Approfondimenti
- In attesa dell'assalto
- La guerra moderna è descritta da Ernst Jünger in tutta la sua violenza estrema. Tuttavia, mentre E. M. Remarque, nel suo Niente di nuovo sul fronte occidentale (1928), avrebbe tratto da quella tragedia un messaggio morale di rifiuto della violenza, Jünger pose l’accento sul fatto che il conflitto aveva creato una stirpe di esseri nuovi, di individui eccezionali, temprati dalla prova della guerra, di cui avevano sperimentato fino in fondo la tempesta d'acciaio. Come scrive lo stesso Jünger, <<lo spirito della battaglia materiale e della lotta all'ultimo sangue, che viene combattuta senza speranza di ritirata, brutalmente, selvaggiamente, produceva come nessun altro uomini quali il mondo non ne aveva mai conosciuti. Si trattava di una razza del tutto nuova, incorporava energia, portava una grande violenza..., vincitori, nature d'acciaio, connaturati alla lotta nella sua forma più orrenda... Se li osservo... sono irraggiato dalla scoperta: questo è l'uomo nuovo... Saranno gli architetti del mondo su un fondamento di macerie>>.
- Zoom immagine
- Georg Grosz, Alle 5 del mattino! (1920-21). Il disegno è tagliato a metà da una linea netta, che indica sia la contemporaneità delle azioni sia la separazione delle classi: mentre nella parte superiore gli operai si dirigono al lavoro nelle grandi fabbriche, i ricchi concludono la loro notte di bagordi, bevendo champagne.

