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Himmler ordina la distruzione del ghetto di Varsavia
Il 16 febbraio 1943, Himmler ordinò a Friedrich Wilhelm Krüger – capo supremo delle SS e della polizia nel Governatorato generale di Polonia – di procedere alla completa cancellazione del ghetto di Varsavia. L’ordine non contiene alcun riferimento diretto ai disordini verificatisi nei giorni 18-21 gennaio. Himmler potrebbe aver preso la sua decisione, riflettendo solo su quanto aveva visto personalmente, durante la sua visita a Varsavia il 9 gennaio.
Il problema delle armi
Nel marzo 1943, l’Organizzazione Ebraica di Combattimento aveva ormai convinto la maggior parte degli ebrei di Varsavia a resistere. Allorché i tedeschi chiesero agli operai della fabbrica di spazzole di presentarsi alla stazione, per essere trasferiti, su 3600 si presentarono in 30. Il principale problema pratico, però, riguardava le armi. Le insistenti richieste inoltrate al comando della resistenza nazionalista polacca restarono, in pratica, senza risposta, anche dopo l’inizio della rivolta.
Il rapporto Stroop
Riportiamo le pagine conclusive del rapporto con cui il generale Stroop tenne informato il suo diretto superiore a Cracovia, l’Obergruppenführer Krüger, degli sviluppi della repressione a Varsavia. Corredato di fotografie, l’intero rapporto venne poi spedito da Krüger a Berlino.
Zoom immagine
Polonia, 13 luglio 1943. Tsvi Nusbaum viene arrestato, a Varsavia, al Polski Hotel. La foto fa parte del dossier fotografico inviato a Berlino da Jürgen Stroop, l’ufficiale incaricato di reprimere la rivolta del ghetto. In realtà, però, pare che l’immagine sia stata scattata qualche mese più tardi, in un altro quartiere della capitale polacca.

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