"Una anagrafe per i minori fuori famiglia"

16.01.2014

Disegnare un quadro preciso del fenomeno dei minori collocati fuori famiglia – in comunità o in strutture residenziali – anche attraverso l’istituzione di un anagrafe nazionale. E’ questa l’esigenza manifestata dai Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza nel corso della Conferenza nazionale tenutasi a Roma il 13 gennaio scorso nella sede dell’Autorità nazionale. Intento raggiungibile anche attraverso l’istituzione di un’anagrafe nazionale dei minori fuori famiglia.

 

La difficile condizione dei minori nomadi è stato un altro degli argomenti portato all’attenzione della Conferenza. Dal confronto è emersa la necessità di un’azione integrata fra servizi socio-assistenziali, autorità giudiziaria e forze dell’ordine nella promozione e protezione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: un passo importante che renderebbe più efficace l’approccio e la gestione di queste problematiche. In questa direzione si sta muovendo il Garante nazionale: è infatti allo studio un nuovo protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno.

 

La formazione dei tutori volontari e la positiva esperienza in corso nella nostra regione è stata riferita dal Garante Luigi Fadiga, il quale ha portato all’attenzione dei colleghi l’esigenza che siano previste forme di rimborso delle spese sostenute dai tutori per l’esercizio della tutela. I lavori si sono chiusi con un monito dei Garanti ai mass media. In un comunicato stampa congiunto, la Conferenza ha richiamato coloro che operano nel mondo della comunicazione al pieno rispetto dei principi sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, per altro ribadita da diversi codici deontologici del mondo dell’informazione, come la Carta di Treviso e il Codice di autoregolamentazione tv e minori.

 

La Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è  un organismo previsto dalla legge istitutiva dell’Autorità nazionale (legge n. 112/2011) e ha il compito di promuovere linee comuni di azione in materia di tutela dei diritti dell’infanzia a livello regionale e nazionale e di favorire lo scambio di dati e di informazioni sulle condizioni delle persone di minore età. Si riunirà nuovamente il 28 maggio 2014.

Azioni sul documento