Hitler autorizza il programma di eutanasia

Il documento con cui Hitler incaricò Philip Bouhler e Karl Brandt di procedere all’eliminazione dei disabili tedeschi è decisamente insolito e particolare, sotto il profilo formale. Antedatato al 1° settembre 1939 (mentre invece, di certo, fu steso in ottobre), è scritto sulla carta da lettere privata di Hitler. Del resto, la Cancelleria del Führer era l’ufficio che si occupava delle richieste personalmente inoltrate a Hitler. Egli dunque non firmò una legge dello Stato, ma una lettera di incarico, destinata a restare segreta e riservata. Eppure, si trattava di un atto dotato di pieno valore legale: è l’ennesima riprova del caos amministrativo che regnava nel Terzo Reich.

Timbro                                                                                                Berlino, 1 settembre 1939

Adolf Hitler

Il Reichsleiter [= Capo, investito di un potere valido su tutto il territorio del Reich – n.d.r.] Bouhler e il Dr. Med. Brandt sono incaricati, sotto la propria responsabilità, di estendere le competenze di alcuni medici da loro nominati, autorizzandoli a concedere la morte per grazia ai malati considerati incurabili secondo l’umano giudizio, previa valutazione critica del loro stato di malattia.

(A.Ricciardi von Platen, Il nazismo e l’eutanasia dei malati di mente, Firenze, Le Lettere, 2000, p. 26. Traduzione di M. Graziadei)

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