Adozioni e legge, a lezione dal Garante

26.03.2014

Adozioni e legge, a lezione dal Garante

La possibilità di adozione, anche per quanto riguarda le coppie omosessuali, e i diritti tanto delle partorienti, comprese le donne straniere senza permesso dei soggiorno, quanto dei neonati, a partire da quello ad avere una famiglia.

 

Il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Luigi Fadiga si è confrontato con temi sicuramente di attualità nel corso dell’incontro con gli studenti del liceo Colombini di Piacenza, ulteriore tappa del percorso di educazione e sensibilizzazione sui diritti delle persone di minore età che rientra tra le priorità dell’attività del Garante nel 2014. I ragazzi hanno colto l’occasione anche per presentare un loro lavoro, condotto in collaborazione con l’Archivio di stato di Piacenza, sui casi di abbandono di neonati nella città di Piacenza, avvenuti tra il XVIII e il XIX secolo: una ricerca che Fadiga ha dichiarato di aver “particolarmente apprezzato”.

 

Gli alunni, riferisce lo stesso Garante, si sono mostrati molto interessati all’argomento “adozione”, sia per le coppie eterosessuali che in omosessuali . Il  Garante, nel rispondere alle loro domande, ha chiarito la distinzione tra il diritto del nato ad avere una famiglia e l’interesse dei coniugi adottandi alla genitorialità, e ha spiegato come questa diversa posizione soggettiva fra i due soggetti di diritto determini la complessità della procedura di adozione che mira a garantire una famiglia al minore che si trovi in una situazione di abbandono. Sulla domanda specifica circa la possibilità di adozione da parte di un omosessuale, il Garante ha sottolineato la necessità del rapporto di “coniugio” che, attualmente nella normativa italiana, è consentito solo fra persone di sesso opposto. In tal senso Fadiga ha ricordato però la recente pronuncia del Tribunale per i minorenni di Bologna che ha disposto l’affidamento temporaneo di una bambina a una coppia omosessuale, basandosi sulla preesistenza di un consolidato rapporto familiare.

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