Premio Sakharov 2013 a Malala

10.10.2013

Premio Sakharov 2013 a Malala

La vincitrice- Malala Yousafzai, la ragazza sedicenne pakistana promotrice del diritto all’istruzione e vittima di un agguato talebano, è la vincitrice del Premio Sakharov 2013 assegnato dal Parlamento europeo per la libertà di pensiero. Definita dai talebani “simbolo degli infedeli e dell'oscenità”, è invece secondo le parole dell’Europarlamento Martin Schulz "una ragazza eroica" e la scelta del suo nome tra una rosa di ben 7 candidati è stata unanime.

Il sondaggio Europe Direct- Anche secondo il sondaggio condotto da Europe Direct Emilia-Romagna la vincitrice doveva essere proprio lei, Malala, la studentessa di Mingora che da quando aveva 13 anni rivendica sul suo blog il diritto allo studio per le ragazze come lei. Malala, nel sondaggio, ha ricevuto il 50% di voti, con un notevole stacco anche rispetto al secondo classificato, Edward Snowden, la “spia” che rivelato al mondo la stretta sorveglianza di alcuni programmi informatici americani, che ha ricevuto il 16% di voti. A seguire, con l’11% di voti il ballerino turco Erdem Gunduz, lo standing man di Piazza Taxsim ad Istanbul.

La storia di Malala- Un bel premio per Malala che invece, esattamente il 9 ottobre dello scorso anno, è stata colpita da dei proiettili in viso e sul collo dagli stessi talebani, mentre tornava a casa in bus. La ragazza ha rischiato la vita ed è stata ricoverata prima nell’ospedale di Peshavar e in seguito a Londra. I proiettili hanno rischiato di sfigurarla, ma ora, grazie alle cure ricevute e dopo mesi di ricovero, il suo viso è tornato come prima. E anche le sue battaglie non si sono fermate, anzi. Mentre era ricoverata a Londra, Malala ha scritto un libro (“Io sono Malala. La mia battaglia per la libertà e l’istruzione delle donne”) e non ha mai smesso di battersi per il diritto ad un’istruzione estesa a tutti. A cominciare da sua madre che è analfabeta, come la maggior parte delle donne del suo paese. Per il suo impegno la sedicenne è anche la più giovane candidata al Premio Nobel per la Pace 2013.
Malala risiede tuttora a Londra ma conta di tornare presto nel suo paese per entrare in politica e difendere realmente gli interessi del popolo. A partire dall’istruzione per le bambine.

Francesca Mezzadri

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