L'occupazione dell'Austria e della Boemia

L'espansione del Terzo Reich
Mauthausen. La fortezzaNel 1938, Hitler ottenne alcuni importantissimi successi in politica estera. Il primo obiettivo centrato fu l’annessione dell’Austria, portata a compimento il 13 marzo 1938. L’Inghilterra non sollevò alcuna obiezione seria: il governo inglese, infatti, era disponibile ad accettare una revisione dei confini tedeschi fissati nel 1919, dopo la prima guerra mondiale, a patto che ciò non alterasse eccessivamente l'equilibrio politico europeo nel suo complesso.

Questa politica - condotta soprattutto dal primo ministro Neville Chamberlain – è definita appeasement, cioè disponibilità alla pace, a qualunque costo. Essa nasceva da una precisa consapevolezza: se fosse scoppiata una nuova guerra, l’Inghilterra ne sarebbe comunque uscita stremata. Anche in caso di vittoria, con ogni probabilità, avrebbe insomma perso l’impero.

Subito dopo l’occupazione dell’Austria, Hitler sollevò il problema dei tre milioni di tedeschi presenti entro i confini della Cecoslovacchia, nella regione dei Sudeti. Per esaminare la questione fu convocata a Monaco (il 29 settembre 1938) una conferenza a quattro. Ad essa parteciparono Hitler, Mussolini, Chamberlain e Daladier, primo ministro francese. In quella sede si decise, senza interpellare il governo della Cecoslovacchia, che essa doveva cedere al Terzo Reich un territorio di 28 345 Km quadrati, popolata da 2.800.000 tedeschi e da un milione di cechi.

Nel discorso pronunciato al suo ritorno da Monaco, Chamberlain proclamò: "Credo che sia la pace per il nostro tempo". Si trattava di un’illusione. Hitler, infatti, proseguì nel suo espansionismo: il 16 marzo 1939, la Germania occupò anche Praga e il resto della Boemia, ponendo fine all’indipendenza della Cecoslovacchia.

La lotta contro gli oppositori in Austria e in Boemia

In breve tempo, l’Austria venne annessa a pieno titolo al Reich. La maggior parte della popolazione accolse l’annessione alla Germania con sincero entusiasmo; anche in Austria, però, esisteva una forte tradizione socialista, che venne rapidamente eliminata. Nell’agosto 1938, per ospitare i numerosi antinazisti austriaci arrestati, venne aperto il lager di Mauthausen, nei pressi della città di Linz.

La Boemia fu trasformata in una specie di protettorato, dipendente in tutto e per tutto da Berlino. Dal 1939 al settembre 1941, l’incarico di governatore della Boemia fu rivestito da Konstantin von Neurath, cui successe più tardi Reinhard Heydrich, capo della Gestapo.

In Boemia, la maggior parte degli abitanti non erano tedeschi. L’ingresso dei nazisti fu percepito come un’aggressione straniera. Anche i tedeschi, in un primo tempo, cercarono di non esercitare un’occupazione troppo dura e brutale, ogni forma di resistenza e di opposizione aperta venne cancellata. Per l’internamento degli avversari politici cechi, dapprima venne aperto il campo di Flossenbürg, in Baviera, e poi venne adattata a lager la Piccola fortezza di Terezin/Theresienstadt (a circa 50 chilometri da Praga). Molte donne ceche, infine, vennero deportate a Ravensbrück.

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