Himmler ordina la distruzione del ghetto di Varsavia

Il 16 febbraio 1943, Himmler ordinò a Friedrich Wilhelm Krüger – capo supremo delle SS e della polizia nel Governatorato generale di Polonia – di procedere alla completa cancellazione del ghetto di Varsavia. L’ordine non contiene alcun riferimento diretto ai disordini verificatisi nei giorni 18-21 gennaio. Himmler potrebbe aver preso la sua decisione, riflettendo solo su quanto aveva visto personalmente, durante la sua visita a Varsavia il 9 gennaio.

Per ragioni di sicurezza Le ordino di distruggere il ghetto di Varsavia dopo aver trasferito da là il campo di concentramento. Al tempo stesso tutte le parti di costruzioni e i materiali di ogni genere riutilizzabili devono venir preservati.

La distruzione del ghetto e il trasferimento del campo di concentramento sono indispensabili perché altrimenti non riusciremmo a ridurre Varsavia alla calma e finché esisterà il ghetto sarà impossibile eliminare la criminalità. Un piano generale per la distruzione del ghetto dovrebbe venirmi sottoposto; in ogni caso, dobbiamo arrivare a una situazione in cui l’area residenziale, che consta attualmente di 500 000 Untermenschen [= sottouomini – n.d.r.] e che è sempre stata poco conveniente per i tedeschi, sparirà e la città di Varsavia, col suo milione di abitanti, da sempre un centro di agitazione e di ribellione, dovrebbe ridursi di dimensioni.

(I.Gutman, Storia del ghetto di Varsavia, Firenze, Giuntina, 1996, p. 138. Traduzione di P. Buscaglione e C. Candela)

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