L'Assemblea legislativa a Expo

Nutrire il pianeta alimenta la pace

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La mostra
"L'uomo contro la fame. La lezione di Alberto Manzi" è dedicata ai lavori che l'indimenticabile maestro della televisione italianaimg realizzò sul tema dell’alimentazione. In 10 pannelli fatti di colori, testi, disegni, immagini - materiale tratto interamente dai suoi libri e fascicoli, pensati soprattutto a sostegno della didattica degli insegnanti delle elementari – si snoda un percorso dalle origini alla modernità, che parte da “l’evento più importante della storia dell’uomo: l’invenzione del pane in Egitto seimila anni fa” e arriva a “Hitler che fece della fame un’arma di guerra”, passando per l’Italia contadina di inizio ‘900, con la sua “mappa dei prodotti della terra regione per regione” destinata a sparire nelle aree urbane (“gli attuali quartieri alla periferia di Roma erano pascoli per la transumanza delle greggi”). Un progredire che però non ha risolto la grande questione: “Il problema fondamentale rimane quello dell’equa distribuzione. Sulla faccia della Terra l’espressione ‘morire di fame’ ha ancora un tragico senso”. Parole che sembrano scritte oggi e che invece sono ricavate da un dattiloscritto di Manzi di 40 anni fa, il cui originale è conservato presso l’archivio del ‘Centro Manzi’, nell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

 

Dunque, una mostra che mette in evidenza l'attualità del messaggio di Manzi il quale, con la passione del divulgatore scientifico e l’essenziale scrittura giornalistica, raccontava ai bambini negli anni '70 e '80 la meravigliosa avventura dell’uomo contro la fame, spiegando la storia dell’alimentazione, dei cibi e delle trasformazioni dell'ambiente. Un approccio ancora oggi attuale, che aiuta a capire come il problema della fame sia alla base di uno stabile processo di pace, di sviluppo, di costruzione di una comunità con diritti garantiti e esigibili.

Immagino Alberto Manzi...

di Roberto Farné, pedagogista, vicedirettore del dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Alma Mater Studiorum Università di Bologna.


Immagino Alberto Manzi con la sua classe di bambini in cerchio, fogli e matite a disposizione, come era solito fare quando iniziava una di quei dialoghi maieutici che potevano andare avanti a tempo indeterminato. Lui poneva una domanda e invitava i bambini a rispondere, uno dopo l’altro senza un ordine prestabilito, ognuno doveva intervenire con la sua ipotesi, o correggendo quella di un compagno e quando si arrivava ad una risposta che poteva essere condivisa ecco che...

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Alberto Manzi e l'educazione alimentare

di Andrea Segrè, professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata, Alma Mater Studiorum Università di Bologna


Cosa direbbe oggi il maestro Manzi su come viene “trattato” il cibo a scuola e in tv? Probabilmente si stupirebbe nel constatare che l’educazione alimentare non rientra nei programmi scolastici e che gli oltre 70 format televisivi che girano nei canali televisivi sono perlopiù competizioni culinarie, molto virtuali e poco virtuose. Nell’anno di Expo “Nutrire il pianeta” il cibo è al centro del mondo, ma il mondo del cibo non riesce a dare risposte concrete ai problemi alimentari del pianeta.

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