La delegazione a Smara, la medicina è in mano alle donne
06.03.2017
SMARA - Un dispensario materno infantile, la visita alle case ricostruite dopo l’alluvione di ottobre 2015, la consegna delle capre donate alle famiglie più povere. Sono queste le tappe che hanno segnato la mattinata della delegazione ufficiale in visita ai campi profughi Saharawi. E questa è Smara, una delle cinque wilaya dove vivono i Saharawi: deserto, sabbia e piccole case costruite (ora) con strutture più leggere che permettano di camminare su un pavimento non di fango. Prende il nome dalla Smara del Sahara occidentale, luogo dove non torna più nessun Saharawi da oltre 20 anni. E’ dal 1992 che il popolo del deserto aspetta un referendum di autodeterminazione che ancora non c’è stato per poter tornare nelle proprie terre.
Per l'Emilia-Romagna, che in questi giorni è nel Sahara occidentale con una delegazione dell'Assemblea legislativa, è Parma a siglare il patto d'amicizia con la wilaya di Smara. Per il comune ducale c'è la firma dell'Assessore Gabriele Folli assieme a quella del governatore di Smara, Aabeida Cheij. La Regione Emilia-Romagna sostiene dal 1999 la causa Saharawi sia politicamente, sia con i progetti sostenuti anche da numerose associazioni emiliano-romagnole, come ricordano i due consiglieri Barbara Lori e Yuri Torri, accolti dal rappresentante del Polisario, il movimento indipendentista Saharawi. “La vostra visita rappresenta un’iniezione di coraggio per noi” spiega Abeih Salh, il parlamentare responsabile del gemellaggio, “vogliamo credere che una speranza per risolvere pacificamente la questione Saharawi ci sarà”.
Il dispensario ginecologico-materno di Smara è stato ricostruito dopo il 2015 grazie alla Regione Emilia-Romagna – come si legge anche sull’insegna all’ingresso- che ha anche finanziato, con il coordinamento del Comune di Ravenna, la formazione del personale medico, che appartiene all’Unione donne Saharawi. L’associazione El Ouali di Bologna e 1514 di Padova hanno invece acquistato con 4.000 euro le 40 capre che verranno distribuite alle famiglie più povere di Smara. Tutte le associazioni emiliano-romagnole hanno raccolto fondi per permettere agli abitanti della wilaya di acquistare materiale per costruire le nuove case.
(Corrispondenza di Francesca Mezzadri)