La grande inflazione

Il collasso del marco
Germania, 1923. Un uomo utilizza delle banconote (prive di ogni valore) come carta da parati.Nel 1923, la Germania chiese di poter ritardare il pagamento della quota dell'indennità di guerra prevista per quell'anno. Francia e Belgio respinsero la richiesta tedesca e, per risposta, invasero il bacino carbonifero della Ruhr (nella Germania nord-occidentale) in modo da prelevare sotto forma di materie prime quanto non veniva corrisposto in oro.

Il governo tedesco esortò la popolazione della regione occupata alla resistenza passiva: si trattava, in pratica, di uno sciopero generale, finalizzato a bloccare la produzione di carbone e, conseguentemente, a costringere le truppe francesi a lasciare a mani vuote la Ruhr. Tuttavia, il governo tedesco promise agli operai che avrebbe regolarmente pagato loro il salario, operazione che accelerò enormemente un processo di grave inflazione già da tempo in atto nel paese.

Il risultato fu una formidabile svalutazione del marco, che perse praticamente ogni valore; si pensi che un dollaro USA, nell'agosto del 1923, venne quotato 4 milioni e 600 mila marchi, in settembre 100 milioni e in novembre 4 200 miliardi: una cifra palesemente assurda, indicativa solo del fatto che il marco tedesco non valeva più assolutamente nulla!

In effetti, il pane raggiunse il prezzo di 428 miliardi di marchi al Kg, e il burro fu venduto persino a 5 600 miliardi al Kg.

Il tentativo di colpo di Stato

Milioni di tedeschi si trovarono a vivere un’esperienza demenziale, costretti a rapportarsi con un mondo impazzito in cui saltavano tutti i più elementari parametri di valutazione. I più danneggiati furono i piccoli risparmiatori: costoro (per lo più membri del ceto medio) nel giro di poche settimane videro spazzato via dall'inflazione tutto ciò che possedevano e avevano messo da parte, poco per volta e con grandi sacrifici, nell'arco di un'intera vita.

Approfittando del caos provocato dall’invasione della Ruhr e dalla grande inflazione, il 9 novembre 1923, Hitler tentò un colpo di stato (putsch) in Baviera. Il suo obiettivo era di conquistare il potere in quel distretto, in modo da poter poi organizzare una sorta di marcia su Berlino (sul modello della marcia su Roma fascista) di tutte le forze di opposizione di estrema destra.

Il colpo di stato fallì miseramente; eppure, per Hitler, si trattò ugualmente di un successo: per la prima volta, il suo nome e quello del suo partito divennero noti, al di fuori dell'ambiente bavarese, al grande pubblico dell'intera Germania.

Approfondimenti

Azioni sul documento