Premio Sakharov per la libertà di pensiero: ecco i nomi dei sette candidati

24.09.2013

Premio Sakharov per la libertà di pensiero: ecco i nomi dei sette candidati

Edward Snowden, Malala Yousafzai, Reeyot Alemu e Eskinder Nega, Mikhail Khodorkovsky, i Bielorussi Ales Bialatski, Eduard Lobau e Mykola Statkevich, Erdem Gündüz, Ending Modern-Day Slavery: sono i nomi dei sette candidati al Premio Sakharov 2013 annunciati la settimana scorsa a Bruxelles.

La campagna e i "più noti"- Per la prima volta, tra i finalisti, c’è anche una campagna “Ending Modern-Day Slavery” per mettere fine alla tratta di esseri umani e al lavoro minorile. Tra gli altri nomi candidati al prestigioso premio assegnato ogni anno dal Parlamento europeo, alcuni sono poco noti al grande pubblico mentre altri hanno riempito le pagine delle cronache dei quotidiani internazionali negli ultimi mesi. Tra tutti spicca il nome di Edward Snowden, l’ex contractor della CIA che ha rivelato alla stampa numerosi dettagli dei programmi di sorveglianza dei governi statunitense e britannico. La sua candidatura è stata sostenuta dai gruppi parlamentari dei Verdi e della Sinistra unitaria. Un’altra candidata significativa è quella della pakistana Malala Yousafzai, la ragazza di 16 anni vittima di un agguato talebano nel 2012 durante il quale rimase gravemente ferita al viso e al collo, famosa nel suo paese per le sue campagne a favore del diritto allo studio per le donne. Malala Yousafzai è anche la più giovane candidata al premio Nobel per la pace.

Le vittime di governi antidemocratici- Reeyot Alemu e Eskinder Nega sono due giornalisti etiopi accusati e imprigionati dal proprio governo con l’accusa di terrorismo e attentato all’ordine costituzionale. Altre vittime di regimi antidemocratici sono i Bielorussi Ales Bialatski, Eduard Lobau e Mykola Statkevich, imprigionati per aver manifestato nel 2010 contro la rielezione del presidente Lukashenko.
Tra i candidati anche il magnate russo Mikhail Khodorkovsky, arrestato in seguito al fallimento della sua compagnia petrolifera Yukos nel 2005 per evasione fiscale, ma da molti ritenuto vittima del governo di Putin per le sue antipatie politiche nei confronti del presidente.
Il ballerino turco Erdem Gündüz è stato invece scelto dal Parlamento europeo per la sua partecipazione alle manifestazioni di Piazza Taxsim ad Istanbul la scorsa primavera. Il 34enne turco è stato definito lo “Standing Man” ovvero quella persona che durante i disordini di Istanbul ha manifestato in maniera pacifica stando fermo per diverse ore con le mani in tasca.

Il Premio- “Il Premio Sakharov è un messaggio di solidarietà e di riconoscimento a quegli uomini e a quelle donne che non sono stati piegati dalla paura e dalle intimidazioni e che hanno deciso di porre il destino del proprio Paese davanti al proprio” ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz durante la conferenza stampa dello scorso anno, quando furono premiati i dissidenti iraniani, il regista Jafar Panahi e l’avvocatessa Nasrin Sotoudeh.
Il nome del vincitore dell’edizione 2013 del Premio Sakharov verrà scelto dalla Conferenza dei Presidenti del Parlamento europeo nella seduta del 10 Ottobre e sarà invitato alla cerimonia di premiazione che si terrà a Strasburgo il 20 Novembre prossimo.

Gianfranco Coda

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