Il decreto sulla liquidazione dei kulak
Sulle misure per la liquidazione delle aziende kulak nelle regioni di collettivizzazione integrale:
In accordo con la politica di liquidazione dei kulak in quanto classe e con la necessità, ad essa collegata, di condurre nel modo più organizzato possibile il processo di liquidazione delle aziende kulak, già cominciato nelle regioni di collettivizzazione integrale, e di reprimere con decisione ogni tentativo di opposizione controrivoluzionaria da parte dei kulak al movimento di collettivizzazione delle masse contadine, e riconoscendo l’urgenza di queste misure ... il Comitato centrale ordina:
- Di abrogare nelle regioni di collettivizzazione integrale le leggi che rendono possibile alle aziende individuali l’affitto di terra e l’assunzione di forza lavoro. ...
- Di confiscare ai kulak di queste regioni mezzi di produzione, bestiame, abitazioni e costruzioni rurali, attività di trasformazione, riserve di foraggio per la semina;
- Allo stesso tempo, al fine di spezzare definitivamente l’influenza dei kulak su alcuni strati di contadini poveri e medi e di eliminare incondizionatamente ogni tentativo di opposizione controrivoluzionaria da parte dei kulak alle misure del potere sovietico e dei colcosi, [il Comitato centrale ordina] di prendere nei confronti dei kulak le seguenti misure:
- prima categoria – attivo controrivoluzionario kulak: liquidare immediatamente attraverso la reclusione in campi di concentramento, non risparmiando agli iniziatori di atti terroristici, di azioni controrivoluzionarie e di organizzazioni insurrezionali l’applicazione della pena repressiva suprema [pena di morte];
- seconda categoria – la restante parte dell’attivo kulak, soprattutto gli elementi più agiati e semisignorili: esiliare in regioni lontane dell’Urss ... [con le loro famiglie, cui vennero aggiunte le famiglie della prima categoria];
- terza categoria – gli altri kulak della provincia, che verranno trasferiti su nuovi appezzamenti destinati loro ai margini dei colcosi [la maggioranza di questi kulak seguì poi il destino della seconda categoria]
(A. Graziosi, L’Unione Sovietica in 209 citazioni, Bologna, Il Mulino, 2006, p. 61. Le note tra parentesi quadre sono di A. Graziosi)