Approfondimenti

La memoria dei crimini di Stalin
Nel suo romanzo Vita e destino, lo scrittore ebreo russo Vasilij Grossman presenta un grandioso ritratto corale dell’URSS degli anni Trenta e Quaranta. Nella pagina seguente, un padre racconta al proprio figlio gli orrori della deportazione. La maggior parte dei kulak, infatti, fu condotta in regioni remote e inospitali, prive delle più elementari infrastrutture. Moltissimi deportati morirono di fame.
La liquidazione dei kulak in una testimonianza letteraria
Lo scrittore ebreo sovietico Vasilij Grossman scrisse Tutto scorre... tra il 1955 e il 1963. Pur essendo un romanzo, si basa comunque su testimonianze dirette raccolte dall’autore, che in questa pagina cerca di ricostruire il clima ideologico che rese possibile la deportazione dei cosiddetti kulak, negli anni 1930-1931.
Il decreto sulla liquidazione dei kulak
Il decreto relativo all’espulsione e alla deportazione dei kulak venne emanato dall’Ufficio politico del partito il 30 gennaio 1930. Sulla base di questo testo, verranno deportati circa due milioni di persone.
Russia, 1935. Manifesto di propaganda disegnato da Gustav Klutsis

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