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Hitler autorizza il programma di eutanasia
Il documento con cui Hitler incaricò Philip Bouhler e Karl Brandt di procedere all’eliminazione dei disabili tedeschi è decisamente insolito e particolare, sotto il profilo formale. Antedatato al 1° settembre 1939 (mentre invece, di certo, fu steso in ottobre), è scritto sulla carta da lettere privata di Hitler. Del resto, la Cancelleria del Führer era l’ufficio che si occupava delle richieste personalmente inoltrate a Hitler. Egli dunque non firmò una legge dello Stato, ma una lettera di incarico, destinata a restare segreta e riservata. Eppure, si trattava di un atto dotato di pieno valore legale: è l’ennesima riprova del caos amministrativo che regnava nel Terzo Reich.
Proganda in diretta a favore dell'eutanasia
Già prima della guerra i nazisti si sforzarono di diffondere l’idea secondo cui alcuni soggetti erano una zavorra superflua e dannosa. Quanto la società spendeva per mantenere queste bocche inutili, avrebbe potuto essere impiegato con assai maggior profitto in altri campi, militari o civili. Nel 1935, un libro di testo introdusse subdolamente questo tema in alcuni esercizi di matematica.
Il formulario per selezionare i malati da eliminare
Il principale strumento operativo di cui si servirono i nazisti per procedere all’Aktion T-4 fu un questionario standard, inviato a tutti i manicomi tedeschi. I primari erano invitati a compilarlo e a restituirlo il più in fretta possibile a Berlino (in Tiergartenstrasse 4). Il documento seguente fu addotto come prova al processo contro i responsabili delle uccisioni di Hadamar (dove furono uccise almeno 10 000 persone), celebrato a Francoforte sul Meno nel febbraio-marzo 1947.
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Polonia, 2000. La stazione di Sobibor.

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