Il fascino del sancrito
Quale che sia la sua antichità, la lingua sanscrita ha una struttura mirabile, più perfetta della greca, più ricca della latina e più raffinata di entrambe; pure, nelle radici dei verbi e nelle forme grammaticali, è riconoscibile un’affinità con queste due lingue maggiore di quanto non ci si possa aspettare dal caso. Affinità tale, in realtà, che un filologo non può esaminare i tre idiomi senza convincersi che provengono da una fonte comune, forse oggi scomparsa. Ragioni analoghe, anche se non altrettanto convincenti, inducono a supporre che il gotico e il celtico, quantunque fusi con un idioma del tutto diverso, abbiano avuto la stessa origine del sanscrito; nella stessa famiglia si potrebbe includere il persiano, se fosse questa la sede per dibattere i problemi relativi alla Persia.
(M. Olander, Le lingue del Paradiso. Ariani e Semiti: una coppia provvidenziale, Bologna, Il Mulino, 1991, p. 22)