L'importanza militare dell'aviazione
Noi abbiamo ora un’arma che non avevamo nel 1896, ossia l’aviazione... Per più di 200 km a sud del nostro confine noi potremo rendere quasi impossibile la vita a masse [abissine] che nel complesso ammonteranno a più di trecento mila uomini. E’ questo che rappresenta l’assoluta superiorità nostra: l’offendere senza poter essere offesi... L’avanzata su Adua deve essere preceduta da una violenta azione di tutta la nostra aviazione da bombardamento su tutti i principali centri abissini, a partire dal confine sino ad Addis Abeba inclusa. Tutto deve essere distrutto con bombe esplodenti ed incendiarie. Deve essere seminato il terrore in tutto l’impero... Ripeto: è con l’aviazione che dovremo stroncare la resistenza abissina.
(G.Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, Torino, Einaudi, 2005, p. 44)