Approfondimenti

I falsi protocolli dei savi anziani di Sion
Confezionato intorno al 1902, l’opuscolo denominato Protocolli dei savi anziani di Sion denuncia un presunto complotto ordito dagli ebrei, per conquistare il potere a livello mondiale. Gli strumenti utilizzati sono i più diversi: il capitalismo, lo sfruttamento della classe operaia, il socialismo, la libertà di parola e di stampa... In una parola, qualsiasi elemento tipico della società moderna era presentato come una diabolica invenzione ebraica, introdotta per scalzare l’autorità dello zar e degli altri sovrani cristiani.
Il Times di fronte ai protocolli
Di fronte ad un evento terrificante come la rivoluzione bolscevica, la borghesia di tutta l’Europa si mostrò incline a spiegazioni fantasiose e irrazionali. L’8 maggio 1920, sul giornale londinese Times, apparve un lungo articolo dedicato ai Protocolli dei savi anziani di Sion. Secondo l’autore, quanto accaduto in Russia sembrava essere stato profetizzato con largo anticipo nel testo. La rivoluzione pareva il frutto di un piano diabolico progettato nei minimi dettagli. Dunque – lasciava intendere l’articolo – i Protocolli erano autentici.
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Monaco di Baviera, 1937-1938. Manifesto della mostra antisemita L’eterno ebreo. Il frustino sta ad indicare che, per i nazisti, l’obiettivo degli ebrei era il dominio del mondo. Come strumenti, usavano in maniera intercambiabile sia l’oro (cioè la finanza e il capitalismo) sia il comunismo. Nell’estate 1938, una mostra simile fu allestita anche a Vienna.

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