitare l’incontro, l’interazione, tra tutte le realtà che si occupano di crescita degli individui. Lo studente, così come il genitore, l’insegnante, deve sapere che ovunque volge lo sguardo verrà anzitutto ascoltato, con l’obiettivo di trasformare il conflitto ed il disagio in un confronto di cui può arricchirsi l’intera comunità”. Implementata su 18 ore settimanali nei diversi canali (fin dalla tenera età, 0-3 anni), la rete degli sportelli d’ascolto nel Comune di San Lazzaro opera sia nei due Istituti Comprensivi sia tramite lo Spazio d’ascolto territoriale. Obiettivo non secondario, allargare il concetto di disagio alle forme più moderne, più subdole, “quelle che più hanno bisogno di essere intercettate”, conclude il Garante.

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