Una casa per la Famiglia K, la buona pratica di Piazza Grande

18.02.2013

Una casa per la Famiglia K, la buona pratica di Piazza Grande

La famiglia K avrà presto una casa. Grazie alle donazioni ricevute in questi mesi a seguito della campagna di raccolta fondi lanciata da Piazza Grande, in soli 32 giorni, sono stati raccolti ben 7.757 euro. La storia della Famiglia K ha toccato la sensibilità di molti riuscendo a raggiungere un ottimo risultato. Ma cos'era successo?

Il 4 dicembre 2012, in piena emergenza freddo, per la prima volta a Bologna, dei bambini sono stati costretti a vivere in un dormitorio. Sono i figli di una coppia di immigrati pakistani, di quella che, per questioni di privacy, è stata nominata "Famiglia K".

Complice la crisi, il padre, che aveva trovato un lavoro e una casa in cui vivere con la moglie e i quattro figli, si era improvvisamente trovato senza quell'unica entrata di denaro, e senza una casa in cui vivere. Per qualche tempo la famiglia K ha trovato ospitalità presso un parente, poi in un parco della città. Ad ottobre, grazie all'intervento dei servizi sociali, la madre e i figli sono stati accolti in un albergo di Bologna, mentre il padre ha continuato a dormire per strada.

Per aiutare la famiglia K a pagare l'affitto, l'associazione "Amici di Piazza Grande", che da anni lavora nell’ambito dell’esclusione sociale per dare assistenza alle persone senza dimora, per difenderne i diritti, per favorirne il reinserimento all’interno della società, aveva avviato una raccolta fondi. L'obiettivo è ormai raggiunto.

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