Approfondimenti
- L'antisemitismo dei gesuiti
- Secondo i gesuiti di Civiltà Cattolica, la Rivoluzione francese era una sorta di condensato di tutti gli errori moderni e il segnale più evidente che, dietro l'intero movimento, stavano gli ebrei. Infatti, in nome dei diritti dell'uomo e del cittadino (cioè del principio di uguaglianza, secondo cui tutti gli uomini e tutti i cittadini devono godere dei medesimi diritti, oltre ad avere i medesimi doveri) l’Assemblea Nazionale Costituente aveva proclamato nel 1791 la completa eliminazione di ogni restrizione civile e giuridica nei confronti degli israeliti. Per i gesuiti, il loro obiettivo era quello di scalzare le fondamenta cristiane della società europea: senza fede, essa sarebbe caduta nelle grinfie del giudaismo, prima di sprofondare nelle barbarie del socialismo. L’articolo che riportiamo fu pubblicato nel 1890.
- Le riflessioni di un ebreo tedesco
- Nel 1933, Viktor Klemperer era un prestigioso docente di letteratura francese a Dresda. Avendo sposato una donna ariana, durante la guerra non venne deportato, ma subì comunque vari provvedimenti restrittivi e numerose angherie, negli anni del Terzo Reich. I suoi diari sono una testimonianza insostituibile, per comprendere dall’interno i sentimenti degli ebrei tedeschi, molti dei quali si erano pienamente integrati nella società della Germania imperiale e in quella della Repubblica di Weimar. Il passo che riportiamo fu scritto nel gennaio 1939. Malgrado l’inasprirsi delle misure naziste, Klemperer continuava a sentirsi tedesco e a non condividere gli ideali dei sionisti.
- Zoom immagine
- Germania, anni Venti. Cartolina postale che attribuisce la rivoluzione del 9 novembre 1918 (e quindi la sconfitta della Germania, nella prima guerra mondiale) agli ebrei.