Approfondimenti
- Il pane di un altro
- Lo scrittore Varlam Salamov (1907-1982) trascorse circa vent’anni nei lager sovietici. In questo breve racconto, l’autore rende con estrema chiarezza la facilità con cui la dura condizione di vita nel lager poteva spingere i detenuti a perdere ogni sentimento di solidarietà reciproca. Riuscire a non mangiare la razione del compagno, malgrado la terribile fame: questa la prova che deve superare il protagonista, pena la perdita della propria dignità umana.
- Il sistema delle razioni
- Negli anni Trenta, nei lager sovietici fu introdotto un nuovo sistema di razioni alimentari, fornite ai deportati in rigida proporzione rispetto al lavoro svolto. Il passo che riportiamo è di Olga Adamova-Slozberg, che visse in lager dal 1936 al 1956. La scena seguente si svolge nella regione della Kolyma (Siberia nord-orientale).
- Zoom Immagine
- Russia, 1929. Tessera-viveri di un detenuto al lager delle isole Solovki