Il decreto sulla liquidazione dei kulak

Il decreto relativo all’espulsione e alla deportazione dei kulak venne emanato dall’Ufficio politico del partito il 30 gennaio 1930. Sulla base di questo testo, verranno deportati circa due milioni di persone.

Sulle misure per la liquidazione delle aziende kulak nelle regioni di collettivizzazione integrale:

In accordo con la politica di liquidazione dei kulak in quanto classe e con la necessità, ad essa collegata, di condurre nel modo più organizzato possibile il processo di liquidazione delle aziende kulak, già cominciato nelle regioni di collettivizzazione integrale, e di reprimere con decisione ogni tentativo di opposizione controrivoluzionaria da parte dei kulak al movimento di collettivizzazione delle masse contadine, e riconoscendo l’urgenza di queste misure ... il Comitato centrale ordina:

  1. Di abrogare nelle regioni di collettivizzazione integrale le leggi che rendono possibile alle aziende individuali l’affitto di terra e l’assunzione di forza lavoro. ...
  2. Di confiscare ai kulak di queste regioni mezzi di produzione, bestiame, abitazioni e costruzioni rurali, attività di trasformazione, riserve di foraggio per la semina;
  3. Allo stesso tempo, al fine di spezzare definitivamente l’influenza dei kulak su alcuni strati di contadini poveri e medi e di eliminare incondizionatamente ogni tentativo di opposizione controrivoluzionaria da parte dei kulak alle misure del potere sovietico e dei colcosi, [il Comitato centrale ordina] di prendere nei confronti dei kulak le seguenti misure:
  • prima categoria – attivo controrivoluzionario kulak: liquidare immediatamente attraverso la reclusione in campi di concentramento, non risparmiando agli iniziatori di atti terroristici, di azioni controrivoluzionarie e di organizzazioni insurrezionali l’applicazione della pena repressiva suprema [pena di morte];
  • seconda categoria – la restante parte dell’attivo kulak, soprattutto gli elementi più agiati e semisignorili: esiliare in regioni lontane dell’Urss ... [con le loro famiglie, cui vennero aggiunte le famiglie della prima categoria];
  • terza categoria – gli altri kulak della provincia, che verranno trasferiti su nuovi appezzamenti destinati loro ai margini dei colcosi [la maggioranza di questi kulak seguì poi il destino della seconda categoria]

(A. Graziosi, L’Unione Sovietica in 209 citazioni, Bologna, Il Mulino, 2006, p. 61. Le note tra parentesi quadre sono di A. Graziosi)

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