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  • Pagina StrutturataLegge europea regionale 2021

    Nella seduta del 12 maggio l'Assemblea legislativa ha approvato la legge regionale 20 maggio 2021, n. 4 “Legge europea per il 2021” che adegua l’ordinamento regionale alle disposizioni europee in materia di prestazione energetica nell’edilizia ed efficienza energetica, gestione dei Siti della Rete natura 2000, mercato interno dell’energia elettrica, sicurezza contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti e mobilità sostenibile. L’esame della legge europea regionale per il 2021 è avvenuto contestualmente al progetto di legge collegato divenuto poi la legge regionale 20 maggio 2021, n. 5 “Disposizioni collegate alla legge europea 2021 – Abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali” che, al fine di semplificare il sistema normativo regionale e in attuazione del principio di miglioramento della qualità della legislazione, dispone l'abrogazione di 31 leggi e 2 singole disposizioni normative regionali. I portatori di interesse sono stati ascoltati in occasione dell’udienza conoscitiva svolta il 7 aprile 2021 dalla Commissione referente I Bilancio Affari generali ed istituzionali. L’esame dei progetti di legge ha poi coinvolto tutte le altre Commissioni assembleari che si sono espresse con un parere alla Commissione I per le parti di competenza. Relatore: consigliere Gianni Bessi. Relatore di minoranza: consigliera Maura Catellani. L’iter dei progetti di legge ha accompagnato lo svolgimento della Sessione europea 2021 che si è conclusa in Aula l’11 maggio con l’approvazione della risoluzione oggetto assembleare 3328.
  • ER Portlet PageLidia Olla in Cardillo narrata da Antonella Bonasoni

    Lidia, 67 anni, aveva una figlia ed abitava a Cagliari con suo marito. Insieme a lui era partita per raggiungere la sorella in Trentino. Il 2 agosto erano nella sala d’aspetto della stazione di Bologna dove avrebbero dovuto trascorrere due ore in attesa del treno. Il signor Cardillo, dopo essersi tolto la giacca ed averla appoggiata sulla sedia accanto alla moglie, uscì per andare a controllare l’orario di arrivo del treno. Fece appena in tempo a varcare la porta che lo scoppio della bomba lo ferì gravemente. Ma Lidia, rimasta all’interno della sala, morì.
  • ER Portlet PageMario Sica narrato da Nadia Masetti

    Mario, 44 anni, era nato a Roma ed era un avvocato specializzato in diritto del lavoro. Dopo aver lavorato alla Fiat di Torino, era stato assunto all’Atc, l’azienda di trasporti di Bologna, città in cui si era trasferito con la moglie ed i tre figli. Il 2 agosto era andato in stazione per accogliere la madre che arrivava da Roma: la bomba scoppiò mentre era sul marciapiede del primo binario.
  • ER Portlet PageRomeno Ruozi narrato da Giuseppina Di Battista

    Romeo, pensionato, 54 anni, veniva da Reggio Emilia, aveva vissuto a Trieste ma abitava a Bologna da 5 anni. Sposato, aveva tre figli: due grandi sposati e residenti in altre città ed una ragazza di 14 anni che viveva con i genitori. Si trovava in stazione proprio per accogliere la figlia sposata che veniva a prendere la sorella più piccola per le vacanze estive. Il treno doveva arrivare alle 11,58 ma Romeo era andato in stazione con largo anticipo, come sua abitudine. Lo scoppio della bomba lo uccise. Il genero lo riconobbe dalla fede che portava al dito.
  • ER Portlet PageLina Ferretti in Mannocci narrata da Luisa Sovieni

    Lina, 53 anni, era nata a Peccioli di Pisa, ma abitava a Livorno con suo marito Rolando, che fu ferito nella strage. Lei casalinga, con una predilezione per la lettura, lui operaio FS, avevano due figli. Quel giorno era proprio con Rolando alla stazione di Bologna ad aspettare la coincidenza che li avrebbe portati a Brunico per una breve vacanza offerta dalla suocera che aveva vinto al lotto. Dovevano partire il 3 agosto, ma si liberò una camera e la padrona della pensione aveva offerto loro un giorno in più di vacanza. Alle 10,25 Lina era nella sala d’aspetto, seduta ad un tavolo, e rivolgeva le spalle alla bomba. Fu riconosciuta, con fatica, da suo cognato Loriano il giorno successivo.
  • ER Portlet PageVito Ales narrato da Filippo Santi

    Aveva 20 anni e un diploma come operaio specializzato, in attesa di trovare un lavoro stabile, Vito, di Piana degli Albanesi, Palermo. Quel 2 agosto stava andando a Cervia, sulla riviera, dove, come sempre, avrebbe lavorato in una pensione. Aveva perso la coincidenza per la città romagnola per un ritardo e quindi stava aspettando il treno successivo camminando sul marciapiede del primo binario dove fu ucciso dall’esplosione.
  • ER Portlet PageVito Diomede Fresa narrato da Antonio Pastore

    Vito, 62 anni, era di Bari, sposato con Errica Frigerio e aveva due figli. Era un medico impegnato nella ricerca sul cancro, direttore dell’Istituto di patologia generale alla facoltà di medicina. Era partito con moglie e figlio venerdì primo agosto con il treno per evitare il traffico sull’autostrada. Il 2 agosto erano in stazione e lo scoppio della bomba li uccise. Della famiglia rimase solo la figlia che non era partita assieme ai genitori e al fratello.
  • ER Portlet PageErrica Frigerio narrata da Patrizia Carata

    Insegnava lettere all’istituto geometri di Bari, Errica, 57 anni, sposata con Vito. Avevano due figli: una ragazza e un ragazzo di 14 anni. Venerdì primo agosto assieme al marito e al figlio Cesare erano partiti per una vacanza con il treno per evitare il traffico sull’autostrada. Il 2 agosto erano in stazione e lo scoppio li uccise. Della famiglia rimase solo la figlia che non era partita assieme ai genitori e al fratello.
  • ER Portlet PageFrancesco Cesare Diomede Fresa narrato da Michele Motola

    Francesco aveva 14 anni, era di Bari e, assieme al papà Vito e alla mamma Errica, era partito per una vacanza venerdì primo agosto con il treno per evitare il traffico sull’autostrada. Il 2 agosto erano in stazione e lo scoppio della bomba li uccise. Della famiglia rimase solo la figlia che non era partita assieme ai genitori e al fratello.
  • ER Portlet PageAntonio Montanari narrato da Clarissa Ronchi

    Antonio era di Santa Maria Codifiume di Ferrara, aveva fatto il mezzadro ed era in pensione. Da molti anni viveva a Bologna con la moglie con la quale era sposato dal 1920 ed aveva due figli. Leggeva fumetti ma aveva soprattutto la passione delle carte: era un vero “asso” a briscola. La mattina del 2 agosto era andato in autostazione per informarsi su alcuni orari e stava per prendere l’autobus vicino alla stazione per tornare a casa. Con l’esplosione venne scaraventato a terra e ferito. Un amico che passava di lì per caso lo accompagnò immediatamente in ospedale, dove Antonio morì. Con i suoi 86 anni è la vittima più anziana della strage.
  • ER Portlet PageLuca Mauri narrato da Alessandro Bignami

    Luca avrebbe frequentato la prima elementare a settembre. Viveva con la mamma Anna Maria e il papà Carlo a Tavernola,una frazione di Como, ed era partito con loro in auto verso Marina di Mandria, a Taranto, per una vacanza. Giunti nei pressi di Bologna ebbero un incidente automobilistico: illesi ma l’auto si guastò. Per questo venne lasciata da un meccanico a Casalecchio di Reno e la famiglia Mauri decise di prendere il treno. Il 2 agosto arrivarono in stazione poco prima dell’esplosione che li uccise.
  • ER Portlet PageAnna Maria Bosio narrata da Eleonora Landi

    Anna Maria, 28 anni, era una maestra e viveva con il marito Carlo e il figlio Luca a Tavernola, una frazione di Como. Venerdì primo agosto erano partiti in auto verso Marina di Mandria, a Taranto per una vacanza. Giunti nei pressi di Bologna ebbero un incidente automobilistico: illesi ma l’auto si guastò. Per questo venne lasciata da un meccanico a Casalecchio di Reno e la famiglia Mauri decise di prendere il treno. Il 2 agosto arrivarono in stazione poco prima dell’esplosione che li uccise.
  • ER Portlet PagePaolino Bianchi narrato da Romano Trerè

    Paolino aveva 50 anni, lavorava come muratore in una cooperativa agricola e viveva in provincia di Ferrara a Castello di Vigarano Mainarda. Tutti gli anni si recava ad Arco di Trento, sul Garda, per trascorrere una settimana con un’amica molto cara: era l’unica distrazione che si concedeva. Sabato 2 agosto era partito prestissimo ed era andato a Bologna per prendere il treno che lo avrebbe portato verso la sua destinazione. La bomba scoppiò mentre era in stazione.
  • ER Portlet PageViviana Bugamelli in Zecchi narrata da Jonathan Ferramola

    Viviana aveva 23 anni, era di Bologna. Da pochi mesi si era sposata con Paolo e aveva appena annunciato di aspettare un bambino. Vivevano a San Lazzaro di Savena con i suoi genitori. Il 2 agosto erano entrambi in stazione per acquistare i biglietti per il treno e per il traghetto che li avrebbe portati in Sardegna all’inizio di settembre. Lo scoppio li uccise entrambi.
  • ER Portlet PageCarlo Mauri narrato da Claudio Gaborin

    Carlo, 32 anni, perito meccanico, era partito in auto con la moglie e il figlio per una vacanza verso Marina di Mandria a Taranto. Vivevano a Tavernola, una frazione di Como. Venerdì primo agosto giunti a Bologna ebbero un incidente automobilistico: illesi ma l’auto si guastò. Per questo venne lasciata da un meccanico a Casalecchio di Reno e la famiglia Mauri decise di prendere il treno. Il 2 agosto arrivarono in stazione poco prima dell’esplosione che li uccise.
  • ER Portlet PagePaolo Zecchi narrato da Lorenzo Vacchi

    Paolo aveva 23 anni, era figlio unico, era nato a Bologna. Da pochi mesi si era sposato con Viviana che aveva la sua stessa età e che aveva appena annunciato di aspettare un bambino. Il 2 agosto erano entrambi in stazione per acquistare i biglietti per il treno e per il traghetto che li avrebbe portati in Sardegna all’inizio di settembre. Lo scoppio li uccise entrambi.
  • ER Portlet PageMirco Castellaro narrato da Mirca Buttazzi

    Mirco, 33 anni, veniva da Pinerolo in provincia di Torino, ma aveva a lungo vissuto a Frossasco dove il padre era stato sindaco. Era capoufficio presso la ditta Vortex Hidra e risiedeva a Ferrara con la moglie e il figlio di sei anni. Aveva appena comprato una barca in società con un amico per avviare un’attività turistica. Quell’estate del 1980 doveva fare un po’ di rodaggio in Sicilia. Ma diversi imprevisti fecero sì che Mirco ritardasse la partenza: il 2 agosto era in stazione e lo scoppio della bomba lo uccise.

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