Lo scontro tra comunisti e socialdemocratici in Germania

La decisione operata dai ministri socialdemocratici tedeschi di accettare il contributo dei Corpi Franchi, nella repressione dell’insurrezione spartachista, scavò un fossato di odio tra i due partiti. In un testo pubblicato nel 1921, il dirigente sovietico Grigorij Zinov’ev individuava come il principale avversario da abbattere in Germania, non solo la borghesia, ma anche la socialdemocrazia.

Quando verrà finalmente la fine di tutto ciò? Quando mai il gigante, il proletario tedesco, scrollerà le spalle e si sbarazzerà di tutta questa ciurmaglia borghese che domina la punta della piramide? Sia maledetto, tre volte maledetto, il mondo capitalistico “civilizzato”, che schiaccia l’anima vivente e schiavizza milioni di uomini... La strada sarà libera quando del menscevismo tedesco non resterà pietra su pietra; solo allora le potenti organizzazioni dei lavoratori tedeschi... diventeranno la robusta leva con cui la classe operaia tedesca rovescerà la vecchia Germania e la farà finita con la borghesia.

(E. Nolte, Nazionalsocialismo e bolscevismo. La guerra civile europea (1917-1945), Firenze, Sansoni, 1988, p. 80. Traduzione di F. Coppellotti, V. Bertolino, G. Russo)

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