L'Assemblea legislativa a Expo

Nutrire il pianeta alimenta la pace

L'albero della partecipazione

DA CERVIA A EXPO 2015 – DISEGNAMO LE TUE IDEE

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Il 30 luglio, con una iniziativa aperta al pubblico di Expo, chiunque potrà appendere all’Albero della partecipazione le proprie idee su cibo, diritti e sostenibilità, idee che prenderanno forma… e disegno grazie alle vignette originali realizzate in tempo reale da Agata Matteucci, disegnatrice e fumettista bolognese. Una copia della vignetta verrà regalata a chi ha proposto l’idea rappresentata, l’originale andrà a comporre una parete, una sorta di tappeto visivo composto da tutte le vignette che ‘vestirà’ le pareti del padiglione della Kip international school.img

L’Albero della partecipazione che l’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna pianterà a Expo 2015, nasce nel Comune di Cervia da un’idea scaturita nell’ambito dei percorsi di partecipazione dell’Ecomuseo del Sale e del Mare del centro costiero.

Simbolicamente realizzato in cartone, è stato montato spoglio durante l’esposizione ‘Ti Racconto Una Cosa’, nella quale i cervesi e gli amanti della località romagnola hanno raccontato storie legate a oggetti personali, rievocando tempi e ricordi della propria vita. Ogni visitatore, cittadino e turista, ha contribuito a far “fiorire” l’albero – posto al centro dell’area espositiva - scrivendo il proprio pensiero su un fiore e/o una o più foglie, appendendolo poi sui rami. Il tema e la domanda base era: “Cosa rende Cervia un luogo unico e diverso dagli altri?”.

L’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Cervia è rientrata nel sostegno al progetto “Mappa di paesaggio, un nuovo strumento di comunità per un sostenibile sviluppo del territorio”, promosso dal Gruppo culturale civiltà salinara e sottoscritto da una rete di associazioni e realtà locali. Un progetto realizzato con il sostegno della Legge regionale sulla partecipazione (L.r. n. 3/2010).

Anche per questo l’Assemblea legislativa ha deciso di piantarlo all’Expo di Milano: per farne la pianta che testimonia dei tanti percorsi partecipativi nati in Emilia-Romagna in seguito all’approvazione della legge nel 2010.

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