Una commissione per l'infanzia

27.02.2014

Una commissione per l'infanzia

“I diritti di cittadinanza e i diritti sociali delle nuove generazioni acquistano piena visibilità e possono essere considerati in un approccio globale e unitario”. Così il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Luigi Fadiga, all’indomani dell’approvazione in Assemblea legislativa, avvenuta il 24 febbraio, della modifica e l’integrazione di competenze per tre commissioni permanenti, con cui la V Commissione acquisisce la titolarità della nuova delega su “Diritti delle nuove generazioni e rapporti con il Garante per l’infanzia e l’adolescenza”.

Proprio il Garante in occasione della seduta consiliare dello scorso novembre, propedeutica all’ assunzione della risoluzione per incentivare forme di tutela dei diritti dell’infanzia, aveva sottolineato la necessità di prevedere un ambito “politico” dedicato ad approfondire queste materie.

L’inserimento di queste nuove competenze, ha sottolineato il presidente della Commissione Giuseppa Pagani intervenendo in Aula, individua di fatto, analogamente a quanto succede in Parlamento ma senza prevedere l’istituzione di una commissione ad hoc, “un luogo esclusivo per i confronti che riguardano i diritti delle future generazioni garantendo un approccio integrato, superando il rischio di frammentazione tra sociale, sanità e educazione e restituendo una visione complessiva delle tematiche relative a infanzia e adolescenz”a.

L’Emilia-Romagna, ha sottolineato il consigliere, ha sempre riservato alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza un posto di primo piano: “Siamo infatti la prima Regione in Italia per spesa pro-capite per famiglie e minori da parte dei Comuni- rivendica-, l’offerta dei servizi per l’infanzia raggiunge la copertura più alta rispetto alle altre Regioni, ed il livello di dispersione scolastica, nonostante sia al di sopra degli obbiettivi dati dall’Unione Europea, è tra i più bassi in Italia.”

Positivo poi, ha concluso Luigi Fadiga, il collegamento strutturale del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, con la Commissione consiliare. Tale previsione, che porta ad individuare un referente specifico per l’attività del Garante contribuirà a rendere più fluidi ed efficaci i rapporti con l’Assemblea legislativa

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