L'esclusione degli studenti ebrei

L’espulsione degli studenti ebrei dalle scuole pubbliche fu deliberato il 15 novembre 1938. Lo stesso giorno, il segretario di Stato Werner Zschintsch inviò una nota a tutte le organizzazioni di Stato e di partito, per spiegare le motivazioni del provvedimento.

Dopo l’efferato omicidio di Parigi non si può chiedere agli insegnanti tedeschi di continuare a insegnare a studenti ebrei. E’ anche evidente come sia insopportabile per gli scolari tedeschi sedere nella stessa classe con bambini ebrei. La separazione razziale nelle scuole è già stata realizzata in generale nel corso degli ultimi anni, ma resta ancora nelle scuole tedesche un certo numero di bambini ebrei, la cui frequentazione a stretto contatto di gomito con bambini e bambine tedesche non può più essere consentita... Ordino pertanto con decorrenza immediata che la frequentazione delle scuole tedesche non sia più permessa a bambini ebrei, i quali possono frequentare esclusivamente scuole ebraiche. Nella misura in cui ciò non si è ancora verificato, tutti gli scolari ebrei che attualmente frequentano una scuola tedesca devono essere immediatamente espulsi.

(S. Friedländer, La Germania nazista e gli ebrei. Volume I: Gli anni della persecuzione, 1933-1939, Milano, Garzanti, 1998, p. 290. Traduzione di S. Minucci)

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