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Germania, 1930: un paese sull'orlo della guerra civile
La crisi economica e la crescita della disoccupazione convinsero molti dirigenti comunisti dell’imminente collasso del sistema capitalistico, prologo della rivoluzione mondiale. In Germania, la tensione era altissima e gli scontri violenti divennero ordinaria amministrazione. I comunisti, tuttavia, sottovalutarono la forza del partito nazista: anzi, a volte, concentrarono maggiormente la loro rabbia contro i socialdemocratici, piuttosto che contro i seguaci di Hitler. La vittoria elettorale della NSDAP e la concessione a Hitler dell’incarico di cancelliere colse la sinistra tedesca impreparata e divisa, in un momento di estrema debolezza politica. Intorno al 1930, Margarete Buber Neumann era impegnata a tempo pieno come militante nel partito comunista tedesco (KPD).
Il discorso inaugurale di F. D. Roosevelt
Il presidente americano F. D. Roosevelt pronunciò il suo discorso di inizio mandato il 4 marzo 1933. La crisi economica era al massimo della sua violenza e Hitler era già al potere da circa un mese. Entrambi gli statisti capirono che la crisi del Ventinove andava aggredita con procedure eccezionali: lo Stato, quindi, doveva assumersi precise responsabilità di guida economica. Tuttavia, l’intervento dello Stato tedesco nella dinamica economica consistè innanzitutto in commesse militari, in vista di una guerra d’espansione contro l’URSS. Pur adottando, di fatto, una ricetta economica simile, il punto di vista di Roosevelt resta di matrice democratica, del tutto diverso da quello hitleriano.
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Germania, 1930. Manifestazione comunista.

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