L'esclusione dalle piscine pubbliche

Il 25 luglio 1935, senza aver ricevuto alcuna direttiva dall’alto, di propria iniziativa il sindaco di Dortmund pubblicò un annuncio con il quale si vietava agli ebrei l’ingresso nelle piscine della città. E’ il segnale di un’atmosfera: fra gli attivisti della NSDAP, l’antisemitismo andava crescendo. Per compiacere questa importante componente di nazisti desiderosi di gesti clamorosi, Hitler, in settembre, avrebbe ordinato la promulgazione delle Leggi di Norimberga.

A seguito di vari spiacevoli incidenti e in considerazione del fatto che la stragrande maggioranza dei membri della nostra comunità nazionale tedesca non sopporta la presenza di ebrei, ho proibito agli ebrei l’uso di tutte le piscine pubbliche, dei bagni pubblici coperti, dei solari pubblici. In tutti questi impianti verranno apposti dei cartelli di avviso con la seguente scritta: L’ACCESSO A QUESTI IMPIANTI È PROIBITO AGLI EBREI.

(S. Friedländer, La Germania nazista e gli ebrei. Volume I: Gli anni della persecuzione, 1933-1939, Milano, Garzanti, 1998, p. 130. Traduzione di S. Minucci)

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