Affidamento dei minori e servizi sociali

23.01.2014

Affidamento dei minori e servizi sociali

Si è tenuto lo scorso 16 gennaio, presso la Sala Polivalente Guido Fanti dell’Assemblea legislativa regionale, il primo focus interregionale di discussione dei risultati della ricerca "L'istituto giuridico dell'affidamento al servizio sociale. Percezione, diffusione e interpretazione tra gli operatori delle istituzioni deputate alla protezione, cura e tutela dell'infanzia", promossa dai Garanti l’infanzia e l’adolescenza di Emilia-Romagna, Veneto e Lazio. Presenti all’incontro il Garante regionale Luigi Fadiga, il Pubblico Tutore del Veneto Aurea Dissegna, il Garante per l’infanzia della Regione Lazio Francesco Alvaro, copromotori della ricerca, Grazia Sestini Garante della Regione Toscana e alcuni dei rappresentanti delle categorie più direttamente coinvolte sul tema (magistrati, dirigenti e operatori dei servizi, avvocati).

 

Condotta dal Centro diritti umani dell’Università di Padova e dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, la ricerca ha preso in esame gli oltre 700 fascicoli pendenti presso i Tribunali per i minorenni di Bologna, Venezia e Roma, e portato alla realizzazione di oltre 100 interviste con l’obiettivo di analizzare la dimensione del fenomeno nei tre ambiti regionali interessati e approfondire le esperienze e le opinioni degli operatori sull’applicazione di questo istituto. Previsto nella legge istitutiva del Tribunale per i minorenni (art. 26, R.D. 1404/1934), l’istituto dell’affidamento al servizio sociale sembra lasciare ampi spazi di interpretazione e di applicazione alle istituzioni e agli operatori dei servizi che hanno competenza nella cura e nella protezione dei minori, spesso generando conflitti interpretativi e applicativi.

 

E’ questo il quadro che sembrerebbe emergere dal confronto realizzato lo scorso 16 gennaio dai promotori della ricerca. L’individuazione di linee comuni e condivise – ha detto il Garante Luigi Fadiga - pare dunque la strada da percorrere per permettere il superamento delle differenze, eventualmente chiedendo anche il necessario intervento su piano normativo. Questo e altri aspetti saranno discussi in occasione di alcune iniziative di diffusione sul territorio emiliano-romagnolo e in un convegno nazionale che si svolgerà a Roma nel mese di aprile.

 

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