Il Garante dei minori.. torna a scuola al Fermi

03.06.2013

Il Garante dei minori.. torna a scuola al Fermi

La conclusione di un progetto, l’inizio di un percorso destinato a durare negli anni: questo l’auspicio con cui il dirigente scolastico Maurizio Lazzarin e i docenti referenti Silvia Governatori e Gianluca Di Bernardo hanno aperto i lavori della conclusione dell'iniziativa sui diritti dei minori promossa dal Garante regionale dell'infanzia Luigi Fadiga al liceo Fermi di Bologna. A far da apripista al dibattito la proiezione di un video-collage realizzato dagli studenti con lo scopo di documentare le tappe del progetto.

 

“Il diritto nella scuola italiana è raramente oggetto di studio approfondito. Il percorso portato avanti dal Liceo Fermi rappresenta un esempio positivo dal quale trarre ispirazione”. Questo il commento del Garante che ha successivamente raccontato ai ragazzi alcune delle novità introdotte dalla Convenzione ONUsui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989. “La ratifica della Convenzione e il dibattito che ne è seguito hanno reso possibile un’importante trasformazione su piano culturale oltre che giuridico. Questo a partire dal termine usato per definire i soggetti in età evolutiva. La lingua italiana, diversamente dall’inglese e dal francese, non ha una parola univoca per definire bambini e ragazzi; lo stesso termine “minorenne” risulta improprio perché rimanda concettualmente a una condizione di inferiorità e debolezza. Scegliendo di parlare di persone minori di diciotto anni si fa un enorme passo in avanti, arrivando a focalizzare l’attenzione sulla centralità della persona e sul fatto che i soggetti minori di età non sono solo titolari di diritti, ma anche persone che devono poterli agire entro certi limiti e situazioni”.

 

Traendo spunto dal lungometraggio francese Welcome di Lioret, pellicola analizzata dagli studenti nella terza tappa del laboratorio, l’intervento è proseguito offrendo un ulteriore spunto di riflessione. “Il film parla di cittadini stranieri. La parola straniero è scostante, tanto quanto minorenne. Straniero deriva da estraneo, ma nessuno può essere ritenuto estraneo rispetto ad un altro”.Ed è sul concetto di diritto a non essere considerati stranieri, unitamente a quello di diritto all’ascoltodel minore, vero caposaldo della Convenzione, che si sono concentrate le conclusione del Garante. “Questi sono i due punti chiave che desidero vi ricordiate quest’oggi. E nel vostro futuro percorso”. Sulla scia del discorso avviato dal Garante, il Magistrato Francesco Rosetti ha quindi aperto la seconda parte dell’incontro dedicata alle domande degli studenti: “Quali sono i diritti di uno straniero che entra in Italia e quali, invece, i diritti di uno straniero che nasce in Italia?”; “In che modo possiamo avvicinarci alla tematica dei diritti dei minori?”; “Cosa fare per far conoscere il Garante all’interno delle scuole?”. Questi alcuni dei quesiti posti dai ragazzi.

 

“Certamente”, ha risposto il dott. Fadiga, “proseguendo con iniziative rivolte ai giovani, per i giovani e con i giovani”. Questo è lo spirito con cui è nata l’idea dei Laboratori sui diritti con i minori. Questo il modo in cui, all’interno dell’Istituto, gli studenti sono venuti a conoscenza e hanno avuto la possibilità di incontrare il Garante. Un primo successo, questo, che segna gli inizi di un lungo percorso.

Azioni sul documento