Verso nuove forme d’affido

11.06.2014

Verso nuove forme d’affido

“Verso nuove forme di affido. Tra convenzione internazionale e diritto dei bambini ad avere una famiglia: il Ddl n. 1589, ratifica della Convenzione dell’Aja del 1996 sulla responsabilità genitoriale”: questo il titolo del convegno svoltosi venerdì 6 giugno a Firenze presso l’Auditorium del Consiglio regionale. Organizzato dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Toscana Grazia Sestini, in collaborazione con l’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia (Aimmf) e l’Istituto degli innocenti, il seminario ha messo al centro del dibattito un tema di grande attualità: la ratifica della Convenzione dell’Aja del 1996 sulla responsabilità genitoriale e la protezione dei minori.

 

Già ratificata da tutti gli Stati europei ad eccezione di Italia e Belgio, la Convenzione è un Trattato internazionale che nasce con l’intento di rafforzare la protezione dei minori a livello internazionale ed evitare conflitti fra i diversi sistemi giuridici. Dopo oltre quindici anni, nel 2013 ha preso il via anche nel nostro Paese il faticoso iter di approvazione della legge di ratifica ma molti restano i nodi scoperti. Il disegno di legge 1589, già licenziato dalla Commissione Esteri e Giustizia, introduce infatti nuove e diverse forme di affido fra cui la Kafalah, un istituto previsto negli ordinamenti di matrice giuridica islamica rispetto al quale non esiste nel nostro Paese un approccio univoco. E’ quanto evidenziato dalla presidente del Tribunale per i minorenni di Firenze Laura Laera che nel suo intervento ha ripercorso gli aspetti salienti del ddl evidenziando i passaggi di maggiore complessità. L’intervento del Parlamento italiano, ha precisato il presidente Aimmf Luciano Spina, è necessario e urgente ma ha un senso solo se al diritto dei più piccoli non è anteposto quello degli adulti. Dello stesso avviso anche la presidente della Commissione Adozioni internazionali Silvia Della Monica che ha illustrato il programma di azioni della Commissione, primo tra tutti quello di trattare le adozioni internazionali non come tema di politica estera ma di tutela dei diritti umani.

 

Ai lavori del seminario è intervenuto anche il giudice del Tribunale per i minorenni di Roma e vicepresidente Aimmf Claudio Cottatellucci che ha fatto un’analisi approfondita del disegno di legge prima di lasciare spazio al confronto tra i rappresentati di alcune associazioni (Ciai, Cncm, Cifa, Aibi, Anfaa). Presenti anche i Garanti di Emilia-Romagna Luigi Fadiga e Veneto Aurea Dissegna. Fadiga ha espresso apprezzamento per l’iniziativa intrapresa dalla collega della Toscana che ha offerto “l’occasione per fare il punto su un tema molto caldo, in un momento in cui è stata calendarizzata ma non ancora iniziata la discussione alla Camera”.

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