Approfondimenti

La lotta contro la guerriglia boera in Sud Africa
Nel loro sforzo di schiacciare la guerriglia dei boeri, a partire dal 1901 l’esercito inglese fece ricorso ai sistemi più spietati. Ad esempio, ai negozianti fu vietato di vendere cibo e prodotti alimentari alle famiglie di coloro che si erano uniti all’esercito boero clandestino; oppure, si procedeva alla distruzione di case e di fattorie. Infine, si decise di deportare il maggior numero possibile di civili in appositi concentration camps. Il brano seguente è tratto dalla testimonianza stesa nel 1902-1903 da Mrs. Reeler, moglie di un giudice boero che si era unito ai commandos, cioè alle forze di resistenza.
Il proclama del generale Valeriano Weyler Y Nicolau
Pare che l’idea di rinchiudere grandi masse di soggetti potenzialmente ostili sia venuta al generale spagnolo Valeriano Weyler y Nicolau, impegnato a reprimere la rivolta di Cuba. Il suo proclama del 17 febbraio 1896 assume una specie di valore programmatico.
La relazione Proctor
Weyler si proponeva di troncare ogni rapporto tra popolazione cubana e guerriglieri, al fine di garantire all’esercito spagnolo il pieno controllo del territorio. Il risultato dell’intera operazione fu l’internamento di migliaia di persone (forse 400.000) in strutture che a noi sono molto familiari, ma che per l’epoca erano un’assoluta novità. Si noti la presenza combinata di due invenzioni moderne come il filo spinato e la ferrovia. È possibile che il brutale sistema creato da Weyler abbia prodotto circa 100.000 vittime (1 su 4 di tutti i reconcentrados), soprattutto fra i bambini.
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Isole Filippine, 1898. Soldati statunitensi impegnati in azione, contro i guerriglieri.

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