L’antisemitismo radicale di Theodor Fritsch
Per come oggi è la mia immagine dell’autentico carattere ebraico, non posso accettare l’ebreo come uomo, perché non ci trovo nulla di autenticamente umano. Mi ispiro un po’ alla concezione del mondo teleologica. Dio ha creato gli animali nocivi affinché costituiscano uno stimolo. Dove si accumula lo sporco si moltiplicano gli insetti; per liberarci dai parassiti che ci molestano, dobbiamo cercare di tenere lontano lo sporco. Così insetti costituiscono un incitamento alla pulizia e con ciò la spinta a tutti gli sviluppi ed affinamenti della civiltà. Il distorto intelletto ebraico trarrebbe la conseguenza che occorre onorare e curare gli animali nocivi in quanto portatori di civiltà . Il giusto intelletto dell’uomo trae altre conclusioni. La civiltà non nasce coltivando i parassiti, ma nasce e consiste [= si sviluppa n.d.r. ] lottando contro di essi. Qui c’è tutta la mia professione di fede: la missione degli ebrei è di tormentare gli uomini, la missione degli uomini è di schiacciare gli ebrei.
(M. Ferrari Zumbini, Le radici del male. L’antisemitismo in Germania da Bismarck a Hitler, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 424)