Antonio Montanari narrato da Clarissa Ronchi

Antonio era di Santa Maria Codifiume di Ferrara, aveva fatto il mezzadro ed era in pensione. Da molti anni viveva a Bologna con la moglie con la quale era sposato dal 1920 ed aveva due figli. Leggeva fumetti ma aveva soprattutto la passione delle carte: era un vero “asso” a briscola. La mattina del 2 agosto era andato in autostazione per informarsi su alcuni orari e stava per prendere l’autobus vicino alla stazione per tornare a casa. Con l’esplosione venne scaraventato a terra e ferito. Un amico che passava di lì per caso lo accompagnò immediatamente in ospedale, dove Antonio morì. Con i suoi 86 anni è la vittima più anziana della strage.

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